22 gennaio 2021

Re Leopardo




Come ogni anno per noi "capelloni"...come ci chiama lo zio #RinoBorra 
il 22 gennaio è la giornata dedicata al più grande di tutti 
e come ogni anno riecco il post celebrativo al nostro Re #Leopardo

Nell'89 sono stato qui con te a #RadioMilanoInternational 
eravamo dentro questo studio la tua 'gabbia' che 'ruggivi' come sempre 
eri in onda e telefonavi e scrivevi e fumavi e preascoltavi 
e programmavi la jingle machine e ti affacciavi alla finestra per il divieto 
e correvi di la e ritornavi di qua e annunciavi e disannunciavi col fischio 
(insieme al ruggito il tuo marchio inconfondibile) tra dischi nastri fogli e foglietti 
parlando anche dell'Umbria e della mia radio e di tastiere e di mixer 
e delle radio di Milano e di RMI e di musica e degli Earth Wind & Fire 
e della black e degli italiani e del nuovo mix che preparavi e di quello già fatto 
e delle discoteche e delle notti e degli "amici" e della gggente 
come quel poraccio di Assisi che millantava e tutto così 
senza sosta e senza freni né respiro e senza punteggiatura...
e pieno di E come questo post...perché tu non avevi punteggiatura 
ma solo contenuti energia ed entusiasmo di fare musica e radio 
di ESSERE musica e radio

Ecco eri così eri tu, ecco sei così Sei Tu!
#LeonardoReCecconi
1 settembre 1954 - 22 gennaio 2004
Ciao Leo, ciao Re

16 gennaio 2021

HappyBDay CAVERN

16 gennaio 1957 Alan Sytner
apre a Liverpool il Cavern Club.
Si ispirò ai localini jazz frequentati a Parigi
imitandone anche il nome.
Si accorse infatti che molti usavano "Le Caveau"
per ogni luogo anche semplici scantinati sotterranei
o cantine vere e proprie così appena rientrò a Liverpool
si mise subito in cerca di un posto simile
ed il più adatto che riuscì a trovare fu un ex rifugio bellico
al numero 10 di Mathew Street.

A differenza dei francesi però
non si limitò al jazz
ma estese le partecipazioni ai gruppi "skiffle"
di tutta la regione e moltissimi esordienti
arrivarono anche da Londra a suonare blues
rock e soprattutto beat, il genere del momento.
Dopo diversi esperimenti, la prima "Beat night"
fu nel maggio del 60 con "Rory Storm and the Hurricanes"
che avevano alla batteria un certo Ringo Starr.
L'esordio dei Beatles fu il 21 febbraio 1961
e da quel giorno pestarono le tavole per altre 292 volte.

In una di queste notti
vennero avvicinati da Brian Epstein
che presto li avrebbe tolti da quel palco (agosto 1963)
e messi a contratto con la EMI Parlophone
per lanciarli definitivamente in orbita.
Al Cavern Club passarono ancora molti grandi artisti
(Rolling Stones, Yardbirds, Kinks, Elton John, Who)
ma nessuno di questi potè fermarne
l'inevitabile declino nel maggio 73.
Gli ultimi a suonare furono i Focus
la ProgBand di Jan Akkerman.

Del Cavern originale ormai non rimane quasi nulla.
Fu semi demolito per poi riaprire nel 1984
in una specie di riproduzione evocativa del vecchio locale
con parti di arredi e gli stessi mattoni originali.
Oggi si fa ancora musica live
ma è principalmente solo una meta turistica.
Ogni agosto torna il cuore pulsante
dell'International Beatle Week Festival
durante il quale le tribute/cover band dei Beatles
arrivano da tutto il mondo per esibirsi.


Oggi Fa parte di: Cavern Walks - Shopping Centre
Indirizzo: 10 Mathew St, Liverpool L2 6RE, Regno Unito
Telefono: +44 151 236 9091

12 gennaio 2021

I debuttanti...Led Zeppelin

 "Oggi" 12 gennaio 1969

i Led Zeppelin pubblicano in USA il primo album
(31 marzo 69 in Inghilterra)
e si presentano ufficialmente al mondo.


Fu Peter Grant che aveva già collaborato con The Yardbirds
a "scommettere" su questi ragazzi preparando per loro
un contratto con la Atlantic e che contratto! 
Spuntò una delle cifre più alte dell'epoca 
per una band di esordienti, circa 200 mila dollari
ma evidentemente non ci voleva molto a riconoscere quei talenti
anche se non è sempre così scontato
i Beatles nel 62 vennero scartati dalla Decca 
e bollati come incapaci e insipidi...

Conosciuto anche come "Led Zeppelin I"  
fu registrato negli Olympic Studios a Barnes (Londra)
in appena 36 ore di lavoro
per un costo totale di sole 1.782 sterline
quasi tutti i brani furono eseguiti in 'live-recording'
con pochissime sovraincisioni.

E' diventato una pietra miliare del rock 
battezzando Jimmy Page fra i chitarristi più forti al mondo.
Pietra miliare anche per la copertina
ottenuta rielaborando un fotogramma
del disastro del dirigibile "Zeppelin LZ 129 Hindenburg"
avvenuto nel 1937.


Si narra che la nipote del Conte von Zeppelin
(Contessa Eva von Zeppelin) 
dopo aver visto la copertina a Copenaghen nel 1970
minacciò di querelare il gruppo 
per uso illegale del nome di famiglia


Citazioni:

"Sappiamo benissimo che stiamo facendo affari migliori 
di... un sacco di gente  che viene glorificata dalla stampa
(Rolling Stones) ma senza essere egocentrici 
riteniamo che sia arrivato il momento in cui la gente 
debba conoscere di noi cose diverse 
dal fatto che ci cibiamo di donne 
e ne gettiamo le ossa fuori dalle finestre".
(Robert Plant)

"Sono il fan dei Led Zeppelin più sfegatato del mondo. 
La loro musica, il modo in cui si comportavano, 
l'intera struttura di management - loro sono stati il modello. 
I Queen suonavano sempre Immigrant Song durante le prove, 
solo per lo splendore del suono".
(Brian May)

"Il suono che sentivo uscire da quelle casse, mentre cantavo, 
era di gran lunga meglio di qualsiasi figa d'Inghilterra. 
Era così sessuale, osceno, aveva così tanto potere...
insomma, era devastante".
(Robert Plant in -Il grande libro del rock e non solo- 
Massimo Cotto 2011)


3 Libri da consigliare:

Federico Ballanti, Led Zeppelin, Roma, Lato Side Editori, 1982

Cesare Rizzi, Enciclopedia della musica rock. 
1970-1979, Firenze, Giunti Editore, 1996

Massimo Cotto, Il grande libro del rock (e non solo), Rizzoli, 2011


In Vinile:

Lato A
Good Times, Bad Times 
Babe I'm Gonna Leave You 
You Shook Me 
Dazed and Confused 

Lato B
Your Time Is Gonna Come 
Black Mountain Side 
Communication Breakdown 
I Can't Quit You Baby 
How Many More Times



Registrazione:
Olympic Studios di Londra, 
settembre/ottobre 1968

Formazione:

Robert Plant - voce, armonica a bocca
James Patrick Page - chitarra elettrica, chitarra acustica, 
pedal steel guitar, cori
John Paul Jones - basso, organo, cori
John Bonham - batteria, timpani, cori

Altri musicisti:
Viram Jasani - tabla

Disco d'oro - 22 luglio 1969
Inghilterra - Settimane in classifica: 150
USA         - Settimane in classifica: 400