31 dicembre 2020

31 dicembre 1970 Si "sciolgono" i Beatles



Ma è solo una data simbolica da dare in pasto
a stampa e fans
in realtà dietro le quinte la storia continuava
anche se non più a suon di chitarre
ma carte bollate...sperando poi di incollare i cocci.

Infatti oggi è il giorno in cui Paul McCartney
ha intentato una causa contro il resto del gruppo
e secondo i documenti del tribunale,
la motivazione legale
derivava dalla decisione presa (dagli altri)
di nominare come nuovo manager
Allan Klein (manager dei Rolling Stones).

McCartney non si fidava affatto di Klein
e voleva che fossero i suoi nuovi suoceri,
Lee e John Eastman, ad occuparsi degli affari.
La causa ha richiesto più di quattro anni di udienze
(neanche molti rispetto alle nostre...)
sancendone lo scioglimento ufficiale
e definitivo nel gennaio 1975.













30 dicembre 2020

Billboard Year End 1980/90/2000

Come ho già scritto vi avevo promesso 
che dopo l'assaggio da video 
vi avrei scaricato 'NA'MAZZATA' de moooseeekah...
Ecco qui, 300 brani degli anni 1980/90/2000
per le rispettive #BillboardYearEnd

che come sempre sono il risultato delle "performance"
di ogni brano sulla hot 100
durante tutti i mesi dell'anno.

A dire il vero non sono tuttissimi e 300
(ne mancano 4) perché purtroppo Spotify
non ostante abbia MIIOONI di canzoni
ogni tanto 'buca' qualche titolo
in genere per mancati accordi
con l'artista sulle royalties miserrime.
(Se pensate che per fare 1000$ ci vogliono 
oltre 4MIIOONI di ascolti...ho detto tutto).

Ma che cos'è questo Billboard?...

E' uno storico magazine americano 
che da sempre si occupa di classifiche
e oggi si è naturalmente trasferito sul web. 
Il primo numero fu pubblicato il 1º novembre 1894
a Cincinnati in Ohio 
da William Donaldson e James Hennegan.
Allora trattava un po' di tutto
dai balletti agli spettacoli teatrali
dagli artisti di strada al Circo. 

Fu Donaldson poi a salvarlo dal fallimento nel 1900
rilevando la quota di Hennegan per 500$
e in seguito a farlo crescere
aprendo sedi a New York, Chicago, San Francisco 
Londra e Parigi.

Nel 1936 Billboard pubblicò la sua prima classifica 
e nel 1940 la prima "Music Popularity Chart" 
classifica dedicata alle canzoni più ascoltate.

La prima #BillboardHot100 della storia
venne pubblicata nel 1958 
aggregando una combinazione 
di dati fra vendite del disco e passaggi radiofonici.

E adesso MOOOSEEEKAAH.....................













26 dicembre 2020

Billboard Year End (1980)





Come ogni fine d'anno
eccoci al nostalgy moment
la prima #BillboardYearEnd 
è del 1980, nei prossimi giorni 1990 e 2000.
Ma come funziona questa classifica...

Si basa sull' "anno grafico" di Billboard 
che va dalla prima settimana di dicembre 
all'ultima settimana di novembre 
ma poiché la settimana di Billboard 
è datata prima della pubblicazione 
l'ultima settimana di calendario 
per la quale vengono conteggiate le vendite 
è solitamente la terza settimana di novembre . 
Questo calendario modificato consente a Billboard 
di calcolare i grafici di fine anno 
e di pubblicarli in tempo per il suo numero di stampa finale 
nell'ultima settimana di dicembre

Tutto chiaro?? 
.....mmm.....
Semplifico:

è il risultato delle "performance"
di ogni brano sulla hot 100 
durante tutti imesi dell'anno. 


Buona nostalgy...







23 dicembre 2020

Questa Settimana... di quaranta anni fa





Dopo il maledetto 8 dicembre
il 1980 si chiude con la triste consolazione
di vedere JohnLennon in testa a tutte le Hit
con 'DoubleFantasy' e 'JustLikeStartingOver'



mooseekah...









21 dicembre 2020

HURT! Paul Pedana




Ho "incontrato" Paul in esclusiva
in occasione dell'uscita del suo nuovo video HURT..

Questa canzone ha una storia incredibile
e devo necessariamente raccontarvene un pezzetto
incredibile a partire dall'autore Trent Reznor 
(il frontman dei Nine Inch Nails)
fino a Johnny Cash che ne fece una versione profonda
struggente e diversa, così diversa che Trent 
dopo avergli concesso il diritto di riarrangiarla
andò letteralmente fuori di testa:

“Era indubbiamente una buona versione,
però mi sentivo come se stessi
guardando la mia ragazza con qualcun altro.
Come se avessi costruito una casa
e qualcun altro ci si fosse trasferito dentro.
Quando scrivo una canzone, sono solo io.
E’ la mia voce. Così in un primo momento 
mi è sembrato molto strano.
Ma un giorno ho guardato il video con lui 
e sono scoppiato in un pianto incontrollabile.
Le lacrime, il silenzio, la pelle d’oca.
Quel video mi aveva tolto il respiro.
A quel punto, aveva davvero colto nel segno.
E’ stato straziante e davvero entusiasmante.
Avevo appena perso la mia ragazza 
perché quella canzone non era più mia.
Poi tutto ha acquistato senso.
E davvero mi ha fatto pensare 
a quanto sia potente la musica come mezzo e forma d’arte" .


Oggi è appena uscita la versione del "nostro" Paul Pedana
e non potevo non andarlo a cercare per saperne di più: 

Allora Paul ?... Dove sei?...

Eccoci qua

Si anche se a DUMILA km di distanza...
Beh vedo che hai preso il Man in Black più profondo che potevi
quello di cui Reznor si era follemente "ingelosito" 

Già, che storia! Non la conoscevo 
è davvero incredibile come la musica riesca a collegarci 
tutti in una grande e comune energia
sconosciuta e misteriosa 
che ci fa sentire tutti allo stesso modo.

Che mi dici della "tua" Hurt?

Che ti dico di Hurt? Appunto.. Fa male.

Perché?

E' una canzone dolorosa per tutti 
sia per chi l'ascolta e la visiona in questo caso 
che per me, che ho impiegato più di un anno 
per montare il footage delle memorie.

Ho visto che in un frame ci sono anchio...siamo proprio tutti!!

Si! Quasi...

Ma di che tipo di dolore stiamo parlando?

E' dolore sotto forma di onde sonore 
il tutto contornato dalla malinconia del testo di Reznor.
In questo periodo storico certe emozioni 
sono estremamente accentuate
anche perché stiamo tutti vivendo 
una guerra vera e propria.
Quando c'è in gioco la libertà dell'essere umano
ci si sveglia in una sorta di prigione esistenziale 
dalla quale è difficile uscirne.

Hurt ricorda non solo il mio passato 
ma riflette un po quello di tutti.
Quando era possibile abbracciare qualcuno 
senza aver paura di trasmettere
o di contrarre qualche virus.
Ho voluto reinterpretare questo pezzo 
proprio perchè oggi non ci si può toccare,
oggi è vietato toccare 
e ricordare una vita diversa 
provoca un gran senso di vuoto.
Una voragine dentro che non finisce.
E' una secchiata d'acqua fredda per risvegliare le emozioni 
che questo mondo, tende sempre di più a sopprimere 
ad anestetizzare.
O forse è solo la sintesi di un me 
che gioca con il dolore e se lo fa diventare amico.

Wow...E la musica? 

Per quanto riguarda gli arrangiamenti 
ho voluto togliere molte parti chitarristiche 
per dare spazio più alla voce e ai synth un po 'BrianEnosi' 
che oramai mi caratterizzano da tempo nei miei lavori.

Ok e PAUL... Cosa sta facendo in quelle sue 49 personalità diverse?...

Sono in Lituania da un anno ormai 
nella prima quarantena 
ho scritto diversi brani che intendo pubblicare a breve. 
Nel periodo di Semi-libertà estivo invece 
ho lavorato in televisione nazionale 
e ho portato avanti un Tributo a Frank Sinatra 
(che ha riscosso un bel successo tanto da mettermi in pubblicità).
Ho preso un bell'appartamento in cima ad un grattacielo 
e ho una bella vista, li ci ho posizionato il mio Home studio 
le mie chitarre ed il piano. 
E' Suggestivo, e mi viene facile scrivere e comporre. 

Siete in Gabbia anche li

Il secondo lockdown si è fatto sentire 
la Lituania ora è tra i paesi più colpiti dal covid al mondo 
e psicologicamente questo ha avuto una ripercussione devastante 
sulle persone e la loro stabilità mentale. 
Spero di poter tornare in tour presto 
sia con i miei progetti solisti 
che con gli Anthropos.
Credo di aver assorbito abbastanza di questo posto
appena potrò, tornerò in Italia e comincerò un nuovo capitolo 
della mia carriera musicale 
accompagnato da una buona bottiglia di vino.

Bene non vedo l'ora ti aspettiamo 
ciao AMICO!
Ciao Man!
























08 dicembre 2020

8 dicembre!



Giornatona particolare
e abbastanza movimentata per noi
e la "nostra" moooseeekaaah
dove tra episodi nascite e lutti
sono successe un sacco di cose
ma limitiamoci alle più importanti:

1943 nasce Jim Morrison..

1963 Viene rapito il figlio di Frank Sinatra
che due giorni dopo paga un riscatto di 240.000$
per liberarlo dopo interminabili trattative
da un telefono pubblico con buste stracolme di monetine....

1969 Jimi Hendrix processato a Toronto per droga
e giudicato non colpevole..

1976 Gli Eagles pubblicano Hotel California
il loro quinto album, tra quelli più venduti di sempre
(32 milioni di copie) con tanto di Grammy
e otto settimane in testa alla classifica..

1980 nei pressi del Dakota Building in Central Park a New York
una testa di cazzo di nome Mark David Chapman
chiede a John Lennon un autografo sulla copertina di Double Fantasy
che gentilmente lui concede dicendo "è solo questo che vuoi?"...
..il folle annuisce e si salutano.
Dopo quattro ore alle 22.52, quando John 
fa ritorno a casa insieme a Yoko Ono
si sente chiamare per nome "hey mr.Lennon" 
da quella stessa testa di cazzo
+ cinque colpi di pistola..

A quarant'anni dall'omicidio, settembre 2020
la BBC comunica che per l'undicesima volta
gli è stata negata la libertà condizionata
ma ha chiesto scusa alla vedova dichiarando di averlo ucciso
solo per diventare famoso e definendo il suo un atto ...
"davvero spregevole"..

Voi siete favorevoli alla pena di morte?
Io no in genere, ma in questi casi altro che SI !

"Non ho paura di morire, sono preparato alla morte
perché non ci credo.
Penso che sia solo scendere da un'auto per salire su un'altra".
(J.Lennon)



03 dicembre 2020

Algie The Pig

#3dicembre 1976: Algie, gigantesco maiale gonfiabile,
svolazza nel cielo di Londra dopo essere sfuggito ai ganci di ormeggio,
era li per le foto di copertina su "Animals" dei #PinkFLoyd

ma a causa degli approssimativi sistemi di sicurezza riuscì a "liberarsi".
Certo allora niente trucchi al computer, tutto reale,
talmente reale che l'autorità per l'aviazione civile
dovette avvertire tutti i piloti col warning...
"maiale volante in fuga"...

Alla fine il povero Algie evidentemente con la complicità del vento
"scelse" di schiantarsi proprio in una stalla a Godmersham, nel Kent
dove l'allevatore incazzato nero chiese i danni per il procurato spavento
alle sue care mucche.

La vecchia centrale elettrica in disuso di Battersea
fu poi acquistata nel 2016 dalla Apple
per essere trasformata nella sua più grande centrale operativa.



18 settembre 2020

Jimi King Ever!

 


 

La sua stella comincia a sbrilluccicare da lontanissimo
negli anni 50 quando ancora giovanissimo (lui è del 42)
si inventa la sua prima "chitarra" in un marchingegno rozzo e artigianale
(pratica già nota tra i poverissimi musicisti blues del tempo)
con un elastico teso sopra una scatola da sigari.

Finalmente nel 59, due anni prima che io cominciassi neanche a parlare
ma solo a sputare pappe dal seggiolone
lui 17enne stupiva tutta Seattle coi primi gruppi improvvisati.

Da lì in poi (1963) tanta gavetta
Isley Brothers
Curtis Knight & the Squires
Jimmy James & the Blue Flames
The Jimi Hendrix Experience
Gipsy Sun and Rainbows
Band of Gypsys

Ma come sempre accade "Nemo Propheta In Patria"
e non furono gli USA a battezzarlo ma una lontana
quanto magica Inghilterra, dove tutto accadeva e nasceva.
Liverpool, Manchester, Birmingham e soprattutto Londra,
il cinema, la moda, la scena culturale e musicale
il new RockNRoll e il Beat e...i Beatles...e gli Stones
insomma, il mondo era li non a New York né tanto meno a Seattle!

Per Jimi nel 66 Londra è dove tutto inizia
da qui in poi concerti a apparizioni in tutto il mondo
impegno sociale, messaggi, magia psichedelica
e una tecnica incredibile e mai vista prima
fans in delirio e costantemente e letteralmente
ipnotizzati da quell'essere così geniale e così "alieno"
che non si spiegavano come facesse a muovere quelle mani
né da quale galassia arrivasse.

Negli USA nessuno sapeva chi fosse!
Addirittura fu Paul McCartney nel 1967 a "raccomandarlo"
agli organizzatori del festival di Monterey
dove Brian Jones lo ribattezzò al pubblico della sua terra.
Da quel momento fu entusiasmo totale e consacrazione
Jimi con gli Experience erano una cosa mai vista prima
quello non era rock, quello era il dio del rock in persona
con tutti i suoi apostoli!
Furono i concerti più sconvolgenti e indimenticabili dell'epoca
come la folle mattina di Woodstock
ancora oggi una delle pietre miliari del Rock
Jimi non dormiva da tre giorni
salì sul palco e intonò l'inno americano
con la Strato a distorsore massimo.



 
Niente fu come prima
tutto era cambiato per sempre
e il tutto in soli quattro album


Are You Experienced (1967)





Axis: Bold as Love (1967)




Electric Ladyland (1968)





Band of Gypsys (1970)




Ma Londra purtroppo è anche dove tutto finisce, nel 70
quando in una assurda e stupida notte attraversa
la porta di una morte tanto misteriosa quanto stupida e assurda appunto,
arrivata durante il sonno (non naturale ma indotto da una dose galattica di barbiturici)
soffocato dal suo stesso vomito.
Scena perfetta da servire ai retroscenisti su un piatto d'argento,
soprattutto per le testimonianze a dir poco "incerte"
di Monika Dannemann, con cui trascorse la sua ultima notte
che raccontò di nove pillole di Vesparax
(dose 18 volte superiore) 


e delle sue titubanze di accostarsi al telefono
per chiamare l'ospedale che poi mandò un'ambulanza
con dei cialtroni vestiti di bianco molto poco professionali.
Il tutto si declinò nel nulla cosmico del referto autoptico
ancora oggi lasciato incredibilmente "aperto"
a causa di "circostanze non chiare né verificabili".

Sta di fatto che la versione ufficiale

da dare in pasto ai giornali fu squallidamente "overdose"...


 

Se a tutto questo uniamo le pressioni psicologiche
e i ricatti a cui Jimi veniva regolarmente sottoposto
ecco che il complotto è servito.
Perché almeno una cosa è sicura,
era stanco e letteralmente in gabbia,
si sentiva incatenato al "sistema", il solito....
catene d'oro ma contratti capestro, ricatti, tour massacranti, diritti sottratti.
Pensate solo questo, tutte le cause legali
per la gestione della sua musica
sono state chiuse nel 2009!

Aggiungiamo poi che era anche inviso e spiato dall'FBI
di mr. Hoover, il "gran crocodile" dell'epoca.


a causa del suo sostegno finanziario alle "Black Panther"
quindi, le sue giornate/nottate tipo
erano quotidianamente nel mirino.

Ancora oggi non sappiamo se questo velo di misteri e spionaggi
fu la causa diretta o indiretta di quel tragico evento
o se invece fu solo un pietoso velo con cui celare l'assurdità di quella notte
dandole una parvenza in qualche modo razionale.
Quello che sappiamo per certo invece è che Jimi era un vero FOLLE
(nel senso più puro e alto del termine)
un musicista vero a 360°
tanto che avrebbe voluto avvicinarsi a tutti i generi possibili
sperimentando ogni contaminazione e spingendo la sua creatività
fino alle estreme orbite del Jazz.

Quello che sappiamo per certo è che se in soli sette anni e quattro album
è riuscito a imporsi al mondo intero con uno stile così unico e rivoluzionario
non riusciremo mai a immaginare cosa sarebbe diventato oggi
senza quella notte maledetta.

Infine, quello che sappiamo per certo è che le astronavi passeranno
ma lui ci sarà ancora perché Jimi Hendrix è stato, è e sarà per sempre
il più grande chitarrista rock di tutti i tempi.


God Bless You James Marshall Hendrix
and RockON Jimi King Ever!


 


 




18 giugno 2020

HappyBDay MACCA !



  
Paul McCartney......
Cosa si può dire ancora che non sia già stato detto
del nostro caro 'fratellone' Paul?
Che oggi è il suo compleanno?!
Ah...bella scusa, si si ottima per parlarne un po'
almeno a quelli che...'chiedi chi erano i Beatles"..
e allora sono andato a ripescare un mio vecchio post
che parlava delle origini del gruppo
in pratica un altro compleanno da festeggiare il prossimo 6 luglio.













Liverpool sabato 6 luglio 1957 chiesa di St. Peter

oggi c'è la festa annuale della parrocchia
e c'è un'esibizione dei Quarrymen, il leader è John un sedicenne.
Si suona e si canta, si suona e si ricanta
ma soprattutto si suona si canta e si guardano le ragazze
ho detto si guarda. . . punto.
C'è anche Ivan, un amico di scuola di John delle elementari
ma ormai lui è solo un ex componente della band
è li che gira e va su e giu come un matto.
Non sta mai fermo balla canticchia esce torna indietro...chissà cos'ha in testa

A un certo punto torna verso il palco va da John
e gli sussurra all'orecchio qualcosa, John si china
e continuando a spennare ascolta Ivan che gli dice
"senti là in mezzo c'è un certo Paul
è un mio compagno di scuola è forte devo fartelo conoscere"
John guarda in avanti e dice "ok mandalo qui".
Paul è un sorridente e vivace quindicenne
ma a quanto pare la sa lunga, dicono che a scuola
ogni tanto intoni ritornelli di Rock'n'Roll e provi riff di chitarra.
Ma eccolo che arriva, si presenta a John
e dopo pochi minuti decidono di improvvisare qualcosa insieme
così giusto per sentire che combina.

Lui attacca suonando Long Tall Sally di Little Richard
e Twenty Flight Rock di Eddie Cochran.
John lo segue ammirato, anche perché invece di inventare parole a caso
(come fa sempre lui) si accorge che Paul scandisce ogni strofa
esattamente come il disco e gli accordi non sono inventati ma ..quelli veri..
John viene letteralmente fulminato dalla naturalezza e abilità di Paul
e dalla sua memoria infallibile, canta come stesse leggendo i testi.
John si gira verso Ivan e abbozza un cenno di ammirazione..
"hai ragione è davvero forte"..

C'è solo un problema, pensa tra se e se, "il leader sono io!...
ok mi prenderò un po' di tempo per pensarci"...
Passano tre minuti, giusto il tempo di un'altra canzone
e mentre guarda Paul intonare l'ultimo inciso decide
chiama al palco l'altro amico Pete e gli dice
"appena finiamo prendi Paul da una parte e chiedigli se viene con noi" ...
Pete resta muto e lo guarda perplesso qualche secondo
allora John: "beh.. che c'è sei sordo? Muoviti!"...

#TheBeatles are born!


03 giugno 2020

Una montagna di Rock

3 giugno 1970 esce 'Deep Purple In Rock'
quarto album dei DeepPurple
vera pietra miliare dell' HardRock



appproposito di pietra...
E' quello che ha in copertina i volti dei Deep
"scolpiti" come i presidenti americani
sul Monte Rushmore
come scolpita nella roccia
sarà per sempre la loro musica
che da qui in poi
con i primi Black Sabbath e Led Zeppelin
darà i primi semi a tutto l' HeavyMetal. 

"Deep Purple In Rock"
è il primo album a presentare la classica formazione "MarkII"
Ian Gillan – voce
Ritchie Blackmore – chitarra
Roger Glover – basso
Jon Lord – tastiere
Ian Paice – batteria



uno degli album rock più venduti al mondo

1° in Germania, Austria ed Australia
4° in Regno Unito
5° in Norvegia
7° in Italia, Paesi Bassi e Francia
8° in Danimarca
9° in Polonia

ma è solo l'antipasto di quella che poi sarà nel 72
la loro consacrazione definitiva → "Machine Head"
con dentro "Smoke on the Water" 
il loro brano più famoso e suonato al mondo.

Qui sotto vi ho messo la AnniversaryEdition da 1 ora e 18 minuti e con 20 brani
(il disco originale era di 43 minuti con 7 tracce)

Keep Hard 
RockOn
Deep Purple in Rock Anniversary Edition on SPOTIFY






01 giugno 2020

Le aquile spiccano il volo

1° giugno 1972 "oggi" gli Eagles
pubblicano il loro primo album
intitolato semplicemente Eagles

Questa fortunata uscita non solo tracciò subito
un solco profondissimo tra loro e le varie band
ma li distinse subito come leader di riferimento
(insieme ai Poco) della West Coast
e tutto il Country-rock dell'epoca.

Gli Eagles nacquero nel 71 grazie ai fondatori
Glenn Frey e Don Henley (chitarra e batteria)
dopo anni di gavetta nella band di supporto
a Linda Ronstadt, ai quali si aggiunsero
Bernie Leadon (chitarra, banjo e mandolino)
e Randy Meisner (basso).
Il successo di questo primo album
fu immediato grazie anche a hit come
Take it Easy, Witchy Woman
e Peaceful Easy Feeling.

Noi ragazzi dei 60 vogliamo molto bene a questo gruppo
perché le loro canzoni ci facevano sognare
e subito "viaggiare" in quell'America che allora
ci sembrava così mitica e irraggiungibile.
In quegli anni bastava accendere la musica
di Eagles, Poco, America o James Taylor
per ritrovarti idealmente sulla Route66
o in qualche angolo sconfinato dell'Arizona.

E allora eccoli e...buon viaggio! 

 EAGLES on Spotify
EAGLES on Spotify











09 maggio 2020

i Beatles diventano I BEATLES

Nel maggio 62 Brian Epstein porta i Beatles 
alla firma del loro primo contratto con la EMI.
Grazie a lui escono dalla "Caverna" 
e diventano i veri BEATLES.
Brian impose loro un cambio netto d'immagine
e quasi tutto quello che avevano sempre improvvisato
divenne ragionato e programmato al millimetro.
Nessun dettaglio era lasciato al caso
a cominciare da capelli e cravatte
col look da "baronetto"
fino alle uscite con media e fans.

Ora tutti al lavoro che sarà spedito ed efficiente.
A ottobre esce il primo singolo "Love Me Do"
e in gennaio il secondo "Please Please Me"
che poi sarà anche il titolo del primo album 
pubblicato il 22 marzo 63.


Fu un periodo folle nel mondo 
come nella musica e i quattro ragazzini 
ne erano la prova più evidente
tutto stava nascendo con grande energia
e tutto accadeva con incredibile efficienza.
Oggi non ostante l'era digitale non vi è nulla di paragonabile
alla creatività e alla velocità di quei tempi.  
"Please Please Me" venne registrato l'11 febbraio 1963
in appena quindici ore di lavoro!

Eccolo e buon ascolto (Spotify)

Please Please Me in Spotify







30 aprile 2020

Gentle Giant...

Magari vi aspettavate che parlassi del gruppo dei Gentle Giant
beh, la prossima volta 
anche se a me la "prog" non piace moltisssimo.

Parlo di politica e sono uno che non vota. 
Da "anarchico convinto" 
agnostico di ogni fede partitica
un ex dell' urna che le ha provate tutte
e alla fine ha detto BASTA è tutto finto 
per saggiare meglio ogni entità che si appalesa. 
Si perché ormai dobbiamo chiamarle così
queste figurine Panini che di anno in anno
(ma che dico anno...)
si scambiano il posto la casacca...e le mutande.
Non è demagogggico è REALE
non a caso il mio "partito" 
è costantemente in testa ai sondaggi (purtroppo).

E' molto raro vedere qualcuna di queste "entità" 
sia 'desinistra' sia 'dedestra',
che sappia di POLITICA.
Qui ne avete una, Guido Crosetto 
ormai lo conoscerete tutti.
Con "Gentle Giant" ci conosciamo dal 2011
e fra tutti i politici (pochi) 
con cui ho avuto il piacere di parlare
è tra i più obiettivi e aperti 
senza pregiudizi né dogmi
se non quello della coerenza.
Oggi ha postato questo appello 
e ve lo riporto integralmente
per condividerlo con voi

 

"Lo scrivo a quest’ora tarda, per farlo sedimentare.
Nessuno, che ami questa nazione, può pensare che 
questo periodo si possa gestire con le stesse contrapposizioni, 
gli stessi pregiudizi, le stesse tifoserie, gli stessi odi, 
nei quali siamo abituati a ristagnare. 

I tempi richiedono atti coraggiosi e forti, 
persone libere e lungimiranti, ma soprattutto 
la capacità di essere squadra, non nemici. 
Non è mia intenzione far appello ai buoni sentimenti, per nulla. 
Faccio appello all’intelligenza, alla capacità di scrutare il futuro, 
alla volontà di cambiarlo o almeno di provarci. 

Non abbiamo ancora compreso che questo terremoto 
ci lascerà a pezzi e che non ci salveremo cercando di strapparci l’un l’altro 
i brandelli di ciò che rimane. 
Le persone più coraggiose, ripongano le spade, le armi, l’odio. 
Non è il momento della lotta, ma quello della determinazione. 
Non parlo ai politici, parlo a tutta la classe dirigente 
che una nazione dovrebbe avere, su cui dovrebbe poter contare, 
nei momenti nei quali la storia ci porta sull’orlo di un baratro. 

Proviamo ad uscire dal provincialismo, dalla paura, 
dall’autolesionismo e dal vittimismo, dal senso di subalternità 
e dalla mediocrità. 
Si cerchino, si incontrino, si muovano, le persone migliori, 
tutti le conosciamo, che possono e vogliono aiutare l’Italia 
e non se stesse. 

Usciamo dal grigiore della banalità, dall’inadeguatezza della mediocrità, 
della droga del tirare a campare. 
Riprendiamoci l’orgoglio di crederci una grande nazione 
per ciò che sappiamo esprimere nel mondo da secoli. 
È l’ora di provare a farlo. Tutti. 
Escludendo i portatori di odio, 
di mediocrità, di divisione, di banalità. 
Usciamo tutti dal guscio e dal letargo nel quale abbiamo rinchiuso a forza 
la nostra anima e le nostre speranze e riprendiamo in mano 
gli arnesi per costruire il futuro dei nostri figli".

Guido Crosetto - 30 aprile 2020


Non saprei dirti se questa massa di paraculi ti ascolterà
temo di no...ma non disperiamo, chissà.
Una cosa è certa, un tempo quelli come te li definivano "Statisti"
Ecco secondo me Guido tu lo sei, anche se (spesso) non lo credi.




25 aprile 2020

Ciao Bella!




Churchill, Roosevelt, Stalin


Festeggiamo e ringraziamo, ma ringraziamoli TUTTI
anche e soprattutto il "trio" qui insieme a Jalta nel febbraio '45
e sgombrando subito ogni dietrologia dei retroscenisti d'assalto
che ancora oggi si accapigliano nel loro brodo
polemico e stantio su chi abbia invaso
prima, cosa e chi e quando e come...

Festeggiamo e ringraziamo si i "Partigiani"
ma ringraziamoli TUTTI e non di un solo colore:
Brigata Maiella, Brigata Garibaldi, Giustizia e Libertà,
Fiamme Verdi, Brigate Osoppo, Brigate Bruzzi-Malatesta,
Brigate Matteotti, Formazioni Autonome.

Festeggiamoli certo, ma quanta retorica revisionista
che bolla tutti come revisionisti se non canti insieme a loro!
Ma cosa canti? Piangere dovresti, non cantare.
Piangere dei crimini di morte,
violenza, stupro, tortura, nascosti da quei bei nomi
e dalle sigle di cui sopra
commessi alla stessa stregua
e con la stessa ferocia nazi-fascista.
Certo, nulla di paragonabile
in quanto a numero
e non voglio far di tutta l'erba UN FASCIO
ma nulla di diverso 
quanto a crudeltà.  
Era già "sangue e merda" 
come disse molti anni dopo Rino Formica
riferendosi alla politica
(oggi direbbe che è solo merda)
e attinsero sia dall'uno che dall'altra
perché "legittimati dagli eventi"
o "migliori" (solito vizio desinistra).
"bella ciao"... Bella ciao un cazzo!

E ora, tolte le briciole dal tavolo
se l'Italia e "LEUROPAH" uscirono dall'incubo
fu grazie agli Stati Uniti che di concerto con tutti gli "Alleati"
sconfissero la Wehrmacht di Hitler.

Il 7 maggio 1945 per mano del generale Alfred Jodl
si firmò la resa totale e incondizionata della Germania
a Reims, sede del quartier generale dello SHAEF
(Supreme Headquarters Allied Expeditionary Force)
diretto da Dwight David Eisenhower, generale designato
direttamente dal presidente Roosevelt.

Allo stesso modo fu vitale quello che successe dopo
perché non bastava essere liberi, bisognava non esser poveri.
E si che lo eravamo!
Sia dalle testimonianze storiche che da quelle dirette e
oculari di nonni e genitori sappiamo bene
che quasi nessuno si sarebbe mai rialzato da solo
senza il fondamentale e concreto
sostegno economico del "Piano Marshall".

Basterebbe solo questo nome "Piano Marshall",
ideato dal George Catlett Marshall
principale consigliere militare della Casa Bianca
per ringiovanire gli smemorati cervelli degli astanti,
tedeschi inclusi, che oltre ad essere stati gli autori materiali
di tutta lammmerda mondiale poi ne furono anche
tra i maggiori beneficiari (vedi tabella).

E' di quella illuminata concretezza 
che avremmo bisogno oggi, adesso, ora 
e non di questo fastidioso ronzio propagandistico 
del MES, BEI, SURE, RECOVERY
e inesistenti e virtualissimi MIARDI.
Non so voi ma io almeno per ora, di elicotteri che pisciano banconote
non ne vedo, tantomeno BODENZE DI FUOGO!

 
Ergo, non eravamo non siamo...
e non saremo MAI LIBERI 
cosa avete da cantare?
Cosa c'è da festeggiare?


CIAO BELLA! 


*

E ora, sgomberate le briciole dal tavolo, sgomberiamo anche il tavolo.
Vi lascio un brano della regina dei giornalisti, Oriana Fallaci.
Qui intervista Pertini, il mio unico e indimenticabile Presidente 
il mio preferito, nonché giornalista, nonché politico, nonché ...Partigiano.



Roma, 27 dicembre 1973



Lo so. Lo sanno tutti. 
Nessuno parla male di Pertini. 
Nemmeno gli avversari, i nemici.
Sì, ed è una consolazione 
come il giorno in cui Leto… Leto, 
il capo dell’OVRA. 
Molto intelligente, molto preparato, 
anche se era il capo dell’OVRA: 
lo dica pure. Del resto nessuno 
è più informato di lui 
sugli uomini politici italiani. 
Ebbene, il giorno in cui 
mi consegnò i documenti 
che ho usato per il mio libro. 

Sei condanne e due evasioni, 
Leto ci appoggiò le mani sopra 
ed esclamò: «Pertini, bisogna dire 
che non c’è mai stata 
un’oscillazione nella sua condotta. 
Non c’è proprio nulla da dire 
contro di lei, non c’è un neo 
in tutta la sua vita». 
Però ho pagato così duramente, Oriana. 
Ho pagato anche con la morte 
di due fratelli… 

No, non ho alcuna difficoltà a parlare 
di quello che s’era iscritto 
al Partito Fascista. 
Lo amavo tanto… Eravamo due amici 
prima che due fratelli… 
Avevamo fatto insieme 
la prima guerra mondiale 
e… Pippo era molto diverso da me. 
Era estroverso, cordiale, 
e non capiva nulla di politica. Nulla. 
Sa perché si iscrisse 
al Partito Fascista, nel 1923? 

Perché, durante una manifestazione, 
si vide sputare addosso dagli operai. 
Faceva l’ufficiale di carriera e… 
Il destino. 
Ci togliemmo reciprocamente il saluto. 
Se per caso ci incontravamo per strada, 
io guardavo da una parte 
e lui dall’altra. 
Se io andavo da mia madre, 
lui non ci andava. 
Se lui andava da mia madre, 
io non ci andavo. 

Per non vederci. Gli riparlai 
soltanto nel 1925, 
dopo che ero stato arrestato 
e processato a Savona. 
Ormai libero, 
facevo di nuovo l’avvocato. 
E Pippo venne al mio studio e, 
piangendo come un bambino, 
confessò che almeno tre volte 
s’era avvicinato al carcere 
per visitarmi. 
Non aveva avuto il coraggio di presentarsi 
per timore che lo rimproverassi. 

Poi andai in Francia. 
Poi tornai, fui arrestato di nuovo, 
processato di nuovo, condannato di nuovo, 
stavolta all’ergastolo e allora…
Allora lui uscì dal Partito Fascista 
e a quarantun anni morì. Di crepacuore.

Cosa significa morto di crepacuore?

Significa morto di crepacuore. 
Di dolore. Di strazio. Era sano, 
lo colse un infarto cardiaco. 
E il pensiero di non essermi 
riconciliato con lui 
mi schiantò in modo tale 
che in breve tempo diventai canuto. 
Una sera il direttore del carcere 
mi osserva sbalordito ed esclama: 
«Cosa è successo, Pertini?». 
«Perché?», rispondo. 

«Perché avete i capelli bianchi, Pertini». 
Ecco la storia di mio fratello Pippo. 
E se Pippo ha commesso un errore, ha pagato. 
E io con lui… Io con lui… 
E poi avevo un altro fratello 
che si chiamava Eugenio. 
Tra me ed Eugenio c’erano solo 
due annidi differenza. 
Così crescemmo insieme: 
al collegio insieme, 
al ginnasio insieme. 
Poi lui andò in America e, quando tornò, 
io ero in carcere da tanto tempo. 

Ho ricostruito per caso 
la sua via crucis. 
L’ho ricostruita dopo la Liberazione, 
attraverso un maresciallo 
dei carabinieri di Genova. 
Venne da me e mi chiese: 
«Lei è parente di Eugenio Pertini?». 
«Sì, è mio fratello.» 
«Ah! Ora capisco tutto.» 
E mi raccontò che un giorno del 1944 
aveva incontrato Eugenio 
egli aveva rivolto la stessa domanda: 

«Lei è parente di Sandro Pertini?». 
«Sì, è mio fratello.» 
«Ah! Devo darle una brutta notizia. 
Suo fratello è stato fucilato 
a Forte Boccea l’altra mattina.» 
Glielo aveva detto convinto che fosse vero: 
io ero stato condannato a morte, con Saragat, 
e la notizia della mia evasione 
non era giunta in Liguria. 

Così Eugenio era caduto su una poltrona, 
come svenuto, e… Vede, allo stesso modo 
in cui Pippo non capiva nulla di politica, 
Eugenio non aveva mai fatto della politica. 
Oltretutto era un po’claudicante. 
Ma dopo quella notizia si iscrisse 
al Partito comunista 
e si abbandonò a una attività sfrenata. 
Fu arrestato mentre attaccava 
manifesti contro i nazisti. 
Fu picchiato selvaggiamente, 
poi condotto al campo di Bolzano 
dove gli chiesero di nuovo: 

«Sei parente di Sandro Pertini?». 
«Sì, era mio fratello.» 
«Era?» 
«Me l’hanno fucilato.» 
«Macché fucilato! Dirige la Resistenza.» 
E lui si mise a piangere di gioia, 
m’hanno raccontato, e da quel momento 
si comportò ancora meglio. 
Lo portarono a Flossenbürg e… 

Questo è il destino, cara Oriana, il destino! 
Perché sono stato a Flossenbürg, 
e ho fatto i calcoli, e ho scoperto 
che nello stesso momento 
in cui alla testa dei partigiani 
inneggiavo alla libertà riconquistata in Milano… 
alla stessa ora dello stesso giorno… 
25 aprile 1945… 
mio fratello veniva fucilato 
nel campo di Flossenbürg… 
Mio fratello Eugenio e… prima Pippo e poi Eugenio 
e…Oriana… mi creda… abbiamo pagato… Oddio!

Pertini, mi perdoni, Pertini. 
Mi perdoni d’averla lasciata parlare di questo.

Non importa. Non bisogna aver paura di piangere. 
Non bisogna frenare le lacrime quando vogliono uscire. 
Un uomo deve saper piangere. 
Ma lei deve capire 
perché uso così spesso il verbo pagare.

  Tratto da: «L'Europeo» 1973










16 aprile 2020

Lee Konitz

Addio a Lee Konitz...Se ne va un altro gigante del Jazz,
ha cominciato da bambino autodidatta passando dalla fisarmonica
al clarinetto fino al sax ed è stato uno dei padri del “cool jazz”.
Ha incrociato tutti i più grandi fino ad entrare come sax solista
nell’ orchestra del grandissimo Stan Kenton dal 1952.
Dal 1960 decide di camminare da solo aprendo la sua strada da free lance
e sperimentando qualsiasi contaminazione, dai musicisti di strada
alle band sconosciute fino a Bill Evans, Charles Mingus, Ornette Coleman,
Petrucciani, Miles Davis, ha suonato diverse volte anche qui da noi
a Umbria Jazz, simpaticissimo ed eclettico mattacchione ma grandissimo talento.
Se non lo conoscete cercatelo negli store, la sua discografia è sterminata
e contempla un periodo che va dal 1943 al 2011


R I P Lee Konitz 💔