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08 dicembre 2018

BEST ALBUMS EVER (2)

Eccoci al secondo disco di questa raccolta
appena iniziata qualche settimana fa.
Come sempre il consiglio che vi do
è quello di leggere col suono del disco
magari in vinile ma capisco ...
non è sempre possibile (né comodo)
quindi va benissimo anche da uno qualsiasi
degli ordigni disponibili on line
(Spotify ecc....) buona lettura e buon ascolto.

La seconda puntata dei Best Albums Ever
riguarda un altro disco meraviglioso
'Songs In the Key of Life'
di quella autentica meraviglia
qual è Stevie Wonder.



La Motown lo pubblicò nel 1976
(anno domini anche per noi di tutte le radio)
e non ci mise molto ad arrivare in cima alle hit-parade

(l'8 ottobre sarà già in classifica come NewEntry al numero 1 !) 


sulla 'Billboard 200' rimase in testa per ben 14 settimane
ma Stevie spopolava un po' ovunque non solo in USA.
Era ai primi posti anche in Olanda, Regno Unito
Nuova Zelanda, Norvegia, Svezia.
Oggi sembra normale ma all'epoca
'girare' il mondo non era veloce come adesso con la rete...
il disco viaggiava fisicamente da un posto all'altro
e dovevi aspettare settimane o mesi
per leggere report cartacei recensioni e classifiche.

E' un album di quelli 'pesanti'...in senso buono
quasi tutte le tracce potrebbero essere delle odierne hit
è suonato e arrangiato magistralmente
ha una grafica stupenda
ed è doppio + bonus EP.
E' un lavorone ambizioso e bellissimo
che arriva dopo altri bei dischi
di un artista già affermato da tempo
e ormai vera e appagata superstar
tanto appagata che stava meditando di lasciare
per rifugiarsi in Ghana!

Si era fanaticamente avvitato nella visione politica
di oppositore di governo
(cosa che capita spesso tra gli artisti)
volendo testimoniare il suo dissenso
in maniera radicale e concreta.
Meno male che ci ripensò
e fu proprio mamma Motown
a convincerlo il 5 agosto 1975
con un bel contrattino di quelli irrinunciabili..


Berry Gordy, Johanan Vigoda, Stevie Wonder, Barney Ales


7 anni, 7 LP, 37 milioni di dollari
e controllo artistico totale.
Per quegli anni (ma ancora oggi)
era davvero una proposta irrinunciabile
uno dei contratti più ambiziosi e costosi
mai raggiunti da un artista.
Beh diciamo che il Ghana poteva anche aspettare...
Wonder lasciò perdere la politica e si prese
il cosiddetto anno sabbatico per riflettere e lavorare
Non mancava molto al 76 e i contratti vanno onorati!

E' inutile dire che nel frattempo alla Motown
avendo investito così tanto in lui
non piaceva certo ingannare l'attesa mangiandosi le unghie
era pienamente legittimata a bombardare il mondo
di interviste news, fake news, veline, gossip
paginate di articoli, special tv, playlist radiofoniche
tutto quel che poteva essere utile
a caricare di tensione i fans di tutto il mondo
doveva essere fatto
e lo fece, altro che!




Funzionò alla perfezione
eravamo tutti impazziti e impazienti
e il disco dopo diversi annunci civetta
finalmente uscì il 28 settembre 1976.
Già a "scatola chiusa" sapevi che era bellissimo
bastava solo toccarlo o anche solo vederlo in vetrina
era il totem da portarsi a casa e venerare
doppio vinile + EP supplementare + libretto di 24 pagine.



Ecco, poi passata la magia del vinile
e la sbornia feticista del possesso
andava "suonato" in religioso silenzio
sfogliando testi immagini e quant'altro
e li ti accorgevi subito
che oltre all'oggetto c'era anche un'anima.
Non dovevi far nulla
solo ascoltare i suoni e la voce
in attesa che la tua schiena parlasse
col codice dei brividi
e parlava... altro che se parlava!

Stevie è un grande certo
ma non solo nella mera esecuzione
mette mani anima cuore e cervello
su ogni piccolo dettaglio
soprattutto dopo quella benedetta firma
la sua iperattività toccò livelli cosmici
avvalendosi del meglio del meglio del meglio.
Quasi tutte le registrazioni
vennero fatte ai Crystal Sounds Studios di Hollywood
con Gary Olazabal e John Fischbach (ingegneri del suono).
Altre tracce invece
furono realizzate al Record Plant di Hollywood e di Sausalito.
Quando i Crystal erano impegnati
si spostò per sei settimane
all'Hit Factory di New York.
Quel contratto lo ossessionava
e la pressione lo teneva schiacciato a terra
come un'ala deportante
il suo maniacale perfezionismo aumentava.
Trascorreva giorni e notti in studio
non mangiava e non dormiva per lunghi periodi
neanche quando tutti gli altri se ne andavano.



E' un'opera ambiziosa e mastodontica
130 persone lavorarono all'album
tra cui anche vere leggende del Soul e del Jazz
come Herbie Hancock in "As"
George Benson in "Another Star"
Minnie Riperton & Deniece Williams in "Ordinary Pain"
e Mike Sembello che suonò la chitarra in molte tracce
scrivendo anche "Saturn" a quattro mani con Wonder.


Dopo i primi giorni di rotazione
nelle play di tutto il mondo
schizzò immediatamente
nelle classifiche
e sulla Billboard Pop Albums Chart
fu subito new-entry al primo posto!
Divenne l'album con più settimane al numero 1
fino al 15 gennaio 1977, quando cedette il posto
a Hotel California degli Eagles.

Songs in the Key of Life
fu anche il disco con più singoli di successo
mai pubblicati da Wonder.
Dall'album furono estratti i singoli
"I Wish"
"Sir Duke"
"Another Star"
"As"
e anche se mai uscita come singolo
"Isn't She Lovely"
fu uno dei brani più famosi di Wonder
insieme a "Pastime Paradise"
e "Village Ghetto Land".



Nel 2005 la Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti
lo inserì nel 'National Recording Registry'
con la definizione di
"culturalmente, storicamente
ed esteticamente significativo"
Nel 1977 venne certificato disco di diamante dalla RIAA,
avendo superato le 10 milioni di copie solo in USA
ricevendo ben sette nomination
ai Grammy Awards, compreso il prestigioso
Album of the Year
già vinto in passato con 'Fulfillingness' First Finale'.
Anche se Stevie non si presentò ai Grammy
(era in vacanza in Africa)
presenziò via satellite ricevendo "a distanza"
quattro dei sette premi:
'Album of the Year'
'Best Male Pop Vocal Performance'
'Best Male R&B Vocal Performance'
e 'Producer of the Year'.

Elton John disse: "secondo me 'Songs in the Key of Life'
è il miglior album mai pubblicato"
Michael Jackson: "Songs in the Key of Life
è il più grande album di Stevie ed è il mio preferito"
Prince: "il miglior disco mai registrato"
George Michael: "il mio preferito di sempre"
Nel corso degli anni molti artisti pubblicarono
almeno una cover dei loro brani preferiti.
Mary J. Blige 'As'
George Michael 'Love's in Need of Love Today'
ed eseguì 'Village Ghetto Land'
al Nelson Mandela 70th Birthday Tribute del 1988
e anche 'Pastime Paradise' e 'Knocks Me Off My Feet'
durante il tour Cover to Cover Tour nel 1991.


Lo stesso Wonder disse nel '95
"è il disco che mi ha più soddisfatto
è l'acme della mia creatività e purtroppo
non credo sia ripetibile un'esperienza del genere
certe 'energie' arrivano una volta sola"

SPOTIFY - Best Albums Ever (2)
SPOTIFY - Best Albums Ever (2)

Lato 1

Love's in Need of Love Today (Wonder) – 7:06
Have a Talk with God (Calvin Hardaway, Wonder) – 2:42
Village Ghetto Land (Gary Byrd, Wonder) – 3:25
Contusion (Wonder) – 3:46
Sir Duke (Wonder) – 3:52


Lato 2

I Wish (Wonder) – 4:12
Knocks Me Off My Feet (Wonder) – 3:36
Pastime Paradise (Wonder) – 3:27
Summer Soft (Wonder) – 4:14
Ordinary Pain (Wonder) – 6:16


Lato 3

Isn't She Lovely? (Wonder) – 6:34
Joy Inside My Tears (Wonder) – 6:31
Black Man (Byrd/Wonder) – 8:27


Lato 4

Ngiculela - Es Una Historia - I Am Singing (Wonder) – 3:48
If It's Magic (Wonder) – 3:12
As (Wonder) – 7:08
Another Star (Wonder) – 8:08
A Something's Extra



EP - A Something's Extra


Lato 1

Saturn (Michael Sembello, Wonder) – 4:54

Lato 2

All Day Sucker (Wonder) – 5:06
Easy Goin' Evening (My Mama's Call) (Wonder) – 3:55


Stevie Wonder - voce, tastiere, batteria, percussioni
Amale Matthews - percussioni
Greg Phillinganes - tastiera
Josette Valentino - percussioni
Michael Sembello - chitarra
Nathan Wands - batteria, percussioni
Shirley Brewer - percussioni, cori
Ben Bridges - chitarra elettrica
Nelson Hayes - percussioni
Greg Brown - batteria
Herbie Hancock - tastiera
Marietta Waters - percussioni
Dean Parks - chitarra
Nathan Alford Jr. - percussioni
Snuffy Walden - chitarra
Ronnie Foster - organo Hammond
Bobbye Hall - percussioni
Larry Latimer - percussioni
Sneaky Pete Kleinow - steel guitar
Charles Brewer - percussioni
Carmelo Garcia - timbales
John Fischbach - percussioni
Renee Hardaway - percussioni
Dorothy Ashby - arpa
Steve Madaio - tromba
Ray Maldonado - tromba
Glenn Ferris - trombone
Jim Horn - sax
Trevor Lawrence - sassofono tenore
Hank Reed - sassofono tenore, sax alto
Bobbi Humprey - flauto

Cori

Madelaine Jones, Linda McCrary 
Lynda Laurence, Minnie Riperton 
George Benson, Carolyn Dennis 
Josie James, Terry Hendricks 
Sundray Tucker, Syreeta Wright 
Charity McCrary, Deniece Williams


REGISTRAZIONI

Crystal Sounds Studios - Hollywood 
Record Plant - Hollywood e Sausalito 
'Hit Factory - New York. 


Pubblicazione 28 settembre 1976
Durata 95:29
Dischi 2 + EP
Tracce 17
Produttore Stevie Wonder
Etichetta Motown


( Credits: All Music, Acclaimed Music, Rolling Stone, Q Magazine )