Magari vi aspettavate che parlassi del gruppo dei Gentle Giant
beh, la prossima volta
anche se a me la "Prog" non piace moltisssimo.
agnostico di ogni fede partitica
un ex dell' urna che le ha provate tutte
e alla fine ha detto BASTA è tutto finito e FINTO.
Queste entità, queste figurine Panini che di anno in anno
(ma che dico anno...) saltano da una poltrona all'altra
si scambiano la casacca...e le mutande.
Ergo, il primo "partito" italiano è il "mio"
mi duole dirlo ma il NonVoto
è costantemente in ascesa.
Raramente, in mezzo a queste amebe
sia 'desinistra' sia 'dedestra' si trova un po' di spessore
quel tanto che basta per non rimpiangere
i vecchi Andreotti...Craxi...Forlani.
Ma ogni tanto si trova qualche mente illuminata
che sappia masticare davvero la Politica (con la maiuscola).
Beh, qui ne avete una, Guido Crosetto.
Con "Gentle Giant" ci confrontiamo amabilmente via social e mail
dall'ormai lontano 2011 e fra tutti i politici (pochi)
posso assicurarvi che è tra i più obiettivi e aperti al dialogo
senza pregiudizi né dogmi, se non quello della coerenza.
Questo pregio è paradossalmente, anche il suo difetto...
Se c'è una cosa che spesso gli "rimprovero"
è appunto quella di essere troppo disponibile...ma ne parliamo dopo.
Intanto voglio riproporvi questo appello che ha postato oggi
anzi poche ore fa in nottata:
"Lo scrivo a quest’ora tarda, per farlo sedimentare.
Nessuno, che ami questa nazione, può pensare che
questo periodo si possa gestire con le stesse contrapposizioni,
gli stessi pregiudizi, le stesse tifoserie, gli stessi odi,
nei quali siamo abituati a ristagnare.
I tempi richiedono atti coraggiosi e forti,
persone libere e lungimiranti, ma soprattutto
la capacità di essere squadra, non nemici.
Non è mia intenzione far appello ai buoni sentimenti, per nulla.
Faccio appello all’intelligenza, alla capacità di scrutare il futuro,
alla volontà di cambiarlo o almeno di provarci.
Non abbiamo ancora compreso che questo terremoto
ci lascerà a pezzi e che non ci salveremo cercando di strapparci l’un l’altro
i brandelli di ciò che rimane.
Le persone più coraggiose, ripongano le spade, le armi, l’odio.
Non è il momento della lotta, ma quello della determinazione.
Non parlo ai politici, parlo a tutta la classe dirigente
che una nazione dovrebbe avere, su cui dovrebbe poter contare,
nei momenti nei quali la storia ci porta sull’orlo di un baratro.
Proviamo ad uscire dal provincialismo, dalla paura,
dall’autolesionismo e dal vittimismo, dal senso di subalternità
e dalla mediocrità.
Si cerchino, si incontrino, si muovano, le persone migliori,
tutti le conosciamo, che possono e vogliono aiutare l’Italia
e non se stesse.
Usciamo dal grigiore della banalità, dall’inadeguatezza della mediocrità,
della droga del tirare a campare.
Riprendiamoci l’orgoglio di crederci una grande nazione
per ciò che sappiamo esprimere nel mondo da secoli.
È l’ora di provare a farlo. Tutti.
Escludendo i portatori di odio,
di mediocrità, di divisione, di banalità.
Usciamo tutti dal guscio e dal letargo nel quale abbiamo rinchiuso a forza
la nostra anima e le nostre speranze e riprendiamo in mano
gli arnesi per costruire il futuro dei nostri figli".
Guido Crosetto - 30 aprile 2020
E' un discorso da standing ovation
e lo è (o lo sarebbe) da entrambi gli schieramenti.
Ma...Houston abbiamo un problema...
Si insomma voglio dire, quelli lassù che diranno?
Davvero vi lasceranno toccare palla?
Che io sappia non è mai successo e quando qualcuno ci ha provato
non finì bene anzi, malissimo.
(Il trasversalismo, il compromesso storico, le bicamerali...hmm...)
Sai meglio di me come siamo messi
siamo "sott'olio" da almeno ottanta anni (velatamente anche da prima)
siamo camerieri e servi colonizzati in tutto
liberi...come vassalli...
ogni potere decisionale viene vagliato altrove
(UE, USA, UK, Israele....) cosa potremmo mai costruire/decidere?
Cosa potreste mai combinare lì dentro fra di voi
senza il "loro" consenso?
E' proprio per questo che quelli come me
sono lontani dal teatrino che ormai non regge più la scena
pur sapendo che lì dentro vi sono "attori" di tutto rispetto (come te)
sappiamo anche della nullità del nostro contributo.
Detto questo ripeto, quello che hai appena scritto sopra
è davvero di spessore, un tempo quelli che parlavano così
li definivano "Statisti". Peccato per quel "piccolo dettaglio" di cui sopra
Ma adesso basta complimenti e sviolinate.
Questo Giant ha anche dei "difetti"...uno in particolare:
lascia troppa corda all' "altro Guido" il...Gentle
che puntuale prende il sopravvento "scende in piazza" (i social)
e si accalora con tutti...Te lo dico sempre, non va bene!
Vabè che sei SPAZIOSO ma perché dare tanto spago a 'sti leoni da tastiera?
A chi non merita e offende sempre? (Maledetto Twitter)....
Guido, se un giorno dovessi mai ricoprire un incarico ufficiale (che ti auguro)
spero ricorderai queste "critiche" attuando UNA scelta drastica e decisa:
Meno Gentle e più Giant...
Ciao Statista!
GiMi
