18 settembre 2020

Jimi King Ever!

 


 

La sua stella comincia a sbrilluccicare da lontanissimo
negli anni 50 quando ancora giovanissimo (lui è del 42)
si inventa la sua prima "chitarra" in un marchingegno rozzo e artigianale
(pratica già nota tra i poverissimi musicisti blues del tempo)
con un elastico teso sopra una scatola da sigari.

Finalmente nel 59, due anni prima che io cominciassi neanche a parlare
ma solo a sputare pappe dal seggiolone
lui 17enne stupiva tutta Seattle coi primi gruppi improvvisati.

Da lì in poi (1963) tanta gavetta
Isley Brothers
Curtis Knight & the Squires
Jimmy James & the Blue Flames
The Jimi Hendrix Experience
Gipsy Sun and Rainbows
Band of Gypsys

Ma come sempre accade "Nemo Propheta In Patria"
e non furono gli USA a battezzarlo ma una lontana
quanto magica Inghilterra, dove tutto accadeva e nasceva.
Liverpool, Manchester, Birmingham e soprattutto Londra,
il cinema, la moda, la scena culturale e musicale
il new RockNRoll e il Beat e...i Beatles...e gli Stones
insomma, il mondo era li non a New York né tanto meno a Seattle!

Per Jimi nel 66 Londra è dove tutto inizia
da qui in poi concerti a apparizioni in tutto il mondo
impegno sociale, messaggi, magia psichedelica
e una tecnica incredibile e mai vista prima
fans in delirio e costantemente e letteralmente
ipnotizzati da quell'essere così geniale e così "alieno"
che non si spiegavano come facesse a muovere quelle mani
né da quale galassia arrivasse.

Negli USA nessuno sapeva chi fosse!
Addirittura fu Paul McCartney nel 1967 a "raccomandarlo"
agli organizzatori del festival di Monterey
dove Brian Jones lo ribattezzò al pubblico della sua terra.
Da quel momento fu entusiasmo totale e consacrazione
Jimi con gli Experience erano una cosa mai vista prima
quello non era rock, quello era il dio del rock in persona
con tutti i suoi apostoli!
Furono i concerti più sconvolgenti e indimenticabili dell'epoca
come la folle mattina di Woodstock
ancora oggi una delle pietre miliari del Rock
Jimi non dormiva da tre giorni
salì sul palco e intonò l'inno americano
con la Strato a distorsore massimo.



 
Niente fu come prima
tutto era cambiato per sempre
e il tutto in soli quattro album


Are You Experienced (1967)





Axis: Bold as Love (1967)




Electric Ladyland (1968)





Band of Gypsys (1970)




Ma Londra purtroppo è anche dove tutto finisce, nel 70
quando in una assurda e stupida notte attraversa
la porta di una morte tanto misteriosa quanto stupida e assurda appunto,
arrivata durante il sonno (non naturale ma indotto da una dose galattica di barbiturici)
soffocato dal suo stesso vomito.
Scena perfetta da servire ai retroscenisti su un piatto d'argento,
soprattutto per le testimonianze a dir poco "incerte"
di Monika Dannemann, con cui trascorse la sua ultima notte
che raccontò di nove pillole di Vesparax
(dose 18 volte superiore) 


e delle sue titubanze di accostarsi al telefono
per chiamare l'ospedale che poi mandò un'ambulanza
con dei cialtroni vestiti di bianco molto poco professionali.
Il tutto si declinò nel nulla cosmico del referto autoptico
ancora oggi lasciato incredibilmente "aperto"
a causa di "circostanze non chiare né verificabili".

Sta di fatto che la versione ufficiale

da dare in pasto ai giornali fu squallidamente "overdose"...


 

Se a tutto questo uniamo le pressioni psicologiche
e i ricatti a cui Jimi veniva regolarmente sottoposto
ecco che il complotto è servito.
Perché almeno una cosa è sicura,
era stanco e letteralmente in gabbia,
si sentiva incatenato al "sistema", il solito....
catene d'oro ma contratti capestro, ricatti, tour massacranti, diritti sottratti.
Pensate solo questo, tutte le cause legali
per la gestione della sua musica
sono state chiuse nel 2009!

Aggiungiamo poi che era anche inviso e spiato dall'FBI
di mr. Hoover, il "gran crocodile" dell'epoca.


a causa del suo sostegno finanziario alle "Black Panther"
quindi, le sue giornate/nottate tipo
erano quotidianamente nel mirino.

Ancora oggi non sappiamo se questo velo di misteri e spionaggi
fu la causa diretta o indiretta di quel tragico evento
o se invece fu solo un pietoso velo con cui celare l'assurdità di quella notte
dandole una parvenza in qualche modo razionale.
Quello che sappiamo per certo invece è che Jimi era un vero FOLLE
(nel senso più puro e alto del termine)
un musicista vero a 360°
tanto che avrebbe voluto avvicinarsi a tutti i generi possibili
sperimentando ogni contaminazione e spingendo la sua creatività
fino alle estreme orbite del Jazz.

Quello che sappiamo per certo è che se in soli sette anni e quattro album
è riuscito a imporsi al mondo intero con uno stile così unico e rivoluzionario
non riusciremo mai a immaginare cosa sarebbe diventato oggi
senza quella notte maledetta.

Infine, quello che sappiamo per certo è che le astronavi passeranno
ma lui ci sarà ancora perché Jimi Hendrix è stato, è e sarà per sempre
il più grande chitarrista rock di tutti i tempi.


God Bless You James Marshall Hendrix
and RockON Jimi King Ever!