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26 ottobre 2025

W Trilussa !





“Oggi” 26 ottobre 1871 è nato a Roma Trilussa 
(Carlo Alberto Camillo Salustri)
poeta e scrittore famoso per le sue composizioni dialettali.
Un piccolo omaggio a questo attentissimo e geniale osservatore
della “razza umana”.

Qui di seguito il suo primo sonetto che scrisse a soli sedici anni
per la rivista in dialetto romanesco “Il Rugantino”.
Il titolo è “L’invenzione della stampa” e già allora (1887)
con l’evidente e feroce critica verso la stampa contemporanea!…

«Cusì successe, caro patron Rocco,
Che quanno annavi ne le libbrerie
Te portavi via n' libbro c'un baijocco.

Mentre mo ce so' tante porcherie
De libri e de giornali che pe n' sordo
Dicono un frego de minchionerie».


Dopo questa prima apparizione 
iniziò subito una collaborazione stabile 
col periodico romano, 
Trilussa pubblicò cinquanta poesie 
e quarantuno prose fino al 1889.
Di lui conoscerete senz’altro “Ninna nanna della guerra”, 
resa famosa anche per l’interpretazione di Claudio Baglioni 
negli anni 70.


Fu sempre lucidamente critico e tagliente 
sia verso il potere politico ed economico 
che verso il suo stesso ambiente
e relativi..."colleghi". 

Non volle mai legarsi a nessun partito, 
tuttavia il 1° dicembre 1950 
gli fu riconosciuta da Luigi Einaudi 
la nomina presidenziale di 
“Senatore a vita della Repubblica Italiana” 
(come indipendente).

Fu il suo unico ed ultimo approccio istituzionale 
durò appena qualche settimana, 
lasciandoci per sempre il 21 dicembre dello stesso anno 
a soli 79 anni anche se, tra favole poesie versi sonetti e racconti 
su uomini e animali…e animali come uomini…
non ci ha mai lasciato veramente 
ed è tuttora attualissimo.

Cercatelo in rete o in libreria, 
non c’è che l’imbarazzo della scelta!

W TRILUSSA !




Stelle de Roma. Versi romaneschi (1889)

Er Mago de Bborgo. Lunario pe' 'r 1890 (1890)

Er Mago de Bborgo. Lunario pe' 'r 1891 (1891)

Quaranta sonetti romaneschi (1894)

Altri sonetti. Preceduti da una lettera di Isacco di David Spizzichino, strozzino (1898)

Favole romanesche, Roma, Enrico Voghera, 1901.

Caffè-concerto, Roma, Enrico Voghera, 1901.

Er serrajo, Roma, Enrico Voghera, 1903.

Sonetti romaneschi, Roma, Enrico Voghera, 1909.

Nove poesie, Roma, Enrico Voghera, 1910

Roma nel 1911: l'Esposizione vista a volo di cornacchia: 
sestine umoristiche, Roma, Tip. V. Ferri e C., 1911.

Le storie, Roma, Enrico Voghera, 1913.

Ommini e bestie, Roma, Enrico Voghera, 1914.

La vispa Teresa, Roma, Casa editrice M. Carra e C., di L. Bellini, 1917.

... A tozzi e bocconi: Poesie giovanili e disperse, Roma, Carra, 1918.

Le finzioni della vita. , Rocca San Casciano, Licinio Cappelli, Editore, 1918.

Lupi e agnelli, Roma, Enrico Voghera, 1919.

Le cose, Roma-Milano, A. Mondadori, 1922.

I sonetti, Milano, A. Mondadori, 1922.

La Gente, Milano, A. Mondadori, 1927.

Picchiabbò, ossia La moje der ciambellano: spupazzata dall'autore stesso, Roma, Edizioni d'arte Fauno, 1927.

Libro n. 9, Milano, A. Mondadori, 1930.

Evviva Trastevere: poesie, bozzetti, storia della festa de nojantri, varietà, Trilussa e altri, Roma, Casa edit. Autocultura, 1930.

La porchetta bianca, Milano, A. Mondadori, 1930.

Giove e le bestie, Milano, A. Mondadori, 1932.

Cento favole, Milano, A. Mondadori, 1934.

Libro muto, Milano, A. Mondadori, 1935.

Le favole, Milano, A. Mondadori, 1935.

Duecento sonetti, A. Milano, Mondadori, 1936.

Sei favole di Trilussa: commentate da Guglielmo Guasta Veglia (Guasta), Bari, Tip. Laterza e Polo, 1937.

Mamma primavera: favole di Trilussa: con commento di Guglielmo Guasta Veglia: disegni di Giobbe, Bari, Tip. Laterza e Polo, 1937.

Lo specchio e altre poesie, Milano, A. Mondadori, 1938.

La sincerità e altre fiabe nove e antiche, Milano, A. Mondadori, 1939.

Acqua e vino, Roma, A. Mondadori (Tip. Operaia Romana), 1945.

Le prose del Rugantino e del Don Chisciotte e altre prose, a cura di Anne-Christine Faitrop Porta, 2 voll., Roma, Salerno, 1992. ISBN 88-8402-105-7.

27 marzo 2021

Politici: Chi Twitta Di Più?



Stavolta la HitParade non riguarda la MOOOSEEEKAAAH

ma ho chiesto ai miei agggegggi
una classifica particolare
la TopTwenty di 20 personaggi politici su Twitter
(di ogni partito/schieramento)
col minimo/massimo numero di tweet ad oggi
(dati aggiornati a poche ore da questo post).

Alla fine li ho divisi in 5 gruppi distinti
fra chi twitta per...

Ritualità (fino a 10.000 tw)
Comunicazione (10.000/20.000 tw)
Necessità (20.000/50.000 tw)
Emotività (50.000/100.000 tw)
Dipendenza (oltre 100.000 tw)

E' solo un gioco e NON UN SONDAGGIO...
dati nudi e crudi 
senza considerare iscrizione o numero di fw né altro
SOLO TWEET
ergo, ognuno li "legga" come vuole
(inclusi i diretti interessati)...










01 febbraio 2021

1° febbraio 1977 sempre ultimi (sempre "grazie" alla politica)

 



Si perché la nostra tv ACCCOLORI ce la siamo beccata solo nel 1977
mentre la Rai già nel era già pronta nel 61 alla nascita del "secondo canale".


Non parliamo degli USA dove i primi esperimenti risalgono a fine anni 40
fino al debutto ufficiale del 1953 e neanche di Francia, Germania e Regno Unito
dove i colori li vedranno già nel 1967.





Anni di dibbbatttito in Parlamento per l’adozione del sistema di trasmissione
con le lotte sanguinose tra i fautori del francese S.E.C.A.M.
e quelli del tedesco P.A.L. (il sistema migliore).
Amintore Fanfani (Democrazia Cristiana) avendo la fiducia in Rai
del direttore generale Ettore Bernabei pressava per il S.E.C.A.M.
perché si era accordato col governo francese che in cambio
avrebbe favorito le esportazioni di prodotti agricoli italiani...

Da qui, tutta una serie di indagini, istanze, prove tecniche, sopralluoghi
per accontentare i francesi.
Bernabei non era affatto convinto, ma era stretto nella morsa di Fanfani
allora ricorse ad un ingegnoso stratagemma...
si stavano per inaugurare le Olimpiadi di Monaco e dispose di allestire
nel salone degli arazzi a Viale Mazzini due gruppi di televisori
uno con ricezione P.A.L. e l'altro S.E.C.A.M.
così tutti videro la evidente differenza e migliore qualità d'immagine del P.A.L..

Ma non bastò, perché ci vollero altri cinque anni di altre discussioni e dibbbatttiti
questa volta erano Ugo La Malfa la Cgil e il PCI a mettersi di mezzo
"scesero in campo" perché consideravano il colore
un lusso che gli italiani non potevano permettersi!





Ma non bastò ancora...

perfino la FIAT si oppose preoccupata che il nuovo marchingegno
andava a scapito di un eventuale acquisto della seconda macchina...

Risultato: FALLIMENTO DELL’INDUSTRIA ELETTRONICA ITALIANA
che da una parte non vendeva più tv in bianco e nero
e dall'altra non poteva produrre quelli a colori.

Questo ridicolo pollaio andò avanti fino all’11 Agosto 1975
quando il Capo dello Stato, Giovanni Leone
emanò il Decreto Presidenziale N°452 e la scelta del sistema tedesco
ma passarono ancora due anni quando Vittorino Colombo
ministro delle Poste e Telecomunicazioni
comunicò che la Rai poteva finalmente stare allo stesso livello
delle principali emittenti europee
a partire dalla data di martedì 1° febbraio 1977...



Amen!





30 aprile 2020

Gentle Giant...

Magari vi aspettavate che parlassi del gruppo dei Gentle Giant
beh, la prossima volta 
anche se a me la "Prog" non piace moltisssimo.

Parlo di politica e sono uno che non vota più da 30 anni
agnostico di ogni fede partitica
un ex dell' urna che le ha provate tutte
e alla fine ha detto BASTA è tutto finito e FINTO. 
Queste entità, queste figurine Panini che di anno in anno
(ma che dico anno...) saltano da una poltrona all'altra
si scambiano la casacca...e le mutande.
Ergo, il primo "partito" italiano è il "mio"  
mi duole dirlo ma il NonVoto 
è costantemente in ascesa.

Raramente, in mezzo a queste amebe
sia 'desinistra' sia 'dedestra' si trova un po' di spessore
quel tanto che basta per non rimpiangere
i vecchi Andreotti...Craxi...Forlani.
Ma ogni tanto si trova qualche mente illuminata
che sappia masticare davvero la Politica (con la maiuscola).
Beh, qui ne avete una, Guido Crosetto. 
Con "Gentle Giant" ci confrontiamo amabilmente via social e mail 
dall'ormai lontano 2011 e fra tutti i politici (pochi) 
posso assicurarvi che è tra i più obiettivi e aperti al dialogo 
senza pregiudizi né dogmi, se non quello della coerenza.

 

Questo pregio è paradossalmente, anche il suo difetto...
Se c'è una cosa che spesso gli "rimprovero" 
è appunto quella di essere troppo disponibile...ma ne parliamo dopo.
Intanto voglio riproporvi questo appello che ha postato oggi
anzi poche ore fa in nottata: 

"Lo scrivo a quest’ora tarda, per farlo sedimentare.
Nessuno, che ami questa nazione, può pensare che 
questo periodo si possa gestire con le stesse contrapposizioni, 
gli stessi pregiudizi, le stesse tifoserie, gli stessi odi, 
nei quali siamo abituati a ristagnare. 

I tempi richiedono atti coraggiosi e forti, 
persone libere e lungimiranti, ma soprattutto 
la capacità di essere squadra, non nemici. 
Non è mia intenzione far appello ai buoni sentimenti, per nulla. 
Faccio appello all’intelligenza, alla capacità di scrutare il futuro, 
alla volontà di cambiarlo o almeno di provarci. 

Non abbiamo ancora compreso che questo terremoto 
ci lascerà a pezzi e che non ci salveremo cercando di strapparci l’un l’altro 
i brandelli di ciò che rimane. 
Le persone più coraggiose, ripongano le spade, le armi, l’odio. 
Non è il momento della lotta, ma quello della determinazione. 
Non parlo ai politici, parlo a tutta la classe dirigente 
che una nazione dovrebbe avere, su cui dovrebbe poter contare, 
nei momenti nei quali la storia ci porta sull’orlo di un baratro. 

Proviamo ad uscire dal provincialismo, dalla paura, 
dall’autolesionismo e dal vittimismo, dal senso di subalternità 
e dalla mediocrità. 
Si cerchino, si incontrino, si muovano, le persone migliori, 
tutti le conosciamo, che possono e vogliono aiutare l’Italia 
e non se stesse. 

Usciamo dal grigiore della banalità, dall’inadeguatezza della mediocrità, 
della droga del tirare a campare. 
Riprendiamoci l’orgoglio di crederci una grande nazione 
per ciò che sappiamo esprimere nel mondo da secoli. 
È l’ora di provare a farlo. Tutti. 
Escludendo i portatori di odio, 
di mediocrità, di divisione, di banalità. 
Usciamo tutti dal guscio e dal letargo nel quale abbiamo rinchiuso a forza 
la nostra anima e le nostre speranze e riprendiamo in mano 
gli arnesi per costruire il futuro dei nostri figli".

Guido Crosetto - 30 aprile 2020


E' un discorso da standing ovation 
e lo è (o lo sarebbe) da entrambi gli schieramenti.
Ma...Houston abbiamo un problema...
Si insomma voglio dire, quelli lassù che diranno?
Davvero vi lasceranno toccare palla?
Che io sappia non è mai successo e quando qualcuno ci ha provato
non finì bene anzi, malissimo.
(Il trasversalismo, il compromesso storico, le bicamerali...hmm...)
Sai meglio di me come siamo messi
siamo "sott'olio" da almeno ottanta anni (velatamente anche da prima)
siamo camerieri e servi colonizzati in tutto
liberi...come vassalli...
ogni potere decisionale viene vagliato altrove
(UE, USA, UK, Israele....) cosa potremmo mai costruire/decidere?

Cosa potreste mai combinare lì dentro fra di voi
senza il "loro" consenso?
E' proprio per questo che quelli come me
sono lontani dal teatrino che ormai non regge più la scena
pur sapendo che lì dentro vi sono "attori" di tutto rispetto (come te)
sappiamo anche della nullità del nostro contributo.

Detto questo ripeto, quello che hai appena scritto sopra 
è davvero di spessore, un tempo quelli che parlavano così 
li definivano "Statisti". Peccato per quel "piccolo dettaglio" di cui sopra
Ma adesso basta complimenti e sviolinate.
Questo Giant ha anche dei "difetti"...uno in particolare: 
lascia troppa corda all' "altro Guido" il...Gentle
che puntuale prende il sopravvento "scende in piazza" (i social)
e si accalora con tutti...Te lo dico sempre, non va bene! 
Vabè che sei SPAZIOSO ma perché dare tanto spago a 'sti leoni da tastiera? 
A chi non merita e offende sempre? (Maledetto Twitter)....
Guido, se un giorno dovessi mai ricoprire un incarico ufficiale (che ti auguro) 
spero ricorderai queste "critiche" attuando UNA scelta drastica e decisa: 
Meno Gentle e più Giant...



Ciao Statista!  
GiMi