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14 ottobre 2025

Faces, l'album dimenticato


"Oggi" 14 ottobre 1980 gli Earth Wind & Fire 

pubblicano "Faces"...l'album dimenticato



Personalmente (chi mi segue lo sa fin troppo bene) 

con gli Earth Wind & Fire ho da sempre un rapporto speciale e viscerale. 


Questa band si è "impressa" in me fin da ragazzo 

e si è subito imposta fra tanti altri nomi del Soul/RnB 

che cominciavo a seguire nei primi anni 70. 

Ma allora era soprattutto il Rock a farla da padrone 

e chi amava la black veniva giudicato "strano"...un alieno...


Ancora più strano fu il modo in cui riuscii a scovarla 

tra le nenie melodico/italiote di allora: 

1975, nel nostro albergo soggiornava spesso un venditore ambulante di dischi

che manco a dirlo era di Sanremo, girava tutti i mercati dei paesini dell'Italia centrale 

ovviamente con tutti gli ultimi successi del momento 

ma fra i tanti i Massimi Ranieri...Oriette Berti...e Mini Reitani...

aveva anche una bella scorta di musica internazionale di prim'ordine

che ovviamente NESSUNO gli comprava ma che lui testardo teneva lì di scorta

"non si sa mai che arrivi qualche matto come me" diceva

era un grande intenditore e appassionato di tutto anche di jazz

ma certo non erano quelli i generi che gli permettevano di campare...


"beh un matto ce l'hai di fronte fammi sentire quei dischi che non vendi"

Prese un cassettone nascosto e si aprì il vaso di Pandora...

Stevie Wonder...Roberta Flack...O'Jays...Temptations...e poi

Earth Wind & Fire! Rimasi letteralmente folgorato

pur amando tantissimo Zeppelin...Purple...e Beatles...

non c'era niente di quel "bianco" che riusciva a darmi emozioni così forti 

come il Soul e quando sentii "That's The Way of the World" altro che brivido... 

rimasi ipnotizzato da tanta bellezza, non c'era nulla di paragonabile

Dopo 10 riascolti si arrese e mi regalò il disco!

Ma arriviamo al 1980, quella passione si era trasformata in "lavoro" 

da ormai quattro anni ero alla radio e gli EWF nel loro periodo imperiale 

anche grazie allo strepitoso successo dell'album precedente "I Am". 

L'attesa per questo "Faces", doppio album con 15 brani 

aveva creato così tanta eccitazione e aspettative che ci furono molti preordini 

tuttavia anche se la sua posizione nella Top 10 di Billboard era praticamente garantita 

cominciarono i problemi già con la scelta del singolo principale "Let Me Talk" 

una canzone potente ma giudicata "non radiofonica"...dai famosi addetti ai lavori!

Come ricorda George Littlejohn, fan di lunga data del gruppo

e co-CEO di Purpose Music: "Sebbene fosse una grande canzone 

con un grande messaggio, 'Let Me Talk' era di gran lunga 

la canzone meno orecchiabile dell'album. 

Quasi qualsiasi altra canzone sarebbe stata un successo 

se pubblicata come singolo principale"


Ma il fatto era che mentre Maurice White (leader e fondatore) 

aveva scelto "Let Me Talk" proprio per il suo testo potente 

la sua etichetta voleva solo ritornelli e se ne infischiava altamente

come sempre accade. 


Il secondo problema era una certa corrente sotterranea di critici snob invidiosi 

che l'anno precedente avevano bollato gli EWF di eccessiva smania commerciale 

causa TROPPO SUCCESSO (!!) quello del singolo "Boogie Wonderland"

che impervesava in tutte le radio e discoteche del mondo 

e ora qualsiasi cosa fosse uscita sarebbe stata bocciata a prescindere 

la sentenza era stata emessa e aveva decretato la fine del gruppo!

....AVETE CAPITO IN CHE MANI?....

giornalai prezzolati e corrotti in grado di manipolare classifiche e media.

Alcuni scrissero di Faces "è un minestrone effervescente con tanto colore e poca sostanza" 

oppure criticando la "esagerata megalomania" e "pretenziosità" di Maurice. 


Mentre l'eccezionale varietà stilistica spaziava tra jazz, rock, RnB e pop

loro si preoccupavano di schiacciare la band con le critiche più assurde  

è evidente che fu una manovra orchestrata ad arte dalle etichette concorrenti.

L'intento di White è sempre stato sincero e rivolto alla pura condivisione dei linguaggi 

ma evidentemente per "loro" c'era ben altro a cui pensare....

poi diciamolo, se a dominare e bruciare le classifiche erano canzoncine 

come "Funkytown" o "Lady".... di che vogliamo parlare?!

Al contrario di quegli stornelli Faces era complesso, elaborato, curatissimo 

nella scrittura, negli arrangiamenti, nella copertina, nelle immagini, nei colori, 

nelle dimensioni...ma una volta stroncato  non si è mai più ripreso 

neanche quando furono rilasciati i due singoli successivi 

e non ha mai raggiunto o tanto meno avvicinato la gloria dei precedenti lavori.

Ormai la merda era stata lanciata e non ci fu nulla da fare.


Ancora oggi, quarantacinque anni dopo, è ancora tutto da gustare scoprire e riscoprire 

ufficialmente annoverato e considerato come "l'album dimenticato" degli EWF. 

Stilisticamente vario, mai monotono, ben scritto e con una produzione raffinatissima

un concentrato di buone idee e intuizioni che ne fanno un capolavoro assoluto e senza tempo

non è certo la mancanza di qualità che ha penalizzato il disco 

ma soltanto la malvagità di quelle maledette teste di cazzo!

 

Fatemi un favore: 

trascurate per una volta i soliti "September"..."Let's Groove"..."Booogie Wonderland" 

prendetevi una buona cuffia possibilmente chiusa, non quelle merdine dei telefoni

e regalatevi almeno un'ora di tempo per questo capolavoro. 

Se non volete acquistare il cd o il vinile usate pure Spotify o altro...ma fatelo

non merita l'oblìo, né l'album né tantomeno Maurice (che Dio l'abbia in Gloria)

e che definì Faces ..."Il mio disco preferito"  ........G R A Z I E 💙




TITLE TRACK



01 Let Me Talk
02 Turn It Into Something Good
03 Pride
04 You
05 Sparkle
06 Back On The Road
07 Song In My Heart
08 You Went Away
09 And Love Goes On
10 Sailaway
11 Take It To The Sky
12 Win Or Lose
13 Share Your Love
14 In Time
15 Faces

BONUS TRACKS (solo nelle nuove edizioni)

16 Let Me Talk (12″ Long Version)
17 You (Alternative Mix)
18 And Love Goes On (Alternative Mix)









21 dicembre 2024

Paul Pedana: Moosehorn Algoreaper






Devo complimentarmi con il mio grande Amico Paul, 
perché ha fatto un “discaccio della Madonna”
(come si dice in gergo) da vero Artista quale lui è. 
Si, finalmente ho trovato il tempo e mi sono “degnato” di ascoltarti…
ciao “Migno”...

E’ un album “lontanissimo” e totalmente fuori 
dalle rotaie main stream (giunte quasi al capolinea...ve lo giuro) 
è un lavoro curioso, complicato, sofferente, folle, lucido 
ma chiaramente esplicativo dei tempi che viviamo 
(viviamo? Ok diciamo viviamo).

Qualche anno fa anche Paul ha conosciuto a sue spese 
come “funziona” l’infernale marchingegno dei cosiddetti “artisti”, 
che ancora oggi vengono impastati e sfornati un tanto al chilo 
dalla cricca dei loro “pasticceri” di rifiuti sonori 
attraverso le cosiddette “radio” 
(non si sa più cosa siano diventate) 
nonché dai cosiddetti “talent”, 
che di talentuoso hanno soltanto i fegati di chi li ascolta...

La dolorosa presa d’atto scritta anche nel claim 
del mio piccolo “canile” Youtube
(“la VERA radio è morta da 30 anni”) 
è realmente dolorosa, visto che provengo da quel mondo.
E’ la diretta conseguenza del devastante e sistematico smantellamento 
che gli attuali bambocci al “potere” hanno messo su 
coi compiacenti “editori” e markettari d’ogni risma.
Oggi Battisti o Dalla sarebbero esclusi, ho detto tutto.  

Abbiamo speranze? C’è futuro? Secondo me si e mi ripeto, 
sono ormai giunti al capolinea e prima o poi ci sbatteranno contro!
Gli artisti indipendenti come Paul sono ormai tantissimi nel mondo 
e lui è uno dei più apprezzati (“Nemo propheta in patria sua”) … 
quindi coraggio, presto o tardi questo schifo finirà.

Intanto il nostro Artista, ha finalmente “rovesciato il tavolo” 
e già questo è un buon segnale.
Gli dicevano sempre "tu vuo' fà l'ammerigà"
e qui lo fa davvero!
Paul ci va pesante e si sente che si è divertito parecchio
ci sono i fantasmi, ci sono gli ultimi e i penultimi
c'è Tom Waits con tutti i parenti
c'è Dan Patlanski (c'è realmente)
ed è IMMENSO con tutta la sua argenteria a 6 corde

ci sono 18 tracce (dico DICIOTTO)
tutte inedite e nessuna cover
dove si respira rock, ballate zingaresche,
folk, blues, arie country e vallate del Montana 
tanto che in alcuni tratti i cavalli di John Dutton 
sembrano spuntare da un momento all'altro.

C'è un progetto anche di immagine
molto attento curato ed ambizioso 
e, cosa rara nei "nostri ambienti"
prodotto con la sua compagna Virga
bravissima a mettere tutto nella giusta luce e cogliere 
la carica tormentata ed emozionale dell'opera
ma senza enfasi, in modo diretto 
e lancinante come una spada 
come tutti i suoni dell'album
che sembra uscito dalla fonderia 
di un fabbro incisore di sogni e visioni.
  
Qui di ferro, legno e carta vetrata, ce n’è abbastanza per tutti! 
L’impatto per alcuni sarà scioccante ma giusto, puntuale e necessario.
Basta coi compiacenti ritornelli e riff di maniera, 
è tempo di rompere i sarcofagi e spianare!

Infine, ho scoperto con piacere che anche lui come il sottoscritto 
applica la famosa “legge di AIC” del grande Caria (Alza IL Culo)…
quindi, restiamo fiduciosi che gli Artisti veri ancora esistono, 
tutti gli altri laciamoli cuocere in tivvvù.

L’ Artista lo riconosci subito perché ti arrivano emozioni.
L’impostore lo riconosci subito perché ti arrivano “prodotti” (un po' come dal culo).



GiMi



Streaming  +  Download
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11 novembre 2023

Tanti Auguri ROL (RadioOndaLibera)

Come ogni anno che Dio manda in terra 

arriva San Martino e il mio "compleanno" insieme a ROL

(almeno con questo sono "soltanto" 47 ! )

Qui i 5 "fratelli" fondatori
FRANCESCO BELARDINELLI (seduto)
da sin. a destra
ROBERTO BECCHETTI
FILIPPO DONINI 
LUIGI BRACHELENTE
GABRIELE VIOLINI


e sempre un pensiero al nostro caro Prof  TONINO CANCIAN 💙
il preziosissimo valore aggiunto della nascente programmazione
fatta anche di cultura e contenuti importanti
senza di lui avremmo saputo programmare soltanto MMOOOSEEEKAAA !  
(Qui è con Simonetta la nostra prima voce femminile)



Qui sotto cliccate sulla mia foto insieme a Sonia Floridi 
(scatto di Maurizio "Gustino" Gustinelli)
e troverete anche 100 brani dalle playlist della "prima Onda" 
(si chiamavano...SCALETTE...) 

👇 








H A P P Y   B I R T H D A Y
R O L
💜


11 novembre 2022

E sono 46...


11 novembre e anche quest'anno tutti 46 enni ...VUOI METTERE? 

Ciao ROL (Giuliano & Susy)
e ciao...
FRANCESCO
GABRIELE
LUIGI
PIPPO
ROBERTO

oohh vi ho messo in ordine alfabetico non cominciate a discutere!...👀



e un pensiero al nostro Prof  TONINO CANCIAN 💙



Qui ho caricato 7 ore e 30 minuti di moooseeeka
sono le 100 canzoni più programmate nei primissimi anni di ROL (dal 1976) 
per ascoltarle cliccate sulla mia foto con Sonia Floridi👇






20 marzo 2021

La Radio E' Morta?

Vedo molti amici e colleghi tutti presi a parlare del contenitore
e poco, troppo poco del contenuto
giorni mesi anni a disquisire su 
Vinile....Digitale....Analogico....
FM....DAB....LUFS....5G
tutto bello e importantissimo certo
ma se nel 75 ci fossimo soffermati così tanto
su ..VALVOLE....TRANSISTOR....
STEREOFONIA....IMPEDENZA....OHM
a quest'ora le radio manco sarebbero nate
già..e almeno oggi non sarebbero così morte...
perché si, sono proprio morte 
e dobbiamo scoprire insieme l'assassino
(o gli assassini).
E' doloroso dirlo
ma la Radio oggi non ha proprio senso 
una vale l'altra e ormai è solo 
una penosa liturgia
ha perso ogni funzione originaria
anzi, non si sa nemmeno più 
a che cazzo serva...

Certo, dopo che tutto è stato già fatto mezzo secolo fa 
da noi pori cristi che l'abbiamo letteralmente inventata dal NULLA cosmico
di SantaMammaRai 
che ogni giorno minestrava 
Orietta Berti...Claudio Villa...Gianni Morandi...4 cantautori...e fine
un mastodonte lento e inadatto 
che puzzava di vecchio e mal vestito 
controllato dalla "piramide" Bernabei 
che almeno era attento se non altro 
al rigoroso rispetto della dizione e della grammatica 
(...tutte cose perdute e misteriose oggi...)
solo pochi programmi si salvavano
Supersonic...PopOff...AltoGradimento...
DischiCaldi...HitParade.

La fame di MOOOSEEECAAAH era tanta
e grazie a quella fame nacquero all'estero 
e poi anche qui le radio...prima "pirata" 
poi "libere" e poi "private"...
Cercavamo in ogni album e in ogni solco
il pezzo più forte o più innovativo
giravamo mezza Italia per negozi
soprattutto noi piccoli di province e paesini
le playlist (COOSAAA?) 
ovviamente non esistevano 
e tutto quello che andava in onda
usciva dai NOSTRI dischi
comprati risparmiando su cinema e sigarette
e quando si poteva li andavamo anche a registrare dal vivo.

Eravamo dei naif primordiali 
ma già creativi e innovativi
gli stessi artisti emergenti durante i loro tour
venivano da noi portandoci la copia in studio 
si rendevano conto che questa nuova "invenzione" 
avrebbe finalmente dato spazio ad un mare inesplorato di opportunità
si cresceva insieme, loro sul palco dei teatrini
e noi dentro studi di compensato e polistirolo.

Personalmente quel poco che sapevo 
lo avevo "studiato" e appreso ascoltando. 
Passavo ore a sentire RadioLuxembourg o RMC 
e le pochissime udibili dagli USA 
tutto rigorosamente in OndeMedie 
sporco e frusciante (e di notte...)
MAGICO e soprattutto utile 
per capire i tempi, i jingles, le sigle
oltre a tutti i dischi meravigliosi che qui 
nessuno aveva mai sentito.

Un po' tutti abbiamo fatto così
se mi stai leggendo e sei stato o sei ancora
Dj/speaker/intrattenitore...sai cosa intendo
tutti noi vecchi lupacci della prima radio "libera" 
siamo nati in questo modo 
nessuno poteva/sapeva dirti come/cosa fare...

Oggi è tutto pronto e precompilato.
Dentro una radio di oggi non c'è più anima 
c'è solo un computer che "gira" a modo suo e da lì non si scappa...
Prova a chiedere un disco a un """"Dj"""" 
(ho aumentato un po' le virgolette)
ti risponderà che....
"Non si può...È tutto in playlist....
Nonooo gli indipendenti nooo figuriamoci...
e poi scusa ma non mi occupo di questo...
La musica viene selezionata dal direttore....
Insieme all'agenzia....
Insieme alle majors....
Io/noi andiamo ogni tanto sopra i brani
ma non facciamo nulla"...

Eccolo qua, uno dei complici esecutori 
il dj...Im-Piegato...che ha appena confessato
e indicato i mandanti (direttore...agenzia marketing...majors).
Soprattutto le majors, perché se la radio
è morta lo è perché la musica è stata distrutta 
umiliando e abbandonando gli autori veri 
sostituendoli con quattro servi prezzolati
che sfornano precotti e surgelati h24.

Risultato: marmellate indistinguibili
spalmate e bombardate su ogni network
e store ma anche e soprattutto 
sulle penose radio minori e regionali 
appecoronate anche loro
dietro al "flusso" nazionale e al Clock
(un sistema automatico di programmazione).
Anziché distinguersi vanno dietro al branco
sentendosi FEEEGHI scimmiottando rtl o 105..

E la SIAE? Ne vogliamo parlare?
Lei non può mancare.
Vogliamo dirlo del forfait e della torta?
Vogliamo dirlo che TUTTE le fette di quella torta 
vanno ai soliti noti e gli "emergenti" o gli "indie" 
sono sistematicame ESCLUSI?
È vergognoso, gravissimo, mafioso
ma nessuno ne parla.
A campare di diritti e copyright 
è già deciso e prestabilito
ergo, anche morir di fame.

E pensare che a noi ci registravano!...
Una grande massa di ascoltatori negli anni 70/80 
passava interi pomeriggi e serate a fare cassette 
perché la nostra musica era la più feeeegaa di tutte....
Oggi l' "ascoltatore" non ascolta più...
sente, ma non ascolta
è totalmente passivo e inebetito
una mummia davanti a un volante
e un display...

I NOSTRI ascoltatori invece sapevano che 
quella radio passava quel pezzo o quell'artista
e l'altra quel rock....o quel soul...rnb
o la novità che nessun altro aveva...
E TUTTA la musica possibile finalmente era li...
a loro disposizione (GRATIS) e NON STOP...
e la creatività di autori e gruppi
sembrava un oceano senza fine.

Era un modo sano di fare musica 
e di far nascere/crescere "il mercato"
le stesse case discografiche 
erano influenzate anche dalla nostra "rotation" 
(la frequenza in cui le hit passavano al giorno)
e avevano appositi addetti all'ascolto
in diverse regioni d'Italia che ci seguivano
(e anche loro registravano)
ovviamente non perché amassero 
i nostri programmi 
ma per capire e/o decidere il trend del momento.
La radio era l'ago della bilancia
e da questo si decideva tutto 
inclusi concerti e tournée.
Oggi è il contrario
se l' "artista" non va sul palco
non mangia...

La radio non decide più nulla
è solo un contenitore come un altro
TUTTO è uniformato e appiattito
l'unica cosa che è aumentata è il volume!
Ogni stazione pompa una melassa
al massimo della dinamica
il suono processato con filtri e compressori
non fa distinguere più nulla.

Non pensiate di rifugiarvi nelle WEB radio!
(Alcune trasmettono dalla cucina di casa)...
Apppproposito di web, conosco molti colleghi
(anche illustri) costretti a campare pure loro
in quel modo, si insomma, se non è la cucina
sarà il soggiorno o la camera da letto
ma "grazie" alla rete possono "trasmettere"
da casa fingendo di essere in studio...
Che ve devo di? 
Io non l'ho mai accettato e oggi produco
soltanto spot, voiceover doppiaggi e basi musicali.
Preferisco fare l'artigiano seppur di nicchia
ma capisco la situa...e non li condanno
anzi, stimo la tenacia e la dignità
anche se la cosa mi fa tanta tristezza.

La radio potrà mai risorgere?
E con lei anche la MOOOSEEECAAAH?...

Non lo so, non sono pessimista (mai)
ma scettico e realista.
Ci vorrebbe la stessa energia di un tempo
di QUEL TEMPO che va dal 75 al 90.

Poi il deserto e gli avvoltoi di cui sopra
che un giorno dopo l'altro  
hanno lentamente ammorbato e distrutto tutto
lastricando e asfaltando le immense
e meravigliose praterie fiorite 
seminate e curate con tanta passione.
Lo stesso destino che in fondo poi è toccato anche a giornali e tv...
TUTTI i media in un sol boccone.

Beh si dai, con gli EDITORI... (che parolone)...
l'elenco dei colpevoli è completo.
Vorrei stendere un pietoso telone da circo 
proprio su quest'ultima categoria
forse tra tutte, la più colpevole.
Non sanno un cazzo di musica
Non sanno un cazzo di arte
Non sanno un cazzo di comunicazione 
Eppure dicono di fare musica...arte... comunicazione...

Se la radio oggi non ha più un'Anima
è proprio perché questi """"signori""""
o almeno il 90% di questi
se la sono venduta per quei famosi 30 denari 
e per dare un senso alla loro vuota
e squallida vita.

La RADIO è morta!
W la RADIO....



 



22 gennaio 2021

Re Leopardo




Come ogni anno per noi "capelloni"...come ci chiama lo zio #RinoBorra 
il 22 gennaio è la giornata dedicata al più grande di tutti 
e come ogni anno riecco il post celebrativo al nostro Re #Leopardo

Nell'89 sono stato qui con te a #RadioMilanoInternational 
eravamo dentro questo studio la tua 'gabbia' che 'ruggivi' come sempre 
eri in onda e telefonavi e scrivevi e fumavi e preascoltavi 
e programmavi la jingle machine e ti affacciavi alla finestra per il divieto 
e correvi di la e ritornavi di qua e annunciavi e disannunciavi col fischio 
(insieme al ruggito il tuo marchio inconfondibile) tra dischi nastri fogli e foglietti 
parlando anche dell'Umbria e della mia radio e di tastiere e di mixer 
e delle radio di Milano e di RMI e di musica e degli Earth Wind & Fire 
e della black e degli italiani e del nuovo mix che preparavi e di quello già fatto 
e delle discoteche e delle notti e degli "amici" e della gggente 
come quel poraccio di Assisi che millantava e tutto così 
senza sosta e senza freni né respiro e senza punteggiatura...
e pieno di E come questo post...perché tu non avevi punteggiatura 
ma solo contenuti energia ed entusiasmo di fare musica e radio 
di ESSERE musica e radio

Ecco eri così eri tu, ecco sei così Sei Tu!
#LeonardoReCecconi
1 settembre 1954 - 22 gennaio 2004
Ciao Leo, ciao Re

28 marzo 2018

28 marzo 1964 Pirati Di Tutto Il Mondo Unitevi ❣️



Oggi grazie a Ronan O'Rahilly
nasce RADIO CAROLINE
una delle prime radio libere al mondo
senz'altro la più famosa e temeraria di tutte.
La stessa che ispirò e convinse Angelo e Rino Borra
a far nascere insieme ai fratelli Cozzi nel 75
Radio Milano International, la mamma delle nostre radio libere.
Ergo, se RMI è la mamma Caroline è la nonna
e Radio Luxembourg la bisnonna (1933)
ma non perdiamoci in genealogie...

A mezzogiorno del 28 marzo 1964 
i dj's Chris Moore e Simon Dee 
al largo delle coste dell’Essex 
annunciano la nascita di Radio Caroline
con un messaggio pre-registrato:
«Questa è Radio Caroline sul 199
la vostra stazione musicale 24 ore su 24».


Il primo disco in onda fu Not Fade Away dei Rolling Stones
ovviamente dedicato a Ronan O'Rahilly il "padre" di Caroline
un testardo e geniale irlandese classe 1940
che contro vento e contro tutti si mise in testa 
di rompere la rigida monotonia della radio pubblica inglese.



Sfruttando una lacuna legislativa 
scovata nel testo della legge per le telecomunicazioni
si convinse che era possibile aggirare il monopolio
e far nascere la sua Caroline come aveva già fatto
molto tempo prima Radio Luxembourg 208
trasmettendo appunto dal Lussemburgo come radio multilingue.
Ronan non voleva andarsene dal Regno Unito e così pensò
al mare, restando al largo della costa e in acque internazionali
non avrebbe avuto nessun limite né infranto alcuna legge 
e l'unico obbligo era solo quello di registrarsi nello stato 
in cui si fosse trovato di volta in volta.
Fu così che acquistò una vecchia nave passeggeri danese 
ribattezzandola da MV Fredericia a MV Caroline 
ispirandosi per il nome alle foto di Caroline Kennedy, figlia di JFK
che aveva visto spesso ritratta nelle foto alla Casa Bianca.


Il motore della sua idea fu la tenace passione e la convinzione 
nel voler diffondere la musica più bella e aggiornata di quegli anni
a discapito della noiosa e pedagogica radio pubblica 
che non dava spazio né al beat né al rock
se non in rarissime occasioni
ospitando e programmando solo artisti affermati 
e imposti dalle case discografiche.

Non solo, ma la assurda legge di allora 
che limitava in 28 ore settimanali l'esecuzione dei brani originali
per poter coprire il resto della programmazione
costringeva la stessa BBC a registrare le cover strumentali
delle orchestre locali... un vero delirio!

Ma era la dura realtà del mezzo radiofonico di allora
funzione esclusivamente educativa e mai ricreativa
musica imposta e ridotta all'osso, pubblicità vietata
e programmi esclusivamente informativi o pedagogici
un po' come il nostro "terzo canale" Rai degli anni 60
ma molto più austero e triste.
Radio Caroline era l'esatto opposto, il paradiso in terra
(in mare...) 
come previsto sollevò le proteste ufficiali
da parte del Governo che però poteva solo constatare 
l'impotenza legislativa in materia di telecomunicazioni.

La notizia si diffuse rapidamente 
senza alcuna campagna promozionale
in modo naturale e spontaneo (oggi diremmo..virale)
e Radio Caroline arrivò a 5 milioni di ascoltatori già in pochi mesi.
Il segreto della ricetta era tanto semplice quanto efficace 
e gli ingredienti sono gli stessi ancora oggi validi in ogni radio:
musica attuale h24, comunicazione spontanea e diretta
pubblicità velocissima e allegra e giochi a premi 
dove si vincevano fino a 4/5000 sterline
per quegli anni una cifra ..molto seria! 



Beatles, Rolling Stones, Kinks, Who e tanti altri gruppi e nomi dell'epoca
erano gli assoluti protagonisti che finalmente si potevano ascoltare 
ininterrottamente da quella radio tanto rivoluzionaria quanto ovvia e necessaria.
Certo, la questione del copyright, anche quella 
veniva allegramente aggirata
ma le band non si arrabbiavano, anzi 
per loro era tutta pubblicità positiva
che accendeva di energia i giovani all'ascolto 
che presto si sarebbero trasformati
in pubblico delirante ai concerti e nei negozi.

Gli stessi Beatles e Who furono in seguito 
tra i più grandi sostenitori delle radio private
che in poco tempo cominciarono ad imitare Caroline 
e a proliferare in tutto il Regno Unito.
Fu un successo talmente clamoroso e inarrestabile
che la stessa BBC (scandalizzando gli inorriditi puristi filo-governativi)
decise di lanciare una nuova stazione 
BBC Radio 1, dedicata esclusivamente
al pop/rock!

Pochi anni dopo, nel 1967 
il Governo inglese decise di varare una nuova e più severa legge 
per punire tutti i "pirati" con il suo "Marine Offences Act" 
in vigore dal 15 agosto 1967 e tutt'oggi operativo che
«proibisce di trasmettere dalle navi, 
dalle strutture off-shore e dagli aerei 
in acque territoriali britanniche 
o da navi e aerei registrati nel Regno Unito 
dovunque si trovino». 

Da quel giorno chiusero tutte le radio
ma Ronan andò avanti e continuò a sfidare il Governo 
onda su onda...dalla sua Caroline.
Poco dopo mezzanotte di quel ferragosto annunciò:
«Radio Caroline continua» 
e fece partire All You Need Is Love dei Beatles. 
Una stima dell'epoca conta in 20 milioni gli ascoltatori 
che accesero Caroline nel primo giorno della nuova legge.
Non avendo più rivali, restava l'unica libera e possibile.

Purtroppo la radio in seguito dovette fermarsi per quattro anni...
quando i marinai si rifiutarono di andare avanti 
se non fossero stati pagati gli arretrati. 
Ripartì nel 1972 ma sempre a fasi alterne  
fino ai nostri giorni, purtroppo non è più tornata 
alla fama di un tempo. 

Oggi è ancora "in onda" qui >>  https://www.radiocaroline.co.uk/#home.html

nel 2017 ha anche ottenuto dal governo britannico
(per la prima volta) l'autorizzazione ufficiale a trasmettere in AM 
(come radio comunitaria).
L' occasione è stata festeggiata con una trasmissione di 3 giorni 
dall' 11 al 13 agosto 2017 in diretta dalla ristrutturata Ross Revenge
attraccata nel fiume Blackwater (Essex).



Happy Birthday Caroline... 
e mille grazie al pirata O'Rahilly
che oggi purtroppo è molto malato 
ed è ritornato a vivere in Irlanda nella contea di Louth 
con la vista sul porto di Greenore dove Radio Caroline 
nacque 54 anni fa e dove speriamo
continui a navigare per sempre!


+++ R I P Ronan O’Rahilly +++
E' morto oggi lunedì 20 aprile 2020 all’età di 79 anni
nella casa di riposo di Carlingford (Irlanda).
 Dal 2013 soffriva di una diminuita capacità cognitiva
denominata "demenza vascolare".
Praticamente al suo cervello non affluiva più
il corretto flusso sanguigno.
Qui sotto il tweet pubblicato
da Johnnie Walker, uno dei suoi storici DJ



02 agosto 2017

1° agosto 1981 debutta MTV



eh già, e il primo video mandato in onda fu "Video killed the radio star" 




beh, possiamo dire che quel titolo gli è ricaduto in testa
ma purtroppo quel che è peggio
è caduto in testa anche a TUTTA la musica 
ed al suo modo di vivere e di esistere

certo, non facciamo il solito errore di dar colpa al contenitore
e MAI al contenuto... TV, Radio, Internet...
sono soltanto 'scatole'
il problema è sempre cosa c'è dentro
e chi decide il cosa/quanto e come metterlo  

MTV non è l'unica colpevole 
anche molte radio si sono inginocchiate insieme a lei
ma è senza dubbio una delle pistole fumanti più fumante
con quelle pallottolone delle leggi di mercato 
delle majors, degli ascolti e degli gli effetti speciali sempre più speciali
nei cosiddetti "video-clips"
che hanno letteralmente stravolto la vita
a tutti i gruppi, artisti, musicisti e produttori
ignari su cosa fosse un video
se non quello dei concerti
in oltre, ha praticamente distrutto la "nostra" MTV
quella VideoMusic che ancora rimpiangiamo tutti
di cui non fu tenuto nulla neanche una cassetta!

per noi "radioattivi" quel giorno non fu un bel momento 
ma per come è finita oggi questa tv
che narra story trash di 16enni incinte a mettersi lo smalto...
possiamo dire che la legge del karma esiste
e 36 anni dopo, diamo anche una notizia agli 'amici' di MTV
la radio è messa male (malissimo)
ma noi ci siamo ancora e ci saremo sempre
perché la radio è immortale per natura
la radio 'si vede' senza effetti speciali
senza trucco e senza inganno
e le immagini che può creare 
nessuna MTV al mondo potrà mai riprodurle


R I P  MTV...


30 luglio 2017

Radio Subasio a Mediaset (passando per Radio Milano International)




"Cosa resterà di questi anni 80"...
Radio Subasio fondata nel 1976 dal mitico Mario Settimi
("il Presidente") è entrata da pochi giorni
nell'orbita di Radio Mediaset
manca solo il sigillo ufficiale dell'Autority.

Erano già un paio di mesi che "girava voce"
poi Piersilvio ha tolto ogni dubbio confermando la trattativa
aggiungendo anche qualche dettaglio dell'accordo.
Il 70% a Mediaset e il 30% alla famiglia Settimi (Marco e Rita).
Cifre (reali) non ne conosco, quindi non ne parlo.

Il marchio resterebbe
e dovrebbe restare attiva anche la storica sede
(dove lavorai per 3 anni nel 1984)
uno chalet ai piedi del monte Subasio
nei pressi di Viole di Assisi.
Resterebbe anche il format "easy-friendly"
e l'attuale livello occupazionale
con un team di conduttori
che si collegherebbero di volta in volta
con la nuova sede di Milano
(il condizionale è d'obbligo).

Era già una GROSSA radio ai miei tempi
ma ha sempre mantenuto una dimensione interregionale
senza mai allargarsi a network.
Ed è proprio questa la magìa che ha attirato Mediaset
a scalare il monte, non potendo più acquisire altri marchi nazionali
(hanno già 105, Virgin Radio, R101 e RMC)
potevano puntare solo ai brand "locali"
ma sempre importanti per ascolti e raccolta pubblicitaria.

Radio Mediaset infatti ha il divieto dell’Antitrust (per legge)
di acquisire nuove emittenti nazionali fino a fine 2020
ma non antenne "locali", di qualunque dimensione
purché non siano network che coprano tutto il territorio italiano.

Oggi Subasio viaggia 'solo' fra Emilia e Campania
quindi rientra perfettamente nei parametri indicati
in oltre, essendo già nel portafoglio pubblicitario di Mediamond
(con R101, 105, Virgin Radio, Radio Monte Carlo,
Radio KissKiss e Radio Norba)
non è stato difficile "approfondire".



Ma che c'entra Radio Milano International...vi chiederete..
Beh c'entra eccome.
Mediaset infatti ha tirato fuori l' "arma segreta"
che l'ha incoraggiata a puntare verso Assisi.
Una vecchia concessione nazionale mai sfruttata
quella di Gbr, da cui si arriva direttamente
fino alla portoghese Radio Orbital
una concessione ottenuta ai tempi dell‘acquisizione di 101 Network...
appunto, la nostra amata Radio Milano International
avuta dalle mani dei nostri amati Radio-Bros Angelo e Rino Borra

Ed ecco che Subasio potrebbe subentrare a Radio Orbital
diventando di fatto nazionale ed acquisendo anche nuove frequenze
sulle altre grandi città del Nord mai raggiunte
senza confliggere col divieto della restrizione 2020
che verrebbe tranquillamente superato
in un contesto giuridico perfettamente legale.
Radio Mediaset continuerebbe a crescere
e Subasio raddoppierebbe il suo bacino
diventando (suo malgrado) network nazionale.

Che dire... "è il mercato bellezza".
poi di quel che penso del triste panorama "radiofonico"
già lo sapete (Forza RINO facciamo rinascere RMI !)

Ok, detto questo, auguro tutto il meglio a Marco e Rita Settimi
con un pensiero al "sòr Mario"
che fece benissimo a restare "piccolo"
e che possa guidarvi bene come sempre, dalla sua regìa...


28 luglio 2016

28 luglio '76 RADIO MILANO INTERNATIONAL libera l'Italia!



E' solo un giovedì di luglio 
eppure è un giorno speciale, storico, fondamentale
anzi è FESTA NAZIONALE, la festa della Radio.

Ho messo la sveglia per le 5.30 in attesa
di ascoltare questa puntata di "Non Stop News" su RTL 102.5
che non solo ha celebrato la ricorrenza
ma ci ha regalato la magica presenza (magic oneOone)
dei papà della radiofonia privata Italiana.

Una mattinata piena zeppa di ricordi
almeno per me che quegli anni li ho vissuti in prima persona
3 ore di bellissima radio appena finite un'ora fa
e dedicate sia alla giornata della "liberazione dell'etere"
che a questi due 'ragazzi' che vedete ospiti in studio
sono (da sinistra a destra) i fratelli Rino e Angelo Borra 
che nel 1975 fondarono RADIO MILANO INTERNATIONAL
la prima radio privata italiana (una volta si diceva 'radio libera'). 


Fondatori nonché nostri zii/fratelli maggiori...e LIBERATORI
perché è proprio grazie a loro se siamo nati TUTTI noi 
(compreso il sottoscritto)
e 'oggi', esattamente quarant'anni fa 
i nostri Radio-Bros dopo tutti i problemi i sequestri e le chiusure forzate
da parte dell' "Escopost" (la Polizia postale e delle comunicazioni)
ricevettero la grande e tanto attesa notizia,
la Corte Costituzionale finalmente dichiarava:

"non motivato e quindi illegittimo, 
il monopolio della Rai per le trasmissioni locali"


dopo tante sofferenze e casini R M I  poteva trasmettere
e con lei TUTTE le radio/televisioni italiane.

Più che una sentenza fu una vera rivoluzione 
ed in ogni regione, provincia, comune 
spuntarono antenne come funghi.
Già molti mesi prima tutti noi 'carbonari' 
eravamo chiusi in cantine e garage 
a "fare le prove" ma nessuno aveva certezza
se/quando andare in onda e nessuno in ITALIA 
(tranne Angelo e Rino)
ebbe mai il coraggio di osare 
fino a beccarsi i Carabinieri sotto la finestra!

Grazie BROS ! 
Tutti noi vi ammiriamo/amiamo/rispettiamo
e lo faremo nei secoli dei secoli...AMEN!

Oggi tante "onde" son passate e tutto è cambiato (in peggio).
Però adesso che li vedo a RTL spero nel ritorno..anzi ci conto!
Qualcuno mi ha detto che stanno preparando qualcosa 
vedremo anzi, SENTIREMO.

Io/tu/noi/tutti speriamo che sti due ragazzi qua 
tornino presto a farci sognare 
riaccendendo la radio da qualche parte 
e in qualche forma/contenitore
(FM, Digitale, WEB, DAB...) 
chi lo sa, e magari facendo ancora un'altra rivoluzione
che come allora col monopolio 
possa rompere oggi questo muro di mediocrità 
in cui sono andate a sbattere TUTTE le radio
ormai arrese, vendute, prostituite, omologate,
accesa una sentite tutte...
non emozionano non 'spostano' niente,
non se ne accorge NESSUNO.

Ormai dal 90 o giu di li
sono il sottofondo di centri commerciali e boutique.
Solo in auto forse l'ascolto tiene ancora ma per quanto?
Credetemi, mi fa davvero male ammetterlo
e mi fa ancora più incazzare sentire gli "editori" 
che "dai va tutto bene, solo sta cazzo di crisi che ci abbassa
i fatturati ma dopo è tutto okkei"....

Personalmente ho sempre un ottimo rapporto
con tutti e tutte le radio in cui sono stato 
ma evito accuratamente di andarli a trovare
per non accendere flame e polemiche inutili 
parole al vento (ho parlato così tanto...)
sono ciechi e sordi, vivono dentro il loro mondo
credendo che tutti pensino come loro...
Beh amici ... VI SBAGLIATE (e quel che è peggio perseverate).


Anche di R M I  ho bellissimi ricordi 
e ancora un bel rapporto di amicizia e affetto 
con alcuni di loro tra conduttori fonici e collaboratori
conosciuti frequentando spesso gli studi negli anni 80 
(stavano diventando oneOone NETWORK).
Volevo stare li, ma il destino mi ha dirottato 
da Milano via Locatelli, a Roma via Asiago
dalla radio che ruppe il monopolio agli ex monopolisti...
ma questa è un'altra storia...

Ciao Bros, grazie ancora
Ciao 1❤1 a presto! 


CLICCATE E (RI)ASCOLTATE LA PUNTATA



18 giugno 2015

R I P SUZANNE "MINNIE" THOMAS

                              (Suzanne è sulla destra)

Faceva parte del duo Taste of Honey 
ed è morta Lunedi 15 giugno a 60 anni.
Taste of Honey, che originariamente erano un trio 
comprendevano Janice Marie Johnson, Hazel Payne 
e il tastierista Perry Kibble
hanno riscosso un enorme successo dal 1978 
in tutte le nostre playlist con 'Boogie Oogie Oogie' 
(uno dei "tormentoni" dell'epoca d'oro della Disco Music)
Dopo che la Payne decise di dedicarsi alla recitazione 
il gruppo si sciolse e Janice Marie Johnson 
cercò di forgiare una sua carriera solista.
Nel 1996 ha 'ricreato' le Taste Of Honey 
portando con se Suzanne Thomas 
a ricoprire il ruolo di Hazel Payne 
ma la coppia ha lavorato soltanto sporadicamente 
fino a poco tempo dopo.