E' quasi mezzogiorno del 30 gennaio 1969
e quei mattacchioni dei Beatles
bloccano traffico e passanti suonando il loro ultimo "concerto"
in cima all'edificio della Apple Corps al n.3 di Savile Row, a Londra.
"Era già da un pezzo che stavamo pensando come chiudere in bellezza.
C'era l'idea di suonare dal vivo in qualche posto
e da tempo ci stavamo domandando dove saremmo potuti andare
magari al Palladium o nel deserto del Sahara.
Ma avremmo dovuto portarci dietro tutta la roba
così decidemmo: Saliamo sul tetto!"
(Ringo Starr)
al come/cosa buttando giù appunti e idee
ma alla fine decisero di improvvisare.
Solo la parte tecnica era stata curata
tutto il resto lo avrebbero deciso...sul tetto.
A proposito di tecnica, l'audio venne registrato impiegando
due banchi da 8 piste posizionati nella cantina della Apple
e il tecnico era un certo Alan Parsons
mentre delle immagini si occupò il regista Michael Lindsay-Hogg
che in seguito traspose in un film-documentario di 81 minuti
("Let It Be - Un giorno con i Beatles").
Con loro c'era anche Billy Preston al piano Fender
che era stato "ingaggiato" da George Harrison
per dare più energia all'evento.
La playlist doveva prevedere almeno dieci pezzi
ma "grazie" ai soliti residenti infastiditi
e al traffico completamente paralizzato dalla folla
furono i Bobbitt a decidere la scaletta lasciandoli esibire
solo fino al quinto pezzo
Get Back
Don't Let Me Down
I've Got A Feeling
The One After 909 e Dig A Pony
Alla fine John Lennon salutò ironicamente con la frase:
"Vorrei dire 'Grazie' a nome del gruppo e noi stessi
e speriamo di avere superato l'audizione!"...