10 giugno 2021

Il "nuovo" album di Prince



La "tribù" di Prince che controlla la sua eredità 
ha dato parere favorevole alla pubblicazione 
di un album postumo.
Dal 2016 ad oggi questo "Welcome 2 America"
sarà il primo vero album completo 
con materiale inedito estratto dal caveau.
Avrà 12 tracce e uscirà il prossimo 30 luglio
sarà finalmente fruibile in tutto il mondo  
sia in versione standard che deluxe 
con spezzoni di concerti e canzoni aggiuntive.

In un comunicato stampa che annuncia l'album 
Prince dice:

"le mie preoccupazioni, le speranze e le visioni 
di una società in cambiamento 
prevedono un'era di forte divisione politica 
disinformazione e una rinnovata lotta per la giustizia razziale. 
La natura dei social media, la cultura delle celebrità 
alimentata dalla realTV e i monopoli aziendali nell'industria musicale 
sono fonte di vera ansia"

concludendo infine che 

"l'America è la 'Terra di libertà/casa dello schiavo"  
il mondo è pieno di errori di interpretazione. 
La visione del futuro di George Orwell è già qui. 
Abbiamo bisogno di rimanere saldi nella fede 
nei tempi difficili che ci aspettano".

Come forse saprete, Prince faceva parte (purtroppo) dei Testimoni di Geova...
e molte delle sue ultime riflessioni erano volte alla totale focalizzazione
sulle dinamiche spirituali. 

Ora è appena uscito in questi giorni 
un altro antipasto dell'album 
si tratta di "Born 2 Die".

"La canzone è stata registrata durante una raffica di attività in studio 
nella primavera del 2010, quando il presidente Obama 
era al suo primo mandato. 
Prince stava riflettendo profondamente 
sui problemi che interessano la comunità nera 
e sul ruolo che sperava di svolgere".

La traccia vede la partecipazione del bassista Tal Wilkenfield 
e del batterista Chris Coleman con i cantanti Shelby J. 
Liv Warfield ed Elisa Fiorillo. 
Hayes ha ricordato: 
"Siamo arrivati a 'Born 2 Die' e Prince ha detto: 
'Ti dirò come è successo.' 

Stava guardando i video del suo amico Dr. Cornel West su YouTube 
che durante un discorso ha detto: 

"Amo mio fratello Prince, ma non è Curtis Mayfield". 
Così Prince ha risposto: "Oh, ma davvero? Lo vedremo!'"


GiMi Blog
Fonte: PaisleyPark



Dai un ascolto a "Born 2 Die" 







09 giugno 2021

Prince Tribute - Wil Key feat. Jill Jones





Wil Key, cantante, compositore, polistrumentista californiano (L.A.)
si è unito alla mitica Jill Jones di Paisley Park
per celebrare la vita e l'eredità musicale di Prince.

La canzone è stata scritta da Key
come parte del suo più recente doppio album (Globetrotter: Side B)
registrato in 15 paesi diversi e con oltre 40 artisti da tutto il mondo.

Per ottenere il suono distintivo di Prince
Key ha deciso di produrre la traccia utilizzando solo strumenti reali
tranne una LINN drum machine vintage progettata da Roger Linn
e utilizzata da Prince in molti dei suoi maggiori successi.

In linea con questo spirito di autenticità
Key si è occupato personalmente della programmazione della LINN drum
ed ha anche scelto, nel classico stile Prince
di eseguire quasi tutte le parti musicali, comprese tutte le voci maschili
l'organo, i sintetizzatori e le parti di chitarra ritmica.

Andrew Gouche, uno dei bassisti di Prince
ed ex direttore musicale di Chaka Chan
ha contribuito alle parti strumentali.
La linea di basso di Gouche aiuta a galvanizzare il groove
colmando il divario tra i ritmi della LINN drum e la chitarra di Key.
A completare la band alla chitarra solista c'è Tori Ruffin
proveniente dai The Time, il gruppo creato da Prince
che marca un assolo infuocato e tinto di jazz
degno del PurpleSound dei tempi migliori.

La sessione vocale si è svolta agli LA Studios di Hollywood
proprio dietro l'angolo dell'amato Sunset Sound
lo studio di registrazione di Prince .
Jill Jones è altrettanto presente, vibrante e piena di sentimento
proprio come negli anni '80 nei suoi album prodotti da Prince.
La canzone si chiude con una lettera d'amore commovente ed emotiva
letta da Jill al suo vecchio amico e partner musicale.

Il brano è uscito il 7 giugno
in occasione di quello che sarebbe stato
il 63° compleanno del nostro PurpleKing.
È disponibile su tutte le piattaforme e nel prossimo futuro
sarà disponibile anche su vinile in edizione limitata.
Maggiori informazioni le trovate su: www.wil-key.com




GiMi Blog
Fonte: Larimar Records






Ora ascoltatela è una ballad molto godibile e ben fatta.
Certo, la voce di Prince MANCA terribilmente...
ma il sound è molto vicino e si avverte comunque una certa "presenza".






29 marzo 2021

Pink FLoyd e l'album dei record



"Oggi" 29 marzo 1980
The Dark Side Of The Moon
ottavo album in studio dei Pink Floyd 
già pietra miliare del gruppo
celebra la sua 303^ settimana nella Billboard200
la classifica degli album più venduti in USA
annoverandolo come più longevo
con la permanenza più lunga della storia
741 settimane discontinue dal 1973 al 1988

il record precedente apparteneva a Carole King
con Tapestry del 1971 (318 settimane)

ma il cammino di Dark Side proseguirà per altre 759 settimane
superando la soglia delle 1.500 
in tutte le classifiche combinate fino a maggio 2006.
Nel marzo 2014 ha raggiunto le 1.100 settimane 
anche nella USTopCatalog 
e con oltre 50 milioni di copie vendute 
è sia il disco di maggior successo dei Pink Floyd 
che uno dei più venduti della storia 
tutt'ora a quasi 50 anni dall'uscita 
riappare costantemente in classifica!
 
Sono Glimouriano e quindi di parte 
ma insieme a Whish You Were Here
credo sia il migliore del gruppo 
per intensità modernità e bellezza.



Fu registrato in due tempi fra il 1972 e 73
agli Abbey Road Studios di Londra
e finalmente aveva un'anima diversa e profonda
lontanissima dai noiosi esperimenti psichedelici di prima
tuttavia venne supervisionato come ingegnere del suono da Alan Parsons
una delle menti più alchemiche geniali e psichedeliche
già presente in Atom Heart Mother e Meddle  
da abile cesellatore di effetti, sovra incisioni e sintetizzatori
riuscì e intrecciare quella impalpabile magia che ancora oggi emoziona
con quelle "immagini" uniche e indelebili
come il ticchettio delle lancette
seguito dal concerto di orologi in simultanea.

Quella per esempio era una semplice traccia
proveniente da una registrazione in un negozio di orologi
destinata ad un banale disco dimostrativo
di suoni quadrifonici...
e invece divenne presto una delle icone sonore non solo del disco
ma di tutta la carriera dei Pink.

Anche per The Great Gig In The Sky
autentica gemma dell'album
con la mitica voce di Clare Torry 
semplice "corista di passaggio" che frequentava gli Abbey come turnista 
fu "colpa" di Alan

anche se non avevano nulla di scritto né pronto per lei
volle invitarla in session dopo averla sentita 
in qualche ascolto dei suoi demo
e la cosa incredibile fu che Clare inizialmente rifiutò
perché doveva andare a sentire Chuck Berry 
rinviando tutto alla domenica successiva.
Ma ancora più incredibile, una volta pronta in studio
non ricevette nessuna indicazione sul pezzo, o meglio
più o meno avevano in mente una specie di idea melodica e profonda 
ma nessuna parte vocale pronta né parole scritte 
neanche loro sapevano cosa diavolo avrebbe dovuto cantare...
così Gilmour, responsabile di quel turno
improvvisò con lei una traccia melodica  
che doveva seguire Rick al piano

"Sapevamo ciò che volevamo però non era ancora chiaro
ma volevamo che qualcuno improvvisasse su questo pezzo.
Le dicemmo: tu pensa alla morte o a qualcosa di macabro e canta"...
(David Gilmour)



"Mi ha cambiato sotto molti aspetti, perché portò un sacco di soldi,
e uno si sente molto sicuro quando può vendere un album per due anni.
Ma non ha cambiato il mio atteggiamento verso la musica.
Anche se ottenne così tanto successo, era stato composto nello stesso modo
in cui avevamo fatto tutti gli altri, e l'unico criterio che abbiamo
riguardo alla pubblicazione della musica è se ci piace o meno.
Non è stato un deliberato tentativo di produrre un album commerciale.
È successo e basta. Sapevamo che conteneva molta più melodia dei precedenti,
e un concetto che lo percorreva dall'inizio alla fine.
La musica era più facile da assorbire e il supporto di voci femminili
aggiunse quel tocco commerciale che nessuno dei nostri dischi aveva mai avuto".
(Richard Wright)

L'esecuzione fu intensa e incredibile
Clare addirittura si scusò anche per l'eccessiva esuberanza vocale
tanto era presa dalla melodia, ma ovviamente nessuno batté ciglio
e di fronte a tanta bellezza tutti rimasero estasiati.

Peccato che quella immensa grandezza si trasformò anni dopo
anche in miserrima rivalsa legale.
Ma c'erano tutte le ragioni del caso
perché Clare, ricevute le 30 sterline per la session
fu salutata con un semplice grazie
mentre avrebbe voluto condividere anche la royalty del brano
visto e considerato che l'intera parte vocale era opera sua
(seppur non scritta).

Così dopo gli inutili tentativi conciliatori andati a vuoto per anni
nel 2004 si vide costretta a citare il gruppo e la EMI in giudizio.
La corte le diede ragione e in tutte le pubblicazioni dal 2005 ad oggi
apparirà come co-autrice insieme a Wright. 
Ci fu ovviamente un accordo economico 
e anche se nessuno ne ha mai saputo l'entità 
quei 30 pound saranno stati sicuramente compensati.