26 ottobre 2025

W Trilussa !





“Oggi” 26 ottobre 1871 è nato a Roma Trilussa 
(Carlo Alberto Camillo Salustri)
poeta e scrittore famoso per le sue composizioni dialettali.
Un piccolo omaggio a questo attentissimo e geniale osservatore
della “razza umana”.

Qui di seguito il suo primo sonetto che scrisse a soli sedici anni
per la rivista in dialetto romanesco “Il Rugantino”.
Il titolo è “L’invenzione della stampa” e già allora (1887)
con l’evidente e feroce critica verso la stampa contemporanea!…

«Cusì successe, caro patron Rocco,
Che quanno annavi ne le libbrerie
Te portavi via n' libbro c'un baijocco.

Mentre mo ce so' tante porcherie
De libri e de giornali che pe n' sordo
Dicono un frego de minchionerie».


Dopo questa prima apparizione 
iniziò subito una collaborazione stabile 
col periodico romano, 
Trilussa pubblicò cinquanta poesie 
e quarantuno prose fino al 1889.
Di lui conoscerete senz’altro “Ninna nanna della guerra”, 
resa famosa anche per l’interpretazione di Claudio Baglioni 
negli anni 70.


Fu sempre lucidamente critico e tagliente 
sia verso il potere politico ed economico 
che verso il suo stesso ambiente
e relativi..."colleghi". 

Non volle mai legarsi a nessun partito, 
tuttavia il 1° dicembre 1950 
gli fu riconosciuta da Luigi Einaudi 
la nomina presidenziale di 
“Senatore a vita della Repubblica Italiana” 
(come indipendente).

Fu il suo unico ed ultimo approccio istituzionale 
durò appena qualche settimana, 
lasciandoci per sempre il 21 dicembre dello stesso anno 
a soli 79 anni anche se, tra favole poesie versi sonetti e racconti 
su uomini e animali…e animali come uomini…
non ci ha mai lasciato veramente 
ed è tuttora attualissimo.

Cercatelo in rete o in libreria, 
non c’è che l’imbarazzo della scelta!

W TRILUSSA !




Stelle de Roma. Versi romaneschi (1889)

Er Mago de Bborgo. Lunario pe' 'r 1890 (1890)

Er Mago de Bborgo. Lunario pe' 'r 1891 (1891)

Quaranta sonetti romaneschi (1894)

Altri sonetti. Preceduti da una lettera di Isacco di David Spizzichino, strozzino (1898)

Favole romanesche, Roma, Enrico Voghera, 1901.

Caffè-concerto, Roma, Enrico Voghera, 1901.

Er serrajo, Roma, Enrico Voghera, 1903.

Sonetti romaneschi, Roma, Enrico Voghera, 1909.

Nove poesie, Roma, Enrico Voghera, 1910

Roma nel 1911: l'Esposizione vista a volo di cornacchia: 
sestine umoristiche, Roma, Tip. V. Ferri e C., 1911.

Le storie, Roma, Enrico Voghera, 1913.

Ommini e bestie, Roma, Enrico Voghera, 1914.

La vispa Teresa, Roma, Casa editrice M. Carra e C., di L. Bellini, 1917.

... A tozzi e bocconi: Poesie giovanili e disperse, Roma, Carra, 1918.

Le finzioni della vita. , Rocca San Casciano, Licinio Cappelli, Editore, 1918.

Lupi e agnelli, Roma, Enrico Voghera, 1919.

Le cose, Roma-Milano, A. Mondadori, 1922.

I sonetti, Milano, A. Mondadori, 1922.

La Gente, Milano, A. Mondadori, 1927.

Picchiabbò, ossia La moje der ciambellano: spupazzata dall'autore stesso, Roma, Edizioni d'arte Fauno, 1927.

Libro n. 9, Milano, A. Mondadori, 1930.

Evviva Trastevere: poesie, bozzetti, storia della festa de nojantri, varietà, Trilussa e altri, Roma, Casa edit. Autocultura, 1930.

La porchetta bianca, Milano, A. Mondadori, 1930.

Giove e le bestie, Milano, A. Mondadori, 1932.

Cento favole, Milano, A. Mondadori, 1934.

Libro muto, Milano, A. Mondadori, 1935.

Le favole, Milano, A. Mondadori, 1935.

Duecento sonetti, A. Milano, Mondadori, 1936.

Sei favole di Trilussa: commentate da Guglielmo Guasta Veglia (Guasta), Bari, Tip. Laterza e Polo, 1937.

Mamma primavera: favole di Trilussa: con commento di Guglielmo Guasta Veglia: disegni di Giobbe, Bari, Tip. Laterza e Polo, 1937.

Lo specchio e altre poesie, Milano, A. Mondadori, 1938.

La sincerità e altre fiabe nove e antiche, Milano, A. Mondadori, 1939.

Acqua e vino, Roma, A. Mondadori (Tip. Operaia Romana), 1945.

Le prose del Rugantino e del Don Chisciotte e altre prose, a cura di Anne-Christine Faitrop Porta, 2 voll., Roma, Salerno, 1992. ISBN 88-8402-105-7.

14 ottobre 2025

Faces, l'album dimenticato


"Oggi" 14 ottobre 1980 gli Earth Wind & Fire 

pubblicano "Faces"...l'album dimenticato



Personalmente (chi mi segue lo sa fin troppo bene) 

con gli Earth Wind & Fire ho da sempre un rapporto speciale e viscerale. 


Questa band si è "impressa" in me fin da ragazzo 

e si è subito imposta fra tanti altri nomi del Soul/RnB 

che cominciavo a seguire nei primi anni 70. 

Ma allora era soprattutto il Rock a farla da padrone 

e chi amava la black veniva giudicato "strano"...un alieno...


Ancora più strano fu il modo in cui riuscii a scovarla 

tra le nenie melodico/italiote di allora: 

1975, nel nostro albergo soggiornava spesso un venditore ambulante di dischi

che manco a dirlo era di Sanremo, girava tutti i mercati dei paesini dell'Italia centrale 

ovviamente con tutti gli ultimi successi del momento 

ma fra i tanti i Massimi Ranieri...Oriette Berti...e Mini Reitani...

aveva anche una bella scorta di musica internazionale di prim'ordine

che ovviamente NESSUNO gli comprava ma che lui testardo teneva lì di scorta

"non si sa mai che arrivi qualche matto come me" diceva

era un grande intenditore e appassionato di tutto anche di jazz

ma certo non erano quelli i generi che gli permettevano di campare...


"beh un matto ce l'hai di fronte fammi sentire quei dischi che non vendi"

Prese un cassettone nascosto e si aprì il vaso di Pandora...

Stevie Wonder...Roberta Flack...O'Jays...Temptations...e poi

Earth Wind & Fire! Rimasi letteralmente folgorato

pur amando tantissimo Zeppelin...Purple...e Beatles...

non c'era niente di quel "bianco" che riusciva a darmi emozioni così forti 

come il Soul e quando sentii "That's The Way of the World" altro che brivido... 

rimasi ipnotizzato da tanta bellezza, non c'era nulla di paragonabile

Dopo 10 riascolti si arrese e mi regalò il disco!

Ma arriviamo al 1980, quella passione si era trasformata in "lavoro" 

da ormai quattro anni ero alla radio e gli EWF nel loro periodo imperiale 

anche grazie allo strepitoso successo dell'album precedente "I Am". 

L'attesa per questo "Faces", doppio album con 15 brani 

aveva creato così tanta eccitazione e aspettative che ci furono molti preordini 

tuttavia anche se la sua posizione nella Top 10 di Billboard era praticamente garantita 

cominciarono i problemi già con la scelta del singolo principale "Let Me Talk" 

una canzone potente ma giudicata "non radiofonica"...dai famosi addetti ai lavori!

Come ricorda George Littlejohn, fan di lunga data del gruppo

e co-CEO di Purpose Music: "Sebbene fosse una grande canzone 

con un grande messaggio, 'Let Me Talk' era di gran lunga 

la canzone meno orecchiabile dell'album. 

Quasi qualsiasi altra canzone sarebbe stata un successo 

se pubblicata come singolo principale"


Ma il fatto era che mentre Maurice White (leader e fondatore) 

aveva scelto "Let Me Talk" proprio per il suo testo potente 

la sua etichetta voleva solo ritornelli e se ne infischiava altamente

come sempre accade. 


Il secondo problema era una certa corrente sotterranea di critici snob invidiosi 

che l'anno precedente avevano bollato gli EWF di eccessiva smania commerciale 

causa TROPPO SUCCESSO (!!) quello del singolo "Boogie Wonderland"

che impervesava in tutte le radio e discoteche del mondo 

e ora qualsiasi cosa fosse uscita sarebbe stata bocciata a prescindere 

la sentenza era stata emessa e aveva decretato la fine del gruppo!

....AVETE CAPITO IN CHE MANI?....

giornalai prezzolati e corrotti in grado di manipolare classifiche e media.

Alcuni scrissero di Faces "è un minestrone effervescente con tanto colore e poca sostanza" 

oppure criticando la "esagerata megalomania" e "pretenziosità" di Maurice. 


Mentre l'eccezionale varietà stilistica spaziava tra jazz, rock, RnB e pop

loro si preoccupavano di schiacciare la band con le critiche più assurde  

è evidente che fu una manovra orchestrata ad arte dalle etichette concorrenti.

L'intento di White è sempre stato sincero e rivolto alla pura condivisione dei linguaggi 

ma evidentemente per "loro" c'era ben altro a cui pensare....

poi diciamolo, se a dominare e bruciare le classifiche erano canzoncine 

come "Funkytown" o "Lady".... di che vogliamo parlare?!

Al contrario di quegli stornelli Faces era complesso, elaborato, curatissimo 

nella scrittura, negli arrangiamenti, nella copertina, nelle immagini, nei colori, 

nelle dimensioni...ma una volta stroncato  non si è mai più ripreso 

neanche quando furono rilasciati i due singoli successivi 

e non ha mai raggiunto o tanto meno avvicinato la gloria dei precedenti lavori.

Ormai la merda era stata lanciata e non ci fu nulla da fare.


Ancora oggi, quarantacinque anni dopo, è ancora tutto da gustare scoprire e riscoprire 

ufficialmente annoverato e considerato come "l'album dimenticato" degli EWF. 

Stilisticamente vario, mai monotono, ben scritto e con una produzione raffinatissima

un concentrato di buone idee e intuizioni che ne fanno un capolavoro assoluto e senza tempo

non è certo la mancanza di qualità che ha penalizzato il disco 

ma soltanto la malvagità di quelle maledette teste di cazzo!

 

Fatemi un favore: 

trascurate per una volta i soliti "September"..."Let's Groove"..."Booogie Wonderland" 

prendetevi una buona cuffia possibilmente chiusa, non quelle merdine dei telefoni

e regalatevi almeno un'ora di tempo per questo capolavoro. 

Se non volete acquistare il cd o il vinile usate pure Spotify o altro...ma fatelo

non merita l'oblìo, né l'album né tantomeno Maurice (che Dio l'abbia in Gloria)

e che definì Faces ..."Il mio disco preferito"  ........G R A Z I E 💙




TITLE TRACK



01 Let Me Talk
02 Turn It Into Something Good
03 Pride
04 You
05 Sparkle
06 Back On The Road
07 Song In My Heart
08 You Went Away
09 And Love Goes On
10 Sailaway
11 Take It To The Sky
12 Win Or Lose
13 Share Your Love
14 In Time
15 Faces

BONUS TRACKS (solo nelle nuove edizioni)

16 Let Me Talk (12″ Long Version)
17 You (Alternative Mix)
18 And Love Goes On (Alternative Mix)









03 ottobre 2025

Si raschiano i barili: Pink Floyd

Rieccoci ancora a parlare di "NUOVE USCITE"...
si insomma ormai lo sapete che anche (soprattutto) 
nella MOOOSEEECAAAH... #
SiRaschianoIBarili ....




La "nuova uscita" di Wish You Were Here
secondo mitico cimelio dei Pink Floyd 
dopo il leggendario The Dark Side of the Moon del 73...
è attesa il 12 dicembre per festeggiare i 50 anni 
dalla prima pubblicazione 
e appproposito di date...
proprio "oggi" 4 ottobre 1975 i Pink balzarono in testa alla Billboard 200
proprio con questo album...
 
Ma torniamo al barile
il nuovo set presenta rarità dei primi giorni di preparazione dell'album
tra cui la prima demo di "The Machine Song", 
un mix strumentale precedentemente inedito della title track 
e una versione completa di "Shine on You Crazy Diamond" 
che collega tutte e nove le parti dalle due metà della canzone.

Cosa c'è in questo "Wish You Were You Were Here 50"?
Beh diciamo che hanno proprio RASCHIATO a fondo ogni barile...

L'uscita digitale presenta l'album originale del 1975 
in un nuovo mix di Dolby Atmos più 25 tracce bonus, 
tra cui nove out-takes in studio e 16 registrazioni dal vivo 
tratte dal concerto al Los Angeles Sports Arena del 26 aprile 1975. 
Questo segna la prima uscita ufficiale dello show 
(sebbene sia stato un bootleg popolare per decenni).

L'edizione Blu-ray invece comprende tre film 
sul concerto del tour del 75 
e un cortometraggio di Storm Thorgerson. 

I formati 3LP e 2CD includono l'album originale 
e nove tracce bonus di studio.

Il set box Deluxe è dotato di tutto il materiale: 2CD, 3LP e Blu-ray,
oltre a un quarto LP in vinile trasparente, dal vivo a Wembley 1974, 
un singolo da 7 "giapponese (ristampa) 
un libro con copertina rigida, un programma a fumetti del tour  
e un poster di Knebworth.



ed ora eccovi l'elenco ufficiale delle tracce nei i vari formati 
di Wish You Were Here 50


👉(* = mai ufficialmente pubblicato)👈


DIGITAL 

“DISC 1” – Original album
Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5)
Welcome to the Machine
Have a Cigar
Wish You Were Here
Shine On You Crazy Diamond (Pts. 6-9)

“DISC 2” – Bonus tracks
Wine Glasses (2:13)
Have a Cigar (Alternate Version)
Wish You Were Here (featuring Stéphane Grappelli)
Shine On You Crazy Diamond (Early Instrumental Version, Rough Mix) *
The Machine Song (Roger’s Demo) *
The Machine Song (Demo #2, Revisited) *
Wish You Were Here (Take 1) *
Wish You Were Here (Pedal Steel Instrumental Mix) *
Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-9, New Stereo Mix) *

“DISC 3” – Live bootleg
Raving and Drooling (Live bootleg - Los Angeles Sports Arena, 1975) *
You've Got To Be Crazy (Live bootleg - Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Shine On You Crazy Diamond (1-5) (Live bootleg - Los Angeles Sports Arena, 1975 ) *
Have a Cigar (Live bootleg - Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Shine on You Crazy Diamond (6-9) (Live bootleg - Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Speak to Me (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Breathe (In The Air) (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
On the Run (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Time (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
The Great Gig in the Sky (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Money (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Us and Them (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Any Colour You Like (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Brain Damage (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Eclipse (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Echoes (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *


2CD

“DISC 1”
Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5)
Welcome to the Machine
Have a Cigar
Wish You Were Here
Shine On You Crazy Diamond (Pts. 6-9)
Wine Glasses
Have a Cigar (Alternate Version)
Wish You Were Here (featuring Stéphane Grappelli)

“DISC 2”
Shine On You Crazy Diamond (Early Instrumental Version, Rough Mix) *
The Machine Song (Roger’s Demo) *
The Machine Song (Demo #2, Revisited) *
Wish You Were Here (Take 1) *
Wish You Were Here (Pedal Steel Instrumental Mix) *
Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-9, New Stereo Mix) *


3LP

Side A
Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-5)
Welcome to the Machine

Side B
Have a Cigar
Wish You Were Here
Shine On You Crazy Diamond (Pts. 6-9)

Side C
Wine Glasses
Have a Cigar (Alternate Version)
Wish You Were Here (featuring Stéphane Grappelli)

Side D
Shine On You Crazy Diamond (Early Instrumental Version, Rough Mix) *
The Machine Song (Roger’s Demo) *

Side E
The Machine Song (Demo #2, Revisited) *
Wish You Were Here (Take 1) *
Wish You Were Here (Pedal Steel Instrumental Mix) *

Side F
Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-9, New Stereo Mix) *


Blu-Ray
Wish You Were Here original 5-track album
2025 Dolby Atmos Mix
2011 5.1 Surround Mix
1975 Stereo Mix
1975 4.0 Quad Mix

Bonus Audio Material (stereo)
Wine Glasses
Have a Cigar (Alternate Version)
Wish You Were Here (featuring Stéphane Grappelli)
Shine On You Crazy Diamond (Early Instrumental Version, Rough Mix) *
The Machine Song (Roger’s Demo) *
The Machine Song (Demo #2, Revisited) *
Wish You Were Here (Take 1) *
Wish You Were Here (Pedal Steel Instrumental Mix) *
Shine On You Crazy Diamond (Pts. 1-9, New Stereo Mix) *


Live Bootleg (stereo)
Raving and Drooling (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
You've Got To Be Crazy (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Shine On You Crazy Diamond (1-5) (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Have a Cigar (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Shine on You Crazy Diamond (6-9) (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Speak to Me (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Breathe (In The Air) (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
On the Run (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Time (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
The Great Gig in the Sky (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Money (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Us and Them (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Any Colour You Like (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Brain Damage (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Eclipse (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *
Echoes (Live from the Los Angeles Sports Arena, 1975) *


Videos (concert Screen Films)
• Shine On You Crazy Diamond (Part I)
• Shine On You Crazy Diamond
• Welcome To The Machine
• Storm Thorgerson Short Film, 2000
Produced & Directed by Storm Thorgerson

DELUXE BOX SET
Including all 2CD, 3LP (on exclusive clear vinyl) and Blu-Ray formats listed below, plus:
A fourth clear vinyl LP titled: “LP4” - Live At Wembley 1974

Side G
Shine On You Crazy Diamond

Side H
You’ve Got To Be Crazy

Japanese Replica 7” Single:
Have A Cigar (edit) b/w Welcome To The Machine

Hardcover book with unseen photographs
Comic Book Tour Programme
Knebworth Poster




14 settembre 2025

L'uccisione di Charlie Kirk

Vi ripropongo l'articolo completo (e tradotto) di Max Blumenthal e Anya Parampil

apparso su GRAYZONE il 12 settembre 2025 

Charlie Kirk ha rifiutato l'offerta di finanziamento di Netanyahu, 

è stato "spaventato" dalle forze filo-israeliane prima della morte, 

lo rivela un amico.

Un addetto ai lavori di Trump e un amico di vecchia data di Charlie Kirk 

racconta a The Grayzone come il punto di svolta del leader conservatore assassinato 

sull'influenza israeliana abbia provocato un contraccolpo privato dagli alleati di Netanyahu 

che lo ha lasciato arrabbiato e spaventato.

La fonte ha affermato che l'ansia si è diffusa all'interno dell'amministrazione Trump 

dopo che è stata scoperta un'apparente operazione di spionaggio israeliano.

Charlie Kirk ha respinto un'offerta all'inizio di quest'anno dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per organizzare una nuova enorme infusione di denaro sionista nella sua organizzazione Turning Point USA (TPUSA), la più grande associazione per giovani conservatori americana, secondo un amico di lunga data che parla in condizioni di anonimato.

La fonte ha detto a The Grayzone che l'influencer pro-Trump credeva che Netanyahu stesse cercando di immergerlo nel silenzio mentre iniziava a mettere in discussione pubblicamente l'influenza schiacciante di Israele a Washington e chiese più spazio per criticarlo. 

Nelle settimane precedenti al suo assassinio del 10 settembre, Kirk era arrivato a detestare il leader israeliano, definendolo come un "bullo". 

Era disgustato da ciò che vedeva all'interno dell'amministrazione Trump, dove Netanyahu cercava di dettare personalmente le decisioni ai collaboratori del presidente incoraggiando le attività israeliane come quelle della donatrice miliardaria Miriam Adelson per mantenere saldamente la Casa Bianca sotto il suo pollice.

Secondo l'amico di Kirk, che ha anche goduto dell'accesso agli uffici del presidente e al suo circolo interno, Charlie ha sconsigliato con forza a Trump lo scorso giugno di bombardare l'Iran per conto di Israele. "Charlie è stata l'unica persona che lo ha fatto", ha detto, ricordando come Trump "abbaiava" in risposta chiudendo con rabbia la conversazione.

La fonte ritiene che l'incidente abbia confermato nella mente di Kirk che il presidente degli Stati Uniti era ormai caduto sotto il controllo di un potere straniero maligno e stava conducendo il proprio paese in una serie di conflitti disastrosi. Entro il mese seguente, Kirk era diventato l'obiettivo di una campagna privata di intimidazione sostenuta e incontrollata.

Il furore arrivava dagli alleati ricchi e potenti di Netanyahu, figure che ha descritto in un'intervista come "leader" e "stakeholder" ebrei. 


A TPUSA, la spaccatura con Israele si allarga

Kirk aveva 18 anni quando ha lanciato TPUSA nel 2012. Fin dall'inizio, la sua carriera è stata spinta da donatori sionisti, che hanno inondato la sua giovane organizzazione con molto denaro attraverso apparati neoconservatori come il David Horowitz Freedom Center. Nel corso degli anni ha ripagato i suoi ricchi sostegni con diatribe palestinesi e islamofobe, accettando viaggi di propaganda in Israele e chiudendo severamente le forze nazionaliste sfidando il suo sostegno per Israele durante gli eventi di TPUSA. Nell'era di Trump, sono pochi gli americani che si sono rivelati più preziosi di Charlie Kirk per l'autoproclamato stato ebraico .

Ma mentre l'assalto genocida di Israele alla striscia di Gaza assediata guidava un contraccolpo senza precedenti all'interno dei circoli di base di destra, dove solo il 24% dei giovani repubblicani ora simpatizzava per Israele sui palestinesi, Kirk iniziava a cambiare opinione. A volte, brandiva la linea israeliana, diffondendo disinformazione per i bambini decapitati da Hamas il 7 ottobre e negando la carestia imposta alla popolazione di Gaza. 

Eppure contemporaneamente cedette anche alla sua base, chiedendosi ad alta voce se Jeffrey Epstein fosse una risorsa di intelligence israeliana, o se il governo israeliano abbia permesso agli attacchi del 7 ottobre di procedere per far avanzare gli obiettivi politici a lungo termine, e narrazioni a pappagallo familiari al suo critico più rumoroso a destra, lo streamer Nick Fuentes. 

Questo luglio, al suo vertice sull'azione studentesca di TPUSA, Kirk ha fornito un forum alla base di destra per sfogare la sua furia per il martello politico di Israele sull'amministrazione Trump. 

Là, i relatori ex Fox News Tucker Carlson e Megyn Kelly, e il comico ebreo anti-sionista Dave Smith, denunciavano l'assalto di Israele alla striscia di Gaza assediata, marchiando Jeffrey Epstein come un'asset di intelligenza israeliana e descrivendo i miliardari sionisti come Bill Ackman di "cavarsela con truffe" nonostante non abbia "abilità reali".

"Aveva paura di loro".

A seguito del Confab, Kirk è stato bombardato da messaggi di testo infuriati e telefonate dai ricchi alleati di Netanyahu negli Stati Uniti, tra cui molti che avevano finanziato la TPUSA, i donatori sionisti hanno trattato Kirk con assoluto disprezzo, essenzialmente ordinandogli di tornare in linea. 

"Gli è stato detto quello che non gli era permesso fare, e questo lo stava facendo impazzire".

Il leader giovanile conservatore non era solo alienato dalla natura ostile delle interazioni, ma spaventato dal contraccolpo.

"Penso alla fine, che Charlie stava attraversando una trasformazione spirituale " 

Candace Owens, una influencer conservatrice che si è spostata in modo decisivo contro Israele dopo il 7 ottobre, rifletteva così dopo l'omicidio:

"Lo so, stava attraversando molta molta pressione ed è difficile per me guardare le persone che lo stavano facendo solo per le cose che stava dicendo". 

"Volevano che cancellasse tutto o anche modificare leggermente l'opinione. È molto doloroso per me". 

Kirk è apparso visibilmente oltraggiato durante un'intervista del 6 agosto con l'host conservatrice Megyn Kelly, mentre discuteva dei messaggi minacciosi che stava ricevendo dai bigwig pro-israeliani. 

" Oh, Charlie: non è più con noi". "Aspetta un secondo: cosa significa" con noi esattamente?"

Sono un americano, okay? Rappresento questo paese", 

Ha continuato a lamentarsi con Kelly, "Ho meno capacità ... di criticare il governo israeliano rispetto agli attuali israeliani. E questo è davvero, davvero strano".

In una delle sue interviste finali, condotte con il principale influencer israeliano negli Stati Uniti, Ben Shapiro, Kirk ha cercato ancora una volta di sollevare la questione della censura dei critici di Israele. 

"Un amico mi ha detto, interessante"

"Charlie, okay, abbiamo respinto i media sul Covid, sui blocchi, in Ucraina, al confine ", 

ha detto Kirk a Shapiro il 9 settembre "Forse dovremmo anche porre la domanda: i media presentano totalmente la verità quando si tratta di Israele? Solo una domanda!"

Il risentimento nei confronti di Netanyahu e la hall di Israele si stava diffondendo nel circolo interno di Trump. In effetti, hanno detto, lo stesso presidente era terrorizzato dall'ira di Netanyahu e temeva le conseguenze di sfidarlo. Durante l'anno passato è stato detto dai contatti alla Casa Bianca che il servizio segreto aveva scoperto il personale del governo israeliano collocare dispositivi elettronici di risposta alle emergenze sui suoi veicoli in due occasioni separate.

Mentre GZ non era in grado di confermare la storia con il servizio segreto o la Casa Bianca.

Un simile incidente non sarebbe stato senza precedenti. In effetti, secondo un rapporto di Politico, che cita tre ex alti funzionari statunitensi, un dispositivo di spionaggio del cellulare è stato posto da agenti israeliani "vicino alla Casa Bianca e ad altre località sensibili intorno a Washington" verso la fine del primo mandato di Trump nel 2019. 

L'ex primo ministro britannico Boris Johnson ha raccontato un incidente simile nel suo libro di memorie, scrivendo che il suo team di sicurezza ha trovato un dispositivo di ascolto nel suo bagno subito dopo che Netanyahu aveva usato proprio quel bagno.

La teoria di Israele-Did-It

Kirk è stato ucciso questo 10 settembre con un singolo tiro sparato da un cecchino apparentemente posizionato su un tetto a 200 metri di distanza.

Gli ha sparato mentre era seduto davanti a una folla di migliaia di persone alla Utah State University di Orem, alla prima tappa del suo tour americano di ritorno.

La scena di Kirk che crollava dopo l'impatto di uno sparo al collo proprio mentre iniziava a rispondere a una domanda sui tiratori di massa transgender è forse lo spettacolo più scioccante di un assassinio - e certamente il più virale - nella storia umana. 

Al momento non ci sono prove di un ruolo del governo israeliano nell'assassinio di Kirk.

Tuttavia, ciò non ha impedito a migliaia di utenti di social media di ipotizzare che le opinioni mutevoli dell'operatore pro-Trump sulla questione abbiano favorito in qualche modo la sua morte. 

Al momento della pubblicazione, oltre 100.000 utenti Twitter/X hanno apprezzato un post dell'11 settembre dell'influencer libertario Ian Carroll che dichiarava "Kirk Era loro amico".

Fondamentalmente ha dedicato loro la sua vita. E lo hanno ucciso di fronte alla sua famiglia. 

"Israele si è appena sparato. " 

Molti che avanzano la teoria non comprovata hanno indicato un post su Twitter/X di Harrison Smith, una personalità della rete Pro-Trump Infowars,

Dichiarando il 13 agosto - quasi un mese prima dell'assassinio di Kirk - che gli è stato detto da "qualcuno vicino a Charlie che Kirk pensa che Israele lo ucciderà se si rivolgerà contro di loro".

La speculazione frenetica ha scatenato le onde d'urto in Tel Aviv, laddove Netanyahu è stato costretto a negare esplicitamente che il suo governo abbia ucciso Kirk durante un'intervista dell'11 settembre con Newsmax.

Netanyahu e i suoi alleati seppelliscono la crisi di Kirk mentre "Big Tent" crolla

Quell'apparizione era solo una delle numerose interviste e dichiarazioni che il Primo Ministro dedicava a Kirk sulla scia del suo omicidio nel tentativo di inquadrare l'eredità del leader conservatore in una luce uniformemente pro-israeliana. La spinta delle principali relazioni pubbliche si è verificata mentre Netanyahu finanziava una campagna militare su sette fronti. Puntato da una follia di assassinio regionale che di recente ha raggiunto il cuore del Qatar, un alleato degli Stati Uniti.

Netanyahu ha twittato per la prima volta le preghiere per Kirk alle 15:02 del pomeriggio del 10 settembre, pochi minuti dopo che la notizia della sparatoria si era diffusa. Da allora ha scritto altri tre post su Kirk,

Si è perfino staccato dal gabinetto di guerra israeliana per trascorrere il pomeriggio dell'11 settembre commemorando il leader conservatore su Fox News.

Durante quell'intervista, Netanyahu ha fatto del suo meglio per insinuare che i nemici di Israele fossero responsabili dell'omicidio di Kirk, nonostante il fatto che nessun sospetto fosse stato nominato in quel momento:

"Gli islamisti radicali e la loro unione con gli ultra-progressisti spesso parlano di diritti umani, parlano di libertà di parola ma usano la violenza per cercare di abbattere i loro nemici", ha detto il primo ministro a Harris Faulkner. 

In un post di Twitter/X del 10 settembre che elogia il leader conservatore, il primo ministro israeliano ha descritto una recente conversazione telefonica con Kirk.

"Gli ho parlato solo due settimane fa e l'ho invitato in Israele. Purtroppo, quella visita non avrà luogo".

Non ha menzionato se Kirk abbia rifiutato l'invito, proprio come ha fatto con la sua offerta di ricaricare le casse di Tpusa con donazioni dalla sua corte di ricchi ebrei americani. 

Al momento della pubblicazione, un residente di 22 anni nello Utah è stato preso in custodia dopo aver presumibilmente confessato di aver ucciso Kirk.

Il pubblico potrebbe presto imparare i veri motivi del presunto assassino. Forse alimenteranno la narrazione che Trump e i suoi alleati avanzano nella scia immediata delle riprese che un radicale di sinistra sia responsabile e che un'ondata di repressione draconiana deve seguire. 

Ma dopo la fuga iniziale del cecchino e una serie di incidenti federali delle forze dell'ordine, un gran numero di americani probabilmente non crederà mai alla storia ufficiale. Né sapranno mai dove il punto di svolta di Kirk su Israele avrebbe influenzato il movimento conservatore.

Quattro giorni prima dell'assassinio c'era frustrazione tra i commentatori di Israele che hanno borbottato in pubblico durante un'intervista di Fox News in cui Ben Shapiro ha lanciato un attacco agghiacciante a Kirk senza nominarlo.

"Il problema di una grande tenda è che potresti restarci dentro con molti pagliacci", ha detto Shapiro all'host Fox e il collega gatekeeper sionista Mark Levin in un'apparente critica di TPUSA.

"Solo perché stai dicendo che qualcuno vota repubblicano ciò non significa che dovrebbe essere il predicatore nella parte anteriore della chiesa, non sono la persone che dovrebbero guidare il movimento".

"Stanno trascorrendo tutto il giorno criticando il presidente degli Stati Uniti con frasi tipo coprire uno stupro del Mossad o essere uno strumento degli israeliani per colpire una struttura nucleare iraniana". 

Quando Kirk prese il suo solito posto sul "fronte della chiesa" quattro giorni dopo, fu abbattuto dal proiettile di un cecchino.

Entro le 24 ore dalla morte di Kirk, Shapiro ha annunciato che avrebbe lanciato il suo tour ai campus, giurando: "Prenderemo quel microfono colorato dove Charlie l'ha lasciato".

Max Blumenthal

Caporedattore

Il caporedattore di The Grayzone, Max Blumenthal è un giornalista pluripremiato e autore di numerosi libri, tra cui Republican Gomorrah, Goliath, The Fifty One Day War, The Management of Savagery. Ha prodotto articoli per una serie di pubblicazioni, molti rapporti video e diversi documentari, tra cui l'uccisione di Gaza. Blumenthal ha fondato GrayZone nel 2015 per far luce giornalistica sullo stato di guerra perpetuo americano e le sue pericolose ripercussioni domestiche.


Anya Parampil

Anya Parampil è una giornalista con sede a Washington, DC. Ha prodotto e riportato diversi documentari e report sul campo da Coreana, Palestina, Venezuela e Honduras.


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17 agosto 2025

Pippo Baudo

 #PippoBaudo 

Dei suoi 13 festival ho gustato 4 edizioni ma in particolare le prove non le serate...era una macchina da guerra un domatore assoluto, tutti davano il meglio e in perfetta armonia, non sfuggiva nessuno...manco la guardarobiera! 

Ciao Pippo