27 giugno 2018

Re-Prince



Troy Carter il consulente artistico della "Prince Estate"
ha comunicato di aver siglato un accordo con Sony
per la re-distribuzione esclusiva di 35 album di Prince.

Tra i titoli inclusi nella prima fase ci sono:

The Gold Experience (1995)
Emancipation (1996)
Rave Un2 The Joy Fantastic (1999)
The Rainbow Children (2001)
3121 (2006)
oltre a Musicology (2004)
e Planet Earth (2007)

A partire dal 2021, i diritti di distribuzione di Sony / Legacy cresceranno
fino ad includere 12 album del catalogo Prince dell'epoca 1978-1996
per la distribuzione negli Stati Uniti.

I titoli preogrammati nell''accordo di questo periodo includono:

Prince (1979)
Dirty Mind (1980)
Controversy (1981)
1999 (1982)
Around the World in a Day (1985)
Sign 'O' the Times (1987)
Lovesexy (1988)
Diamonds and Pearls (1991)
Love Symbol (1992)

Richard Story - Sony: "Un vero artista e visionario, il principe ha cambiato
il mondo con la sua musica, portando l'amore, la gioia e l'ispirazione a milioni du cuori.
Sony Music è onorata di avere un ruolo nel mantenere viva la musica di Prince
e renderla ancora viva e disponibile sia per le generazioni di ascoltatori che da tutta la vita
lo amano sia per i nuovi futuri fans che crescono ogni giorno".

Troy Carter: "L'entusiasmo del team Sony e la profonda conoscenza della musica di Prince
li rendono il partner ideale per far conoscere ancora ed apprezzare
questi titoli iconici e indimenticabili del suo lavoro.
Non vediamo l'ora di lavorare con gli eredi e la Sony
per dare ai fan quello che stavano aspettando, la più grande musica di Prince".


Bla-bla-bla....e tutti vissero felici e contenti
Amen





21 giugno 2018

Happy Birthday LONG PLAYING




Oggi è il compleanno del 33 giri
70 anni e non li dimostra affatto
anzi è sempre giovane e gode di una grande
e ritrovata passione sia per nostalgia che per moda
ma comunque una presenza incancellabile
dalla storia della musica passata presente e futura
infatti l'LP avrà ancora molte cose da dire
e tante emozioni da regalarci
quando arriverà anche il nuovo formato del vinile HD.

Ma partiamo... dall'inizio...
Tutto nacque nel 1877 col primo grammofono (o fonografo)
ideato dal francese Charles Cros
fino al primo apparecchio effettivamente funzionante a cilindri
realizzato dall’americano Thomas Alva Edison
circa 8 mesi dopo.

Il vero disco orizzontale come lo conosciamo oggi
fu concepito nel 1888 da Emile Berliner a Filadelfia.
Inizialmente era concepito come gadget audio
da inserire nei giocattoli parlanti.
Fu trasformato e perfezionato in vero disco nel 1894
dallo stesso Emile Berliner.

Era fatto in gommalacca e girava sui grammofoni a 78 giri al minuto.
La sua grandezza era simile a quella degli LP di oggi (30 centimetri)
ma il peso era davvero importante
quasi mezzo chilo (circa 360 grammi).

Ci volle quasi mezzo secolo e cioè
fino a quel lunedì del 21 giugno 1948
quando la Columbia Records presenta
al Waldorf Astoria di New York
il nuovo formato di disco non più in gommalacca
ma in vinile e ribattezzato "Long Playing".

Finalmente con l' LP arrivò la possibilità di incidere
più brani su entrambe le facciate
provocando così anche l'abbattimento dei costi
e la moltiplicazione dei ricavi
un vero affare per tutti, produttori e fruitori.
Si poteva finalmente avere una raccolta di canzoni
e non più una o due come prima
fu per questo che cominciò ad essere definito "album"
come ancora oggi viene chiamato insieme all’acronimo LP.

Aveva sempre la stessa misura di 30 cm di diametro
ma grazie al PVC che sostituiva la gommalacca
pesava appena 100 grammi.
La dicitura “33 giri” ovviamente deriva dal fatto che il disco
viene riprodotto alla velocità di 33 giri al minuto
(33 e un terzo per l'esattezza).
  
Il primo long playing prodotto fu
il “Concerto per Violino in mi minore” di Mendelssohn.




Solo un anno più tardi nel '49 la RCA
lanciò il primo singolo a 45 giri ma questa...è un'altra storia.

Tanti auguri e bentornato Long PLaying!



08 aprile 2018

88 tamburi accordati


                                                                                                                                                                                                                  

La musica è matematica
le note abitano vivono viaggiano
in tempi/spazi definiti
compiuti divisi moltiplicati frazionati
ripetuti in una perfezione appunto, matematica.

Ogni forma di musica 
è stata cucita scritta disegnata
su linee di tempo/spazio
è così da sempre
è così per tutti i musicisti e tutti i generi
dalle tribù a Bach
dal Blues alla melodia
dal Rock al Jazz
la forma più permissiva e libera che esista
ma non per tutti
non per lui
un matto che non voleva suonare
quel noioso codice binario/Morse
della musica di sempre.

"Basta, inventiamo un altro codice!
Io non suono un pianoforte ma 88 tamburi accordati"
E così un giorno insieme ad altri matti
prese la tovaglia ricamata di pentagrammi
punti note spazi e tempi
e la lanciò per aria
e rigorosamente in ordine sparso e caotico
tutto ricadde nuovo libero e irraggiungibile.

Quel matto era/è Cecil Taylor
la sua musica era/è come lui
inafferrabile e indefinibile
senza tempo e senza codici.
Quegli 88 tamburi bianchi e neri
erano fuori e oltre come lui
così fuori e oltre 
che gli "ortodossi" gli impedirono
di suonare nei locali
costringendolo all'angolo
additandolo a vergogna inascoltabile!
Ma poi si rassegnarono
e lo chiamarono... FreeJazz 


Cecil Taylor 1929-2018... e oltre



foto: Studio Massimo Golfieri & Concetta Nasone