16 gennaio 2021

HappyBDay CAVERN

16 gennaio 1957 Alan Sytner
apre a Liverpool il Cavern Club.
Si ispirò ai localini jazz frequentati a Parigi
imitandone anche il nome.
Si accorse infatti che molti usavano "Le Caveau"
per ogni luogo anche semplici scantinati sotterranei
o cantine vere e proprie così appena rientrò a Liverpool
si mise subito in cerca di un posto simile
ed il più adatto che riuscì a trovare fu un ex rifugio bellico
al numero 10 di Mathew Street.

A differenza dei francesi però
non si limitò al jazz
ma estese le partecipazioni ai gruppi "skiffle"
di tutta la regione e moltissimi esordienti
arrivarono anche da Londra a suonare blues
rock e soprattutto beat, il genere del momento.
Dopo diversi esperimenti, la prima "Beat night"
fu nel maggio del 60 con "Rory Storm and the Hurricanes"
che avevano alla batteria un certo Ringo Starr.
L'esordio dei Beatles fu il 21 febbraio 1961
e da quel giorno pestarono le tavole per altre 292 volte.

In una di queste notti
vennero avvicinati da Brian Epstein
che presto li avrebbe tolti da quel palco (agosto 1963)
e messi a contratto con la EMI Parlophone
per lanciarli definitivamente in orbita.
Al Cavern Club passarono ancora molti grandi artisti
(Rolling Stones, Yardbirds, Kinks, Elton John, Who)
ma nessuno di questi potè fermarne
l'inevitabile declino nel maggio 73.
Gli ultimi a suonare furono i Focus
la ProgBand di Jan Akkerman.

Del Cavern originale ormai non rimane quasi nulla.
Fu semi demolito per poi riaprire nel 1984
in una specie di riproduzione evocativa del vecchio locale
con parti di arredi e gli stessi mattoni originali.
Oggi si fa ancora musica live
ma è principalmente solo una meta turistica.
Ogni agosto torna il cuore pulsante
dell'International Beatle Week Festival
durante il quale le tribute/cover band dei Beatles
arrivano da tutto il mondo per esibirsi.


Oggi Fa parte di: Cavern Walks - Shopping Centre
Indirizzo: 10 Mathew St, Liverpool L2 6RE, Regno Unito
Telefono: +44 151 236 9091

12 gennaio 2021

I debuttanti...Led Zeppelin

 "Oggi" 12 gennaio 1969

i Led Zeppelin pubblicano in USA il primo album
(31 marzo 69 in Inghilterra)
e si presentano ufficialmente al mondo.


Fu Peter Grant che aveva già collaborato con The Yardbirds
a "scommettere" su questi ragazzi preparando per loro
un contratto con la Atlantic e che contratto! 
Spuntò una delle cifre più alte dell'epoca 
per una band di esordienti, circa 200 mila dollari
ma evidentemente non ci voleva molto a riconoscere quei talenti
anche se non è sempre così scontato
i Beatles nel 62 vennero scartati dalla Decca 
e bollati come incapaci e insipidi...

Conosciuto anche come "Led Zeppelin I"  
fu registrato negli Olympic Studios a Barnes (Londra)
in appena 36 ore di lavoro
per un costo totale di sole 1.782 sterline
quasi tutti i brani furono eseguiti in 'live-recording'
con pochissime sovraincisioni.

E' diventato una pietra miliare del rock 
battezzando Jimmy Page fra i chitarristi più forti al mondo.
Pietra miliare anche per la copertina
ottenuta rielaborando un fotogramma
del disastro del dirigibile "Zeppelin LZ 129 Hindenburg"
avvenuto nel 1937.


Si narra che la nipote del Conte von Zeppelin
(Contessa Eva von Zeppelin) 
dopo aver visto la copertina a Copenaghen nel 1970
minacciò di querelare il gruppo 
per uso illegale del nome di famiglia


Citazioni:

"Sappiamo benissimo che stiamo facendo affari migliori 
di... un sacco di gente  che viene glorificata dalla stampa
(Rolling Stones) ma senza essere egocentrici 
riteniamo che sia arrivato il momento in cui la gente 
debba conoscere di noi cose diverse 
dal fatto che ci cibiamo di donne 
e ne gettiamo le ossa fuori dalle finestre".
(Robert Plant)

"Sono il fan dei Led Zeppelin più sfegatato del mondo. 
La loro musica, il modo in cui si comportavano, 
l'intera struttura di management - loro sono stati il modello. 
I Queen suonavano sempre Immigrant Song durante le prove, 
solo per lo splendore del suono".
(Brian May)

"Il suono che sentivo uscire da quelle casse, mentre cantavo, 
era di gran lunga meglio di qualsiasi figa d'Inghilterra. 
Era così sessuale, osceno, aveva così tanto potere...
insomma, era devastante".
(Robert Plant in -Il grande libro del rock e non solo- 
Massimo Cotto 2011)


3 Libri da consigliare:

Federico Ballanti, Led Zeppelin, Roma, Lato Side Editori, 1982

Cesare Rizzi, Enciclopedia della musica rock. 
1970-1979, Firenze, Giunti Editore, 1996

Massimo Cotto, Il grande libro del rock (e non solo), Rizzoli, 2011


In Vinile:

Lato A
Good Times, Bad Times 
Babe I'm Gonna Leave You 
You Shook Me 
Dazed and Confused 

Lato B
Your Time Is Gonna Come 
Black Mountain Side 
Communication Breakdown 
I Can't Quit You Baby 
How Many More Times



Registrazione:
Olympic Studios di Londra, 
settembre/ottobre 1968

Formazione:

Robert Plant - voce, armonica a bocca
James Patrick Page - chitarra elettrica, chitarra acustica, 
pedal steel guitar, cori
John Paul Jones - basso, organo, cori
John Bonham - batteria, timpani, cori

Altri musicisti:
Viram Jasani - tabla

Disco d'oro - 22 luglio 1969
Inghilterra - Settimane in classifica: 150
USA         - Settimane in classifica: 400



11 gennaio 2021

il Padre dell' Hammond



L'11 gennaio 1895
nasce Laurens Hammond
il Padre, dell' Hammond.

Se siete fra quelli che ora pensano...
"Che cavolo è sto "Hammond" forse è meglio che
vi dedichiate ad altre letture
a meno che, da bravi assetati
non vogliate scoprirlo proprio adesso.

L'Hammond è l'Organo più famoso del mondo
chiunque faccia/abbia fatto musica 
non può non conoscerlo...almeno nel suono.
Personalmente ne ho avuti tra le mani un paio
(modello B-3) purtroppo però sempre in studio
e mai dal vivo coi gruppi perché non solo costava tanto
ma PESAVA tanto (un quintale circa) più l'"accessorio"
il Leslie, un altro bell'armadietto che gli sedeva accanto
con dentro un ventolone che a seconda della velocità
poteva generare vibrati più o meno intensi e veloci.
Certo, oggi tutto è stato risolto dai sintetizzatori
che clonano alla perfezione qualsiasi Hammond
allora invece servivano almeno due persone 
per il trasporto...e mezzo furgone solo per lui.

A parte questo "piccolo" dettaglio
è stato certamente il MUST per ogni tastierista
insieme al piano Fender/Rhodes e i primi Moog. 
Quindi solo grazie Mr.Laurens!

Laurens Hammond, lo creò negli anni trenta
e contrariamente a quanto si potrebbe immaginare
non era affatto un musicista ma "solo" un geniale inventore
e con solide basi di studio 
laureato nel 1916 in ingegneria meccanica 
alla Cornell University.

Era un americano dell'Illinois
con grandi abilità tecniche fin da piccolo
figlio di William Hammond
fondatore della First National Bank
e di Idea Louise Strong Hammond
più propensa alle arti e alla musica.

Si cimentò in svariate invenzioni e brevetti
e negli anni venti avviò anche una sua azienda
produttrice di orologi elettrici
e furono proprio gli orologi ad illuminarlo
per il futuro sviluppo della tonewheel
(ruota fonica) base fondamentale
per il funzionamento dell'organo.

Hammond apprezzava gli effetti benefici della musica
e voleva creare un mezzo abbastanza sofisticato
da poter generare interesse e creatività
ma anche accessibile a tutti.

Nel 1933 acquistò un vecchio pianoforte
che cominciò a smontare pezzo per pezzo
scartando tutto tranne la meccanica e la tastiera
che usò come un controller per sperimentare
la creazione/generazione del suono fino al timbro ottimale.

C'era solo un piccolo problema...
non sapeva suonare
e così incaricò il sig. W. L. Lahey
suo contabile in azienda nonché
organista della vicina St. Christopher's Episcopal Church
di testare le varie fasi di sviluppo e messa a punto
fino a raggiungere la qualità più elevata possibile
di tocco ed esecuzione.
Da sopraffino orologiaio quale era
e con tutta la sua esperienza ingegneristica e meccanica
ne scaturì un prodotto eccezionale fin da subito.

Laurens depositò il brevetto il 19 gennaio 1934.
Era il tempo della "Grande Depressione"
e anche per questo motivo l'ufficio brevetti fu solerte
nella accettazione del progetto con la speranza
che questa rivoluzionaria innovazione
potesse generare nuovi posti di lavoro.




L'organo "Hammond" entrò in produzione
nel 1935 grazie alla nuova "Hammond Organ Company"
di Evanston, Illinois.
Da allora è il simbolo indiscusso tra i più popolari
affidabili e duraturi strumenti mai costruiti.
La tecnica dell' Hammond è basata
sulla tecnologia del "Telharmonium" di Cahill del 1900
ma su scala molto più piccola.

Un organo a consolle Hammond comprendeva
due tastiere a 61 tasti, il Lower, o Great
e l' Upper, o Swell
con una pedaliera composta da 25 tasti per l'uso comune
o 32 nella versione da concerto.

Hammond ha anche brevettato un riverbero elettromeccanico
che utilizza la torsione elicoidale di una molla a spirale
ampiamente copiato in strumenti elettronici successivi
spingendosi fino ai sintetizzatori
sviluppando uno dei primi prototipi della storia
(Novachord) poi abbandonato a causa dell'elevata complessità
e costi di realizzazione.

Ormai era attivo in ogni settore
della nuova ingegneria meccanica
fino allo sviluppo dei controlli per i missili teleguidati
grazie a cui gli fu riconosciuto il brevetto dei sensori all'infrarosso e luminosi
per la guida delle bombe e tanti altri brevetti successivi.

Oltre ad essere uno strumento di intrattenimento casalingo
l'Hammond diventò popolare anche tra musicisti Jazz e blues
e soprattutto rock, fino alla fine degli anni '70
(Keith Emerson, Procol Harum, Led Zeppelin,
The Allman Brothers Band, The Faces, Deep Purple)
ma è stato utilizzato anche da musicisti "seri"
come Karlheinz Stockhausen in "Mikrophonie II".