Sax tenore di fama e successo nel famoso periodo del "cool jazz"
comincia a suonare a sedici anni
con Jack Teagarden dei "Louis Armstrong All Stars"
fino a Stan Kenton, Jimmy Dorsey e Benny Goodman.
La sua stagione d'oro (la prima) è quella dal 1950 al 60
anche se oscurata da Sonny Rollins, John Coltrane e Gerry Mulligan
tanto che nel 58 sentendosi troppo intralciato dall'ambiente musicale americano
decide di pretendere aria nuova e fresca, tanto fresca
che approda fino in Danimarca.
Qui riesce a trovare un po' della tranquillità che cerca
oltre che sfuggire alla legge che lo persegue.
Stan era veramente pieno di casini, tra alcol, droga, violenze familiari
mogli, figli, scatti d'ira, prigione, non ebbe mai una vita facile
come anche le sue origini, fatte di stenti sacrifici e traversate oceaniche.
I nonni Harris e Beckie Gayetsky provenivano da Kiev
emigrarono a Londra e poi nel 1913 negli Stati Uniti
con gli enormi disagi e difficoltà che oggi possiamo solo immaginare.
Quei tre anni di assoluta tranquillità di Copenaghen li paga duramente.
Quando torna in USA non se lo fila più nessuno
viene snobbato e allontanato come un appestato
non riesce più a trovare un ingaggio degno
non solo per incidere dischi e scalar classifiche
ma addirittura neanche per sbarcare il lunario.
Incredibile, aveva dominato per dieci anni di fila
riconosciuto e premiato da tutte le riviste
come miglior sassofonista americano
e adesso era senza uno straccio di ingaggio.
Aveva "il marchio", era inaffidabile, pericoloso
da starne alla larga.
Suonava sempre da qualche parte, per fortuna l'America è grande
ma a differenza di prima, ora c'erano solo locali semivuoti
con molti tavoli ma quattro gatti (quando andava bene) che neanche lo ascoltavano.
Riuscì a tornare anche in un posto dignitoso
(la settimana prima ci aveva suonato Miles Davis in sold-out)
ma doveva accontentarsi solo del week-end e a paga ridotta.
Grazie a Dio però questo periodo orribile finalmente svanisce magicamente
e lo fa con altra aria nuova e profumata, però stavolta non dall'Europa danese
ma dal Brasile. E' il periodo delle contaminazioni
e lui rimane affascinato dalla Bossa Nova un samba diverso
minimalista, soffuso, senza enfasi vocale e senza vibrato
senza fare tutto il casino che si fa nel samba, a ritmo lento/lentissimo
senza superare mai gli 80 bpm.
Anche il suo amico chitarrista Charlie Byrd
rimane impressionato dal nuovo stile
grazie anche ad una vera full-immersion durante una tournée a Rio.
Laggiù scopre con João Gilberto questo modo nuovo ed inusuale
sia di cantare che di suonare la chitarra, sa che anche Stan
ama quel genere e così al ritorno gli fa ascoltare
tutti i dischi di bossa portati in valigia.
Li suonarono per giorni e notti finché entrambi
non furono completamente stregati e ispirati.
Di li a poco, il 13 febbraio 1962 a Washington
registrano 'Jazz Samba' con i brani di Antonio Carlos Jobim.
Fu una vera magìa, soprattutto una di quelle tracce 'Desafinado'
divenne un singolo fortunatissimo che regalò a Getz
oltre al meritato consenso ritrovato, anche il "Grammy 1963".
Fu un tale successo commerciale
che l'album è considerato il disco di jazz
più venduto di ogni tempo.
Finalmente ora poteva sorridere (e pagare l'università dei figli...)
il sole del Brasile lo aveva baciato, per sempre.
Stan Getz ci ha lasciato per... "stanghezz" ... a Malibù, il 6 giugno 1991
Thanks & HappyBDay Stan!
PREMI:
Grammy Award 1964 album dell'anno ("The Girl From Ipanema")
Grammy Award 1964 album dell'anno ("Getz / Gilberto")
Grammy Award 1964 migliore performance jazz ("Getz / Gilberto")
Grammy Award 1991 migliore Solo Performance, ("I Remember You")
DISCHI:
Grammy Award 1964 album dell'anno ("Getz / Gilberto")
Grammy Award 1964 migliore performance jazz ("Getz / Gilberto")
Grammy Award 1991 migliore Solo Performance, ("I Remember You")
DISCHI:
West Coast Jazz (1955)
Hamp and Getz (1955)
Diz and Getz (1955)
The Steamer (1956)
For Musicians Only (1956)
Stan Getz and The Oscar Peterson Trio (1957)
At The Opera House (1957)
Getz Meets Mulligan In Hi-Fi (1957)
Focus (1961)
Jazz Samba (1962) – Remasterizzato nel 1997
Stan Getz with Cal Tjader (1963)
Stan Getz and Luiz Bonfa Jazz Samba encore! (1963)
Getz/Gilberto (1964) – Vincitore di tre Grammy Awards
Getz/Gilberto #2 (1965)
Getz Au-Go-Go (1964)
Stan Getz & Bill Evans (1964)
Sweet Rain (1967)
Marrakesh Express (1969)
Captain Marvel (1972)
The Best of Two Worlds (1976)
The Peacocks (album) (1977)
Voyage (album) (1986) con Kenny Barron(p), George Mraz(cb), Victor Lewis(d), Babatunde(congas & brushes)
Apasionado (album) (1990) con Eddie del Barrio e Kenny Barron; prodotto da Herb Alpert
Serenity (1991)
Anniversary (1991)
People Time (1991) – con Kenny Barron
Cafè Montmartre (1991) con Kenny Barron
Bossas & Ballads - The Lost Sessions (2003) – Registrato nel 1989
Selections from Getz/Gilberto 76 (2015) - Registrato nel 1976
Hamp and Getz (1955)
Diz and Getz (1955)
The Steamer (1956)
For Musicians Only (1956)
Stan Getz and The Oscar Peterson Trio (1957)
At The Opera House (1957)
Getz Meets Mulligan In Hi-Fi (1957)
Focus (1961)
Jazz Samba (1962) – Remasterizzato nel 1997
Stan Getz with Cal Tjader (1963)
Stan Getz and Luiz Bonfa Jazz Samba encore! (1963)
Getz/Gilberto (1964) – Vincitore di tre Grammy Awards
Getz/Gilberto #2 (1965)
Getz Au-Go-Go (1964)
Stan Getz & Bill Evans (1964)
Sweet Rain (1967)
Marrakesh Express (1969)
Captain Marvel (1972)
The Best of Two Worlds (1976)
The Peacocks (album) (1977)
Voyage (album) (1986) con Kenny Barron(p), George Mraz(cb), Victor Lewis(d), Babatunde(congas & brushes)
Apasionado (album) (1990) con Eddie del Barrio e Kenny Barron; prodotto da Herb Alpert
Serenity (1991)
Anniversary (1991)
People Time (1991) – con Kenny Barron
Cafè Montmartre (1991) con Kenny Barron
Bossas & Ballads - The Lost Sessions (2003) – Registrato nel 1989
Selections from Getz/Gilberto 76 (2015) - Registrato nel 1976
Nel 1972 ha registrato con Chick Corea, Tony Williams e Stanley Clarke
Ha avuto un cameo nel film The Exterminator (1980)
Stan ha suonato anche ad UMBRIA JAZZ nel 1987 e nel 1990
Il suo sax tenore è stato un Selmer Mark VI