10 marzo 2016
Pop&Soul i Nuovi Album in Arrivo
Ieri nella lunghissima mail delle news c'era una interminabile raffica di nomi titoli e date.
100 nuovi album di prossima uscita ma tranquilli...vi citerò solo i 18 più famosi qui in itaglia
The Three Degrees - Strategy: Our Tribute To Philadelphia (11 marzo)
Anthony Hamilton - What I'm Feeling (25 marzo)
Mayer Hawthorne - Man About Town (8 Aprile)
Melba Moore - Forevermoore (10 Aprile)
Gregory Porter - Take Me To The Alley (6 Maggio)
Corinne Bailey Rae - The Heart Speaks In Whispers (13 Maggio)
Chris Jasper - Share With Me - (Estate 2016)
Ancora in lavorazione
Michael McDonald
Chaka Khan - The iKhan Project
Evelyn Champagne King
Maxwell - BlackSUMMERSnight
Stevie Wonder - When the World Began
Erykah Badu
Anita Baker - Only Forever
Larry Coryell & The Eleventh House - Seven Secrets
En Vogue
Emili Sande - Who Needs the World?
Georgio Moroder - 74 is the new 24
09 marzo 2016
i 90 anni di Miles Davis
Robert Glasper sta per pubblicare un tribute album per celebrare quello che sarebbe stato il 90 ° compleanno di Miles Davis.
Il titolo sarà 'Everything's Beautiful' e conterrà una line-up stellare di ospiti con le interpretazioni dei classici di Davis.
Tra gli ospiti presenti ci sono Erykah Badu, Ledisi, Bilal, RE, Laura Mvula, Phonte, John Scofield e Stevie Wonder.
Glasper dice del progetto:
"Non volevo fare solo un disco di remix, la mia idea era di mostrare come Miles ha ispirato le persone a fare nuova arte.
Ha sempre stimolato la gente a qualcosa di inusuale di nuovo e inaspettato, mai scontato.
Voglio rimettere in circolo un po' di quella sua energìa e scuotere a fare cose nuove come faceva Miles".
EVERYTHING’S BEAUTIFUL Tracklist
Il titolo sarà 'Everything's Beautiful' e conterrà una line-up stellare di ospiti con le interpretazioni dei classici di Davis.
Tra gli ospiti presenti ci sono Erykah Badu, Ledisi, Bilal, RE, Laura Mvula, Phonte, John Scofield e Stevie Wonder.
Glasper dice del progetto:
"Non volevo fare solo un disco di remix, la mia idea era di mostrare come Miles ha ispirato le persone a fare nuova arte.
Ha sempre stimolato la gente a qualcosa di inusuale di nuovo e inaspettato, mai scontato.
Voglio rimettere in circolo un po' di quella sua energìa e scuotere a fare cose nuove come faceva Miles".
EVERYTHING’S BEAUTIFUL Tracklist
01. “Talking Shit”
02. “Ghetto Walkin” feat. Bilal
03. “They Can’t Hold Me Down” feat. Illa J
04. “Maiysha (So Long)” feat. Erykah Badu
05. “Violets” feat. Phonte
06. “Little Church” feat. Hiatus Kaiyote
07. “Silence Is The Way” feat. Laura Mvula
08. “Song For Selim” feat. KING
09. “Milestones” feat. Georgia Ann Muldrow
10. “I’m Leaving You” feat. John Scofield and Ledisi
11. “Right On Brotha” feat. Stevie Wonder
02. “Ghetto Walkin” feat. Bilal
03. “They Can’t Hold Me Down” feat. Illa J
04. “Maiysha (So Long)” feat. Erykah Badu
05. “Violets” feat. Phonte
06. “Little Church” feat. Hiatus Kaiyote
07. “Silence Is The Way” feat. Laura Mvula
08. “Song For Selim” feat. KING
09. “Milestones” feat. Georgia Ann Muldrow
10. “I’m Leaving You” feat. John Scofield and Ledisi
11. “Right On Brotha” feat. Stevie Wonder
03 marzo 2016
Marcus Miller in Italia
Marcus Miller è un bassista/polistrumentista/compositore/produttore ed ha all'attivo decine di collaborazioni e due Grammy Awards.Grazie all'ispirazione di Stanley Clarke e Jaco Pastorius ha sviluppato una grande abilità nel basso fretless oltre a contribuire allo sviluppo dello "slapping" una tecnica particolare dei bassisti che usano ritmicamente il pollice ("thumb").
Nasce a Brooklyn nel 1959 e durante l'infanzia si immerge letteralmente nella musica ascoltando e giocherellando al pianoforte tutto il giorno. A otto anni inizia col flauto dolce, a dieci passa al clarinetto e alle scuole medie arriva al sassofono.
Dopo il diploma in clarinetto alla High School of Music, il giovane Marcus comincia a raccogliere partiture musicali di canzoni pop cercando di eseguirle e riarrangiarle ma sarà grazie al padre che insegnandogli a leggere le partiture per chitarra ed a scrivere accompagnamenti comincia l'amore verso gli strumenti a corda.
Il basso è un vero colpo di fulmine e sarà il suo strumento in un primo gruppo funk locale dove comincia ad apprendere ed assorbire il groove giusto da modellarsi addosso. E' verso la metà degli anni 80 che inizia a firmare e registrare musica propria e finalmente può crearsi una band tutta sua girando gli States a ritmo di funk.
Nasce a Brooklyn nel 1959 e durante l'infanzia si immerge letteralmente nella musica ascoltando e giocherellando al pianoforte tutto il giorno. A otto anni inizia col flauto dolce, a dieci passa al clarinetto e alle scuole medie arriva al sassofono.
Dopo il diploma in clarinetto alla High School of Music, il giovane Marcus comincia a raccogliere partiture musicali di canzoni pop cercando di eseguirle e riarrangiarle ma sarà grazie al padre che insegnandogli a leggere le partiture per chitarra ed a scrivere accompagnamenti comincia l'amore verso gli strumenti a corda.
Il basso è un vero colpo di fulmine e sarà il suo strumento in un primo gruppo funk locale dove comincia ad apprendere ed assorbire il groove giusto da modellarsi addosso. E' verso la metà degli anni 80 che inizia a firmare e registrare musica propria e finalmente può crearsi una band tutta sua girando gli States a ritmo di funk.
Fra i tanti lavori scritti e prodotti non possiamo dimenticare il mitico "Tutu" per lo stra-mitico Miles Davis, un grande album che lo ha consacrato al successo mondiale a soli 25 anni. Tra gli altri nomi con cui ha lavorato vi cito Aretha Franklin, Chaka Khan, Herbie Hancock, George Duke, Wayne Shorter, Luther Vandross, Eric Clapton, Al Jarreau, George Benson, Lalah Hathaway, Roberta Flack.
Insomma un vero 'mostro' vivente! Se potete non perdetelo, sarà in Italia ad aprile ed insieme a lui saliranno sul palco anche altre 'Special Guests'.
Ecco le Date:
15/04/2016 - ROMA - Auditorium Parco della Musica (Sala Sinopoli)
17/04/2016 - PADOVA - Gran Teatro Geox
18/04/2016 - MILANO - Alcatraz
20/04/2016 - CATANIA - Teatro Metropolitan
22 febbraio 2016
Eliane Elias
Finalmente un riconoscimento ufficiale per Eliane Elias, la bravissima pianista 'paulistana' di San Paolo.
Eliane ha una lunghissima storia alle spalle. Sua madre, pianista classica ma con l'amore per il Jazz, le ha infuso la passione e già a dodici anni trascriveva i passaggi armonici di Art Tatum e Bill Evans e li rieseguiva al piano.
Negli anni 80 dopo gli studi accademici si unì agli 'Steps Ahead' come tastierista e nell'86 incise col trobettista (nonché marito) Randy Brecker il suo primo album 'Amanda', dal nome della loro figlia.
Dopo 22 album (!) e un paio di nominations finalmente oggi è stata premiata col Grammy per il suo 'Made in Brazil' come best Latin Jazz Album.
Se non la conoscevate conoscevatela immediatamente
perché non è che al mondo esista soltanto Diana Krall..
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Discografia
1986 - Amanda
1988 - So Far So Close
1989 - Eliane Elias Plays Jobim
1989 - Cross Currents
1991 - Illusions
1991 - A Long Story
1992 - Fantasia
1993 - Paulistana
1994 - Solo & Duets
1996 - The Three Americas
1997 - Impulsive!
1998 - Eliane Elias Sings Jobim
2000 - Everything I Love
2002 - Kissed by Nature
2004 - Portrait of Bill Evans
2004 - Winds Is Like Jobim
2006 - When You Wish Upon a Star
2006 - Around the City
2008 - Something for You: Eliane Elias Sings & Plays Bill Evans
2011 - Light My Fire
2012 - Swept Away
2013 - I Thought About You: A Tribute to Chet Baker[5]
2015 - Made in Brazil
19 febbraio 2016
THE SUFFERS 10 allegri "debuttanti"
Devo assolutamente segnalarvi questi fantastici 10 fenomenali "debuttanti" (sono insieme dal 2011 e sono già al 3° album). Vengono da Houston e si chiamano THE SUFFERS.
Lo scorso dicembre sono stati premiati da Billboard nella "Top 10 Anticipated Rock & Alternative Albums".
Sono giovani bravi talentuosi e pieni di groove, ma fanno un r&b che sembrano dei veterani piovuti dagli anni 70.
A dire il vero loro dicono di suonare il "Gulf Coast Soul" un misto blues, soul, country, caribbean, cajun styles, hip hop...ma ok, qualunque cosa sia MI PIACE!
Ognuno fa la sua parte in modo perfetto e calibrato, nessuno prevarica l'altro e al centro c'è lei, Kam Franklin, la voce regina potente e amabile come tutta la band.
"The Suffers" è anche il titolo dell'album che trovate in tutti gli stores...
Ma intanto cliccate e godetene tutti
(Il player da smartphone e tablet potrebbe non aprirsi correttamente)
18 febbraio 2016
MySpace, l'ennesima resurrezione
Anno 2003 Chris DeWolfe e Tom Anderson fondano MySpace.
Facebook Twitter e GooglePlus non esistevano ancora, fu il mio primo music-social nonché il privo vero social network veramente di massa. Nel 2006 riuscì addirittura a superare Google come sito più visitato negli USA.
Dopo i primi anni di forte ascesa e dominio arriva la flessione la concorrenza e la crisi.
Ci furono diversi incontri anche con Zuckerberg che voleva comprarselo per 75 milioni ma DeWolfe rifiutò e mentre scoppiano le liti col co-fondatore Tom Anderson che sbatte la porta e si defila Chris va avanti e fiuta l'affare.
Di li a poco non solo trova l'omino dalle uova d'oro (Murdoch) ma gli rifila un botto da 580 milioni di dollari...(!!) altro che Zuckerberg.
L'affare del secolo per DeWolfe e la "sòla" del secolo per Rupert Murdoch, che ancora oggi ricorda MySpace nei suoi incubi peggiori e come uno dei più gravi errori della sua storia.
Colpa sua però, perché non si impegnò mai sul social ma anzi, la sua supponente supponenza credeva di integrarlo come semplice contenitore nella iper-galassia FOX non facendolo mai respirare né crescere finché non se ne liberò per appena 35 milioni nel 2011.
Al contrario invece, Chris DeWolfe non solo dormirà sereno e senza incubi ma gode tutt'ora di ottimi successi. (Si è inventato SGN, conosciuta anche come MindJolt, la gaming company "colpevole" dei diabolici giochini di Facebook e presente anche su iOS e Android).
Arriva il 2013 e MySpace risorge come piattaforma musicale grazie a un gruppo di investitori tra i quali Justin Timberlake che lo rilanciano come punto di riferimento per gruppi e artisti sconosciuti che possono caricare e promuovere le loro canzoni.
Raggiunge un discreto successo ma ormai è chiaro, niente riesce a smuovere i consolidati Facebook e Twitter e si torna all'agonìa.
Adesso quando sembrava completamente morto si sta rialzando per l'ennesima volta.
Infatti la media company "Time Inc." lo ha appena acquistato lo scorso 11 febbraio (non ci sono cifre ufficiali).
Time Inc. è una grande e storica azienda americana (New York 1922) e conta già una serie di marchi e pubblicazioni famosissime nel mondo come People, Sports Illustrated, Time, InStyle, Real Simple, Food & Wine, Fortune e Marie Claire.
Ora i suoi 120 milioni di visitatori mensili avranno anche MySpace, che sarà incluso come piattaforma musicale.
Auguri...Lazzaro!
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16 febbraio 2016
Grammy Awards 2016
Eccoci all'appuntamento con l'Oscar della musica o come qualcun altro lo chiama
il "Sanremo degli americani". Stanotte allo Staples Center di Los Angeles è passata l'edizione numero 58 ed è stata senza dubbio la più strana e dimessa della storia, piena anche di defezioni e problemi tecnici.
Come quelli di Adele col microfono ma prontamente superati improvvisando una simpatica scenetta riparatrice salutando Kendrick Lamar...."Ti amo Kendrick, sei incredibile!"....
Per una volta non ha vinto nulla (il suo album è appena uscito) se non il 'TopTrending' di Twitter.
Tra gli omaggi quello di Verdine White fratello di Maurice (un saluto velocissimo) prima della premiazione a Taylor Swift.
Eagles e Jackson Browne per Glenn Frey, gli Hollywood Vampires per Lemmy con un inferno quasi vero sul palco dello Staples.
Lady Gaga che ha cercato di mettere tutta la sua bravura per David Bowie anche se in maniera un po' troppo compressa e affrettata. Ha scelto troppe canzoni (10) ed era impossibile rendere godibile il tutto in soli 4 minuti e mezzo.
Non ostante la sua abilità il risultato è stato goffo e senza il giusto pathos che avrebbe meritato David, peccato. Nessun tributo invece per Natalie Cole, pessima figura degli organizzatori.
Ancora più goffo e ridicolo lo strapuntino di Miguel per Michael Jackson e "Off the wall" veramente breve e compresso un po' come tutto lo show, pieno di scenette anche inutili che hanno ristretto di molto le premiazioni ma...comanda la tivvù....
Andando al sodo segnalo il trionfo di Taylor Swift e i buoni risultati di Alabama Shakes e Kendrick Lamar anche se non ha avuto la meritata consacrazione.
Tra gli altri nomi più famosi e apprezzati anche qui in Italia spiccano Muse, Ed Sheeran, Lalah Hathaway, D'Angelo, The Weeknd, Mavis Staples, Roger Waters, John Scofield, Buddy Guy.
Ma eccovi l'elenco completo nelle due categorie :
Cat.Principale :
Album of the Year: "1989", Taylor Swift
Record of the Year: "Uptown Funk", Mark Ronson feat. Bruno Mars
Best New Artist: Meghan Trainor
Best Rock Performance: "Don't wanna fight", Alabama Shakes
Best Rap Album: "To pimp a butterfly", Kendrick Lamar
Best Country Album: "Traveller", Chris Stapleton
Song of the Year: "Thinking Out Loud", Ed Sheeran
Best musical theater album: "Hamilton"
Cat. minore (escluse classica, gospel e regionale) :
Best Rock Album: "Drones", Muse
Best pop vocal album: Taylor Swift, "1989"
Best instrumental composition: Arturo O'Farril, "The afro-latin jazz suite"
Congrats Best Arrangement, Instrumental Or A Cappella: Ben Bram, Mitch Grassi, Scott Hoying, Avi Kaplan, Kirstin Maldonado e Kevin Olusola per "Dance Of The Sugar Plum Fairy" (Pentatonix)
Best Arrangement, Instruments And Vocals: Maria Schneider per "Sue (Or In A Season Of Crime)" (David Bowie)
Best boxed or special limited edition package: "The rise and fall of Paramount Records, vol. 2", Susan Archie, Dean Blackwood, and Jack White
Best Album Notes: "Love Has Many Faces", Joni Mitchell
Best Historical Album: "The Basement Tapes Complete: The Bootleg Series Vol. 11", Bob Dylan
Best Engineered Album, Non-Classical: "Sound and color", Alabama Shakes
Best Remixed Recording, Non-Classical: "Uptown Funk (Dave Audé Remix)", Mark Ronson
Best Surround Sound Album: "Amused to death", Roger Waters
Best Contemporary Instrumental Album: "Sylva", Snarky Puppy & Metropole Orkest
Best New Age Album: "Grace", Paul Avgerinos
Best improvised jazz solo: "Cherokee", Christian McBride
Best Jazz Vocal Album: "For One To Love", Cécile McLorin Salvant
Best Jazz Instrumental Album: "Past Present", John Scofield
Best Large Jazz Ensemble Album: "The Thompson Fields", Maria Schneider Orchestra
Best Latin Jazz Album: "Made In Brazil", Eliane Elias
Best Reggae Album: "Strictly Roots", Morgan Heritage
Best World Music Album: "Sings", Angelique Kidjo
Best Children's Album: "Home", Tim Kubart
Best Spoken Word Album: "A Full Life: Reflections at Ninety", Jimmy Carter
Best Comedy Album: "Live At Madison Square Garden", Louis C.K.
Best latin pop album: "A Quien Quiera Escuchar", Ricky Martin
Best latin rock, urban or alternative album: "Hasta La Raíz", Natalia Lafourcade, e "Dale", Pitbull (parimerito)
Best american roots performance: "See That My Grave Is Kept Clean", Mavis Staples
Best American Roots Song: "24 Frames", Jason Isbell
Best Americana Album: "Something More Than Free", Jason Isbell
Best Bluegrass Album: "The Muscle Shoals Recordings", Steeldrivers
Best Blues Album: "Born To Play Guitar", Buddy Guy
Best Folk Album: "Béla Fleck And Abigail Washburn", Béla Fleck e Abigail Washburn
Best Regional Roots Music Album: "Go Go Juice", Jon Cleary
Best Compilation Soundtrack For Visual Media: "Glen Campbell: I'll Be Me", artisti vari
Best Score Soundtrack for Visual Media: "Birdman", Antonio Sanchez
Best Song Written for Visual Media: "Glory", Common & John Legend (dalla colonna sonora di "Selma")
Best Music Video: "Bad Blood", Taylor Swift feat. Kendrick Lamar
Best Music Film: "Amy" (documentario di Asif Kapadia su Amy Winehouse)
Best Country Solo Performance: "Traveller", Chris Stapleton
Best Country Performance Duo/Group: "Girl Crush", Little Big Town
Best Country Song: "Girl Crush", Little Big Town
Best Dance Recording: "Where Are Ü Now", Skrillex e Diplo con Justin Bieber
Best Dance Electronic Album: "Skrillex And Diplo Present Jack Ü", Skrillex e Diplo
Best R&B Performance: The Weeknd, "Earned It (Fifty Shades Of Grey)"
Best Traditional R&B Performance: "Little Ghetto Boy", Lalah Hathaway
Best R&B Song: "Really Love", D'Angelo & Kendra Foster
Best Urban Contemporary Album: "Beauty Behind The Madness", The Weeknd
Best R&B Album: "Black Messiah", D'Angelo And The Vanguard
Best Metal Performance: "Cirice", Ghost
Best Rock Song: "Don't wanna fight", Alabama Shakes
Best Alternative Music Album: "Sound & Color", Alabama Shakes
Best Rap Performance: "Alright", Kendrick Lamar
Best Rap/Sung Collaboration: "These Walls", Kendrick Lamar feat. Bilal, Anna Wise & Thundercat
Best Rap Song: "Alright", Kendrick Lamar
Best Pop Solo Performance: "Thinking Out Loud", Ed Sheeran
Best Pop Duo/Group Performance: "Uptown Funk", Mark Ronson feat. Bruno Mars
Best Traditional Pop Vocal Album: "The Silver Lining: The Songs Of Jerome Kern", Tony Bennett e Bill Charlap
Producer of the Year: Jeff Bhasker
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