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21 dicembre 2020

HURT! Paul Pedana




Ho "incontrato" Paul in esclusiva
in occasione dell'uscita del suo nuovo video HURT..

Questa canzone ha una storia incredibile
e devo necessariamente raccontarvene un pezzetto
incredibile a partire dall'autore Trent Reznor 
(il frontman dei Nine Inch Nails)
fino a Johnny Cash che ne fece una versione profonda
struggente e diversa, così diversa che Trent 
dopo avergli concesso il diritto di riarrangiarla
andò letteralmente fuori di testa:

“Era indubbiamente una buona versione,
però mi sentivo come se stessi
guardando la mia ragazza con qualcun altro.
Come se avessi costruito una casa
e qualcun altro ci si fosse trasferito dentro.
Quando scrivo una canzone, sono solo io.
E’ la mia voce. Così in un primo momento 
mi è sembrato molto strano.
Ma un giorno ho guardato il video con lui 
e sono scoppiato in un pianto incontrollabile.
Le lacrime, il silenzio, la pelle d’oca.
Quel video mi aveva tolto il respiro.
A quel punto, aveva davvero colto nel segno.
E’ stato straziante e davvero entusiasmante.
Avevo appena perso la mia ragazza 
perché quella canzone non era più mia.
Poi tutto ha acquistato senso.
E davvero mi ha fatto pensare 
a quanto sia potente la musica come mezzo e forma d’arte" .


Oggi è appena uscita la versione del "nostro" Paul Pedana
e non potevo non andarlo a cercare per saperne di più: 

Allora Paul ?... Dove sei?...

Eccoci qua

Si anche se a DUMILA km di distanza...
Beh vedo che hai preso il Man in Black più profondo che potevi
quello di cui Reznor si era follemente "ingelosito" 

Già, che storia! Non la conoscevo 
è davvero incredibile come la musica riesca a collegarci 
tutti in una grande e comune energia
sconosciuta e misteriosa 
che ci fa sentire tutti allo stesso modo.

Che mi dici della "tua" Hurt?

Che ti dico di Hurt? Appunto.. Fa male.

Perché?

E' una canzone dolorosa per tutti 
sia per chi l'ascolta e la visiona in questo caso 
che per me, che ho impiegato più di un anno 
per montare il footage delle memorie.

Ho visto che in un frame ci sono anchio...siamo proprio tutti!!

Si! Quasi...

Ma di che tipo di dolore stiamo parlando?

E' dolore sotto forma di onde sonore 
il tutto contornato dalla malinconia del testo di Reznor.
In questo periodo storico certe emozioni 
sono estremamente accentuate
anche perché stiamo tutti vivendo 
una guerra vera e propria.
Quando c'è in gioco la libertà dell'essere umano
ci si sveglia in una sorta di prigione esistenziale 
dalla quale è difficile uscirne.

Hurt ricorda non solo il mio passato 
ma riflette un po quello di tutti.
Quando era possibile abbracciare qualcuno 
senza aver paura di trasmettere
o di contrarre qualche virus.
Ho voluto reinterpretare questo pezzo 
proprio perchè oggi non ci si può toccare,
oggi è vietato toccare 
e ricordare una vita diversa 
provoca un gran senso di vuoto.
Una voragine dentro che non finisce.
E' una secchiata d'acqua fredda per risvegliare le emozioni 
che questo mondo, tende sempre di più a sopprimere 
ad anestetizzare.
O forse è solo la sintesi di un me 
che gioca con il dolore e se lo fa diventare amico.

Wow...E la musica? 

Per quanto riguarda gli arrangiamenti 
ho voluto togliere molte parti chitarristiche 
per dare spazio più alla voce e ai synth un po 'BrianEnosi' 
che oramai mi caratterizzano da tempo nei miei lavori.

Ok e PAUL... Cosa sta facendo in quelle sue 49 personalità diverse?...

Sono in Lituania da un anno ormai 
nella prima quarantena 
ho scritto diversi brani che intendo pubblicare a breve. 
Nel periodo di Semi-libertà estivo invece 
ho lavorato in televisione nazionale 
e ho portato avanti un Tributo a Frank Sinatra 
(che ha riscosso un bel successo tanto da mettermi in pubblicità).
Ho preso un bell'appartamento in cima ad un grattacielo 
e ho una bella vista, li ci ho posizionato il mio Home studio 
le mie chitarre ed il piano. 
E' Suggestivo, e mi viene facile scrivere e comporre. 

Siete in Gabbia anche li

Il secondo lockdown si è fatto sentire 
la Lituania ora è tra i paesi più colpiti dal covid al mondo 
e psicologicamente questo ha avuto una ripercussione devastante 
sulle persone e la loro stabilità mentale. 
Spero di poter tornare in tour presto 
sia con i miei progetti solisti 
che con gli Anthropos.
Credo di aver assorbito abbastanza di questo posto
appena potrò, tornerò in Italia e comincerò un nuovo capitolo 
della mia carriera musicale 
accompagnato da una buona bottiglia di vino.

Bene non vedo l'ora ti aspettiamo 
ciao AMICO!
Ciao Man!