30 novembre 2025

UK Chart 75





Vista la cortese segnalazione

colgo l'occasione per accontentare anche altri FANatics anglofili

che da tempo chiedevano notizie sulle classifiche inglesi e le loro origini

grazie ad Edoardo di Bologna oggi colmiamo questa lacuna...













Ciao Edo e William,

leggo sempre tutti ma non posso rispondere SEMPRE...

Allora eccovi serviti e cominciamo:

intanto ci tengo a precisare che il mio non è affatto americanismo

ma l'evidenza dei fatti: BILLBOARD Magazine è nato nel 1894

mentre le prime "UKCharts" videro la luce solo negli anni 50.

Questo non per sminuirle ma per l'oggettivo spessore storico della Hot100

dobbiamo accettare il fatto che in quanto a dati, numeri e generi musicali

ha l'archivio più completo al mondo ineguagliabile sia per affidabilità

che banalmente "anzianità"...

è la mamma di tutte le classifiche...ormai la nonna!
Billboard Magazine pubblica report settimanali da oltre un secolo.
All'inizio del 1900 descrivevano in dettaglio la popolarità degli spartiti,
nel luglio del 1940 ha presentato la sua prima classifica vendite
di canzoni registrate e l'elenco nazionale comprendeva solo 10 posizioni
con Bing Crosby, Jimmy Dorsey e Glenn Miller tra i suoi ranghi.
Ha poi ampliato negli anni il suo numero di aggiornamenti settimanali
a partire dai riassunti R&B del 1942.


Nel marzo del 1956, è stata presentata la "Billboard 200" (Lp)
e due anni dopo, nell'agosto 1958, la "Hot 100" (singoli)
come la conosciamo oggi.


Alla fine del 1958, stampò per la prima volta
anche un riepilogo delle canzoni più famose dell'anno ("YearEndChart"):
"Volare (Nel Blu Dipinto di Blu)" di Domenico Modugno
è stato il primo "NumberOne" di fine anno per cinque settimane consecutive
diventando la seconda canzone a superare il "Weekly Hot 100"
dopo "Poor Little Fool" di Ricky Nelson!


Per chi volesse approfondire e scoprire TUTTA la storia del glorioso magazine
consiglio questo link a Wikipedia


👇

https://en.wikipedia.org/wiki/Billboard_(magazine)


E adesso un po' di STORIA inglese...




Per esaminare le origini delle classifiche inglesi

dobbiamo tornare appunto ai primi anni '50,

quando le uniche classifiche pubblicate erano per spartiti musicali.

Esisteva una pubblicazione uffciale chiamata

"The Musical Express & Accordian Weekly"

ma la sua circolazione era così scarsa che stava sprofondando

nell'oblio, finché alla fine del 51,

i proprietari ricevettero un'offerta di 1000 £

che afferrarono con entrambe le mani!




Un agente e promotore musicale di nome Maurice Kinn 
👇



aveva messo i suoi soldi per realizzare il sogno di possedere un giornale musicale.

In pochi mesi il "NEW MUSICAL EXPRESS" era pronto,

venne lanciato nel marzo del 52 stabilendo rapidamente un ottimo seguito di pubblico

tanto da competere con "MelodyMaker", già famoso ed in auge da tempo.

Maurice aveva seguito sempre con grande interesse "Billboard" in America

e pensò che sarebbe stata cosa buona e giusta proporre una pubblicazione simile

anche nel Regno Unito.




Così, insieme a Percy Dickins e all'editore Ray Sonin, si lanciò nell'avventura.

Per i successivi otto mesi il piccolo team editoriale

pianificò furiosamente tutto il lavoro e il 14 novembre 1952

la prima tabella di vendita dischi del Regno Unito

poteva essere pubblicata nel "NEW MUSICAL EXPRESS"

(il nome si sarebbe poi trasformato semplicemente in "NME"...come lo conosciamo oggi).




Poiché non c'erano né la quantità né la varietà di produzioni,

quel primo grafico era soltanto una misera TOP15.

La divulgazione era difficoltosa, molti dischi a quel tempo suonavano ancora a ​​78 giri

erano pressati in fragile gommalacca e si rompevano facilmente.

Quelli in vinile già esistevano ma, o erano poco diffusi o fragili anch'essi

sia per la scarsa capacità produttiva ancora in fase iniziale

sia perché nella Gran Bretagna post bellica la materia prima scarseggiava davvero.




Le prime classifiche venivano pubblicate ogni settimana

basandosi su semplici telefonate ad alcuni negozi

che accettavano di tenere una nota scritta settimanale nei registri di vendita.

Tuttavia all'inizio, dato che questi erano concentrati solo nella grande area di Londra

le stime avrebbero potuto essere manipolate da chiunque sapesse quali negozi

venissero contattati per la compilazione, soprattutto nei primi anni

in cui i punti vendita coinvolti nel sondaggio erano così pochi.

Comunque la popolarità delle Charts era evidente fin dal loro inizio

e man mano che le vendite di dischi crescevano

non era più un problema riempire 20 posizioni.

Anche altre organizzazioni editoriali si accorsero dell'idea,

saltarono sul carro e iniziarono a pubblicare le proprie classifiche.

Intanto il grafico dei dati fu ampliato alla "TOP30"

per arrivare alla "TOP50" nel 1960.

Sebbene NME continuasse a pubblicare la sua Chart,

la TOP50 divenne indipendente e nel 69 anche il British Market Research Bureau

iniziò a raccogliere i dati di vendita da circa 250 rivenditori in tutto il Regno Unito

e compilare la classifica ufficiale dei singoli che sarebbe stata utilizzata anche dalla BBC.




Nel 1978, i grafici furono estesi ancora arrivando fino alla "TOP75"

e quando Gallup sostituì il British Market per la raccolta dati

si giunse finalmente ad eguagliare Billboard pubblicando la UK-TOP100.

Tanto per tornare al discorso iniziale...(Edo e William)...

come vedete ci son voluti quasi 30 anni perché queste classifiche

potessero "competere" con la Hot100 americana.

Ovviamente da quel 1978 ad oggi anche la storia del vecchio grafico di calcolo

ha cambiato direzione adeguando molte volte il suo naturale percorso evolutivo

man mano che l'era musicale si trasformava fino a diventare digitale e mainstream.

L'invenzione degli algoritmi di compressione che ha ridotto la dimensione dei file audio

ha scatenato l'esplosione dei download e della cosiddetta Musica Liquida

come principale mezzo di distribuzione segnando il declino sia del Vinile che del CD.

Giusto per completezza dovremmo dire che nei primi anni 70

si tentò di riservare uno spazio esclusivo anche alle audio-cassette

ma fu un esperimento brevissimo e senza seguito.




Anche la rigida industria discografica del Regno Unito

si è dovuta inchinare all'ineluttabilità del progresso

e nel 2005 la BBC ha suonato il suo "Top40-Show"

basato per la prima volta sia sulle vendite dei dischi fisici

che sul download digitale applicando "regole molto rigide tra i due settori"....

regole ovviamente anacronistiche poiché negli anni successivi

il download ha continuato a prendersi sempre più spazio

fino a mangiare l'intera torta del mercato in vinile.




Ed ora finalmente eccovi una bella paginata dalle UKCharts ufficiali:

ne ho scelta una ancora del 1975 tanto per festeggiare i suoi 50 anni appena trascorsi.

Stavolta a differenza di quindici giorni fa con Spotify

dovrete accontentarvi del solo report scritto, senza link sonori

sinceramente non c'è il tempo necessario per creare una Playlist

ma già solo leggendo i titoli riecheggiano nella mente

i suoni delle "OndeMedie" di Radio Luxembourg....

la qualità era pessima ma quanta nostalgia!

                                                      © UK-Charts









15 novembre 2025

Billboard Year End Chart 1975






Come d'abitudine eccoci all'appuntamento con la BillboardYearEnd.

Quest'anno ho deciso di regalarvi i suoni del 75

MEZZO SECOLO appena trascorso...dalla prima colonna sonora

delle nostre "radio libere" che nascevano proprio in

questo periodo...alla fine del post 6 ore e mezza di MOOOSEEEKA!

GiMi History Charts

Billboard Magazine pubblica classifiche settimanali

da oltre un secolo.

All'inizio del 1900 descrivevano in dettaglio

la popolarità degli spartiti,

nel luglio del 1940 presenta la sua prima classifica

di vendita di canzoni registrate

ma l'elenco nazionale comprendeva solo 10 posizioni

con Bing Crosby, Jimmy Dorsey e Glenn Miller

tra i suoi ranghi.

Ha poi ampliato il suo numero di classifiche settimanali

negli anni a partire dai riassunti R&B nel 1942.

Nel marzo del 56, è stata presentata

la classifica settimanale di Billboard 200 (album)

e due anni dopo, nell'agosto 58,

la classifica delle canzoni "Hot 100"

come la conosciamo oggi.




Alla fine del 1958, Billboard stampò per la prima volta

un riepilogo delle canzoni più famose dell'anno:

"Volare (Nel Blu Dipinto di Blu)"

di Domenico Modugno è stato il primo "NumberOne"

di fine anno per cinque settimane consecutive

diventando la seconda canzone a superare

il "Weekly Hot 100" dopo "Poor Little Fool" di Ricky Nelson!




Per chi volesse approfondire e scoprire

TUTTA la storia del glorioso magazine

consiglio questo link a Wikipedia

👇

https://en.wikipedia.org/wiki/Billboard_(magazine)





Ma insomma che cos'è allora questa "YearEnd"?

E come funziona questa classifica?...

Si basa sull' "anno grafico" di Billboard

che va dalla prima settimana di dicembre

all'ultima settimana di novembre

ma poiché la settimana di Billboard

è datata prima della pubblicazione,

l'ultima settimana di calendario

per la quale vengono conteggiate le vendite

è solitamente la terza settimana di novembre .

Questo calendario così modificato

consente a Billboard di calcolare i grafici di fine anno

e di pubblicarli in tempo per il suo numero

di stampa finale nell'ultima settimana di dicembre.




Tutto chiaro??

....Insomma è il risultato delle "performance"

di ogni brano presente sulla hot 100



durante TUTTI imesi dell'anno.




In questo caso l'elenco completo

riguarda i dati raccolti tra il 2 novembre '74

e il 1° novembre '75.





E ADESSO MOOOSEEECAAAH !



In fondo al post dopo la classifica scritta

troverete anche quella sonora


cliccate sul logo della Hot100
e avrete tutti e cento i brani dal mio Spotify
(6 ore e 29 minuti)





1 "Love Will Keep Us Together" Captain & Tennille
2 "Rhinestone Cowboy" Glen Campbell
3 "Philadelphia Freedom" Elton John
4 "Before the Next Teardrop Falls" Freddy Fender
5 "My Eyes Adored You" Frankie Valli
6 "Some Kind of Wonderful" Grand Funk Railroad
7 "Shining Star" Earth, Wind & Fire
8 "Fame" David Bowie
9 "Laughter in the Rain" Neil Sedaka
10 "One of These Nights" Eagles
11 "Thank God I'm a Country Boy" John Denver
12 "Jive Talkin'" Bee Gees
13 "Best of My Love" Eagles
14 "Lovin' You" Minnie Riperton
15 "Kung Fu Fighting" Carl Douglas
16 "Black Water" The Doobie Brothers
17 "The Ballroom Blitz" Sweet
18 "(Hey Won't You Play) Another Somebody Done Somebody Wrong Song" B.J. Thomas
19 "He Don't Love You (Like I Love You)" Tony Orlando and Dawn
20 "At Seventeen" Janis Ian
21 "Pick Up the Pieces" Average White Band
22 "The Hustle" Van McCoy & the Soul City Symphony
23 "Lady Marmalade" Labelle
24 "Why Can't We Be Friends?" War
25 "Love Won't Let Me Wait" Major Harris
26 "Boogie On Reggae Woman" Stevie Wonder
27 "Wasted Days and Wasted Nights" Freddy Fender
28 "Angie Baby" Helen Reddy
29 "Fight the Power" The Isley Brothers
30 "Jackie Blue" Ozark Mountain Daredevils
31 "Fire" Ohio Players
32 "Magic" Pilot
33 "Please Mr. Postman" The Carpenters
34 "Sister Golden Hair" America
35 "Lucy in the Sky with Diamonds" Elton John
36 "Mandy" Barry Manilow
37 "Have You Never Been Mellow" Olivia Newton-John
38 "Could It Be Magic" Barry Manilow
39 "Cat's in the Cradle" Harry Chapin
40 "Wildfire" Michael Martin Murphey
41 "I'm Not Lisa" Jessi Colter
42 "Listen to What the Man Said" Wings
43 "I'm Not in Love" 10cc
44 "I Can Help" Billy Swan
45 "Fallin' in Love" Hamilton, Joe Frank & Reynolds
46 "Feelings" Morris Albert
47 "When Will I Be Loved" Linda Ronstadt
48 "Chevy Van" Sammy Johns
49 "You're the First, the Last, My Everything" Barry White
50 "Please Mr. Please" Olivia Newton-John
51 "You're No Good" Linda Ronstadt
52 "Dynomite" Bazuka
53 "Walking in Rhythm" The Blackbyrds
54 "The Way We Were/Try to Remember" Gladys Knight & the Pips
55 "Midnight Blue" Melissa Manchester
56 "Don't Call Us, We'll Call You" Sugarloaf
57 "Poetry Man" Phoebe Snow
58 "How Long?" Ace
59 "Express" B.T. Express
60 "That's the Way of the World" Earth, Wind & Fire
61 "Lady" Styx
62 "Bad Time" Grand Funk
63 "Only Women Bleed" Alice Cooper
64 "Doctor's Orders" Carol Douglas
65 "Get Down Tonight" KC and the Sunshine Band
66 "One Man Woman/One Woman Man" Paul Anka & Odia Coates
67 "You Are So Beautiful" Joe Cocker
68 "Feel Like Makin' Love" Bad Company
69 "How Sweet It Is (To Be Loved by You)" James Taylor
70 "Dance with Me" Orleans
71 "Cut the Cake" Average White Band
72 "Never Can Say Goodbye" Gloria Gaynor
73 "I Don't Like to Sleep Alone" Paul Anka & Odia Coates
74 "Morning Side of the Mountain" Donny & Marie Osmond
75 "When Will I See You Again" The Three Degrees
76 "Get Down, Get Down (Get on the Floor)" Joe Simon
77 "I'm Sorry" John Denver
78 "Killer Queen" Queen
79 "Shoeshine Boy" Eddie Kendricks
80 "Do It ('Til You're Satisfied)" B.T. Express
81 "Can't Get It Out of My Head" Electric Light Orchestra
82 "Sha-La-La (Make Me Happy)" Al Green
83 "Lonely People" America
84 "You Got the Love" Rufus
85 "The Rockford Files Theme" Mike Post
86 "It Only Takes a Minute" Tavares
87 "No No Song" Ringo Starr
88 "Junior's Farm" Paul McCartney & Wings
89 "Bungle in the Jungle" Jethro Tull
90 "Long Tall Glasses (I Can Dance)" Leo Sayer
91 "Misty" Ray Stevens
92 "Someone Saved My Life Tonight" Elton John
93 "Bad Blood" Neil Sedaka
94 "Only Yesterday" The Carpenters
95 "I'm on Fire" Dwight Twilley Band
96 "Only You (And You Alone)" Ringo Starr
97 "Third Rate Romance" Amazing Rhythm Aces
98 "You Ain't Seen Nothing Yet" Bachman–Turner Overdrive
99 "Swearin' to God" Frankie Valli
100 "Get Dancin'" Disco-Tex and the Sex-O-Lettes


                           C L I C C A  

                                   e 

                         A S C O L T A 

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© Billboard Magazine USA - © GiMi Blog - © Gimistudio

11 novembre 2025

11 novembre 76: Radio Onda Libera

Anche questo 11 novembre arriva San Martino 

e con lui anche il nostro "secondo compleanno" 

che grazie a ROL segna sempre quindici anni di meno!... 

In questo giorno per la prima volta volavano per aria...i primi vagiti

di Radio Onda Libera allora nella sede storica di piazza Matteotti 21

in un vecchio palazzo dentro un piccolo appartamento all'ultimo piano    

foderato di polistirolo cartone e moquette 

e adibito MOLTO artigianalmente ma altrettanto efficacemente

a sede radiofonica:

2 giradischi (Lenco)

2 microfoni (Aria e Shure)

2 cuffie (Sennheiser e AKG)

1 mixer (Pioneer 6 canali)

1 piastra a cassette (Akai)

1 registratore a bobina (Akai)

1 trasmettitore da 25 watt (autocostruito)

una manciata di 45 e 33 giri 

e fine... La RADIO era tutta quì! 


I 5 "fratelli" maggiori e fondatori: 

da sininistra a destra
ROBERTO BECCHETTI (Selci)
FILIPPO DONINI (Pippo)
LUIGI BRACHELENTE (Ranks)
GABRIELE VIOLINI (Viola)
seduto FRANCESCO BELARDINELLI (Pomo) 

Qui una figura fondamentale e primo Guru della banda...
il nostro caro Prof  CANCIAN 💙 (Tonino)
preziosissimo valore aggiunto della nascente programmazione
che grazie a lui era fatta anche di contenuti di un certo spessore
dal teatro alla politica, dal cinema alla storia.
Senza Antonio potevamo fare solo MOOOSEEEKAAA....
bella, bellissima, ma soltanto quella... 
(Qui è con Simonetta, la nostra prima voce femminile)

Appproposito di moooseeeka


Qui sotto, oltre ad un esemplare momento di FAME mattutina....
se cliccate sulla mia foto insieme a Sonia Floridi, altra voce storica di ROL 
troverete 100 brani della "prima Onda" (dal 76 ai primi 80).  

👇 



(foto di Maurizio "Gustino" Gustinelli)







H A P P Y   B I R T H D A Y
R O L
💜


26 ottobre 2025

W Trilussa !





“Oggi” 26 ottobre 1871 è nato a Roma Trilussa 
(Carlo Alberto Camillo Salustri)
poeta e scrittore famoso per le sue composizioni dialettali.
Un piccolo omaggio a questo attentissimo e geniale osservatore
della “razza umana”.

Qui di seguito il suo primo sonetto che scrisse a soli sedici anni
per la rivista in dialetto romanesco “Il Rugantino”.
Il titolo è “L’invenzione della stampa” e già allora (1887)
con l’evidente e feroce critica verso la stampa contemporanea!…

«Cusì successe, caro patron Rocco,
Che quanno annavi ne le libbrerie
Te portavi via n' libbro c'un baijocco.

Mentre mo ce so' tante porcherie
De libri e de giornali che pe n' sordo
Dicono un frego de minchionerie».


Dopo questa prima apparizione 
iniziò subito una collaborazione stabile 
col periodico romano, 
Trilussa pubblicò cinquanta poesie 
e quarantuno prose fino al 1889.
Di lui conoscerete senz’altro “Ninna nanna della guerra”, 
scritta nell'ottobre 1914 
agli albori della prima guerra mondiale
e resa famosa anche per l’interpretazione di Claudio Baglioni 
nel 74.

(Visto che alcuni di voi me lo chiedono 
ho riportato il testo completo alla fine del post) 



Fu sempre lucidamente critico e tagliente 
sia verso il potere politico ed economico 
che verso il suo stesso ambiente
e relativi..."colleghi". 

Non volle mai legarsi a nessun partito, 
tuttavia il 1° dicembre 1950 
gli fu riconosciuta da Luigi Einaudi 
la nomina presidenziale di 
“Senatore a vita della Repubblica Italiana” 
(come indipendente).

Fu il suo unico ed ultimo approccio istituzionale 
durò appena qualche settimana, 
lasciandoci per sempre il 21 dicembre dello stesso anno 
a soli 79 anni anche se, tra favole poesie versi sonetti e racconti 
su uomini e animali…e animali come uomini…
non ci ha mai lasciato veramente 
ed è tuttora attualissimo.

Cercatelo in rete o in libreria, 
non c’è che l’imbarazzo della scelta!

W TRILUSSA !




Stelle de Roma. Versi romaneschi (1889)

Er Mago de Bborgo. Lunario pe' 'r 1890 (1890)

Er Mago de Bborgo. Lunario pe' 'r 1891 (1891)

Quaranta sonetti romaneschi (1894)

Altri sonetti. Preceduti da una lettera di Isacco di David Spizzichino, strozzino (1898)

Favole romanesche, Roma, Enrico Voghera, 1901.

Caffè-concerto, Roma, Enrico Voghera, 1901.

Er serrajo, Roma, Enrico Voghera, 1903.

Sonetti romaneschi, Roma, Enrico Voghera, 1909.

Nove poesie, Roma, Enrico Voghera, 1910

Roma nel 1911: l'Esposizione vista a volo di cornacchia: 
sestine umoristiche, Roma, Tip. V. Ferri e C., 1911.

Le storie, Roma, Enrico Voghera, 1913.

Ommini e bestie, Roma, Enrico Voghera, 1914.

La vispa Teresa, Roma, Casa editrice M. Carra e C., di L. Bellini, 1917.

... A tozzi e bocconi: Poesie giovanili e disperse, Roma, Carra, 1918.

Le finzioni della vita. , Rocca San Casciano, Licinio Cappelli, Editore, 1918.

Lupi e agnelli, Roma, Enrico Voghera, 1919.

Le cose, Roma-Milano, A. Mondadori, 1922.

I sonetti, Milano, A. Mondadori, 1922.

La Gente, Milano, A. Mondadori, 1927.

Picchiabbò, ossia La moje der ciambellano: spupazzata dall'autore stesso, Roma, Edizioni d'arte Fauno, 1927.

Libro n. 9, Milano, A. Mondadori, 1930.

Evviva Trastevere: poesie, bozzetti, storia della festa de nojantri, varietà, Trilussa e altri, Roma, Casa edit. Autocultura, 1930.

La porchetta bianca, Milano, A. Mondadori, 1930.

Giove e le bestie, Milano, A. Mondadori, 1932.

Cento favole, Milano, A. Mondadori, 1934.

Libro muto, Milano, A. Mondadori, 1935.

Le favole, Milano, A. Mondadori, 1935.

Duecento sonetti, A. Milano, Mondadori, 1936.

Sei favole di Trilussa: commentate da Guglielmo Guasta Veglia (Guasta), Bari, Tip. Laterza e Polo, 1937.

Mamma primavera: favole di Trilussa: con commento di Guglielmo Guasta Veglia: disegni di Giobbe, Bari, Tip. Laterza e Polo, 1937.

Lo specchio e altre poesie, Milano, A. Mondadori, 1938.

La sincerità e altre fiabe nove e antiche, Milano, A. Mondadori, 1939.

Acqua e vino, Roma, A. Mondadori (Tip. Operaia Romana), 1945.

Le prose del Rugantino e del Don Chisciotte e altre prose, a cura di Anne-Christine Faitrop Porta, 2 voll., Roma, Salerno, 1992. ISBN 88-8402-105-7.



NINNA NANNA DELLA GUERRA

«Ninna nanna, nanna ninna,
er pupetto vò la zinna:
dormi, dormi, cocco bello,
sennò chiamo Farfarello
Farfarello e Gujermone
che se mette a pecorone,
Gujermone e Ceccopeppe
che se regge co le zeppe,
co le zeppe d'un impero
mezzo giallo e mezzo nero.

Ninna nanna, pija sonno
ché se dormi nun vedrai
tante infamie e tanti guai
che succedeno ner monno
fra le spade e li fucili
de li popoli civili.

Ninna nanna, tu nun senti
li sospiri e li lamenti
de la gente che se scanna
per un matto che commanna;
che se scanna e che s'ammazza
a vantaggio de la razza
o a vantaggio d'una fede
per un Dio che nun se vede,
ma che serve da riparo
ar Sovrano macellaro.

Chè quer covo d'assassini
che c'insanguina la terra
sa benone che la guerra
è un gran giro de quatrini
che prepara le risorse
pe li ladri de le Borse.

Fa la ninna, cocco bello,
finchè dura sto macello:
fa la ninna, chè domani
rivedremo li sovrani
che se scambieno la stima
boni amichi come prima.

So cuggini e fra parenti
nun se fanno comprimenti:
torneranno più cordiali
li rapporti personali.

E riuniti fra de loro
senza l'ombra d'un rimorso,
ce faranno un ber discorso
su la Pace e sul Lavoro
pe quer popolo cojone
risparmiato dar cannone!»

14 ottobre 2025

Faces, l'album dimenticato


"Oggi" 14 ottobre 1980 gli Earth Wind & Fire 

pubblicano "Faces"...l'album dimenticato



Personalmente (chi mi segue lo sa fin troppo bene) 

con gli Earth Wind & Fire ho da sempre un rapporto speciale e viscerale. 


Questa band si è "impressa" in me fin da ragazzo 

e si è subito imposta fra tanti altri nomi del Soul/RnB 

che cominciavo a seguire nei primi anni 70. 

Ma allora era soprattutto il Rock a farla da padrone 

e chi amava la black veniva giudicato "strano"...un alieno...


Ancora più strano fu il modo in cui riuscii a scovarla 

tra le nenie melodico/italiote di allora: 

1975, nel nostro albergo soggiornava spesso un venditore ambulante di dischi

che manco a dirlo era di Sanremo, girava tutti i mercati dei paesini dell'Italia centrale 

ovviamente con tutti gli ultimi successi del momento 

ma fra i tanti i Massimi Ranieri...Oriette Berti...e Mini Reitani...

aveva anche una bella scorta di musica internazionale di prim'ordine

che ovviamente NESSUNO gli comprava ma che lui testardo teneva lì di scorta

"non si sa mai che arrivi qualche matto come me" diceva

era un grande intenditore e appassionato di tutto anche di jazz

ma certo non erano quelli i generi che gli permettevano di campare...


"beh un matto ce l'hai di fronte fammi sentire quei dischi che non vendi"

Prese un cassettone nascosto e si aprì il vaso di Pandora...

Stevie Wonder...Roberta Flack...O'Jays...Temptations...e poi

Earth Wind & Fire! Rimasi letteralmente folgorato

pur amando tantissimo Zeppelin...Purple...e Beatles...

non c'era niente di quel "bianco" che riusciva a darmi emozioni così forti 

come il Soul e quando sentii "That's The Way of the World" altro che brivido... 

rimasi ipnotizzato da tanta bellezza, non c'era nulla di paragonabile

Dopo 10 riascolti si arrese e mi regalò il disco!

Ma arriviamo al 1980, quella passione si era trasformata in "lavoro" 

da ormai quattro anni ero alla radio e gli EWF nel loro periodo imperiale 

anche grazie allo strepitoso successo dell'album precedente "I Am". 

L'attesa per questo "Faces", doppio album con 15 brani 

aveva creato così tanta eccitazione e aspettative che ci furono molti preordini 

tuttavia anche se la sua posizione nella Top 10 di Billboard era praticamente garantita 

cominciarono i problemi già con la scelta del singolo principale "Let Me Talk" 

una canzone potente ma giudicata "non radiofonica"...dai famosi addetti ai lavori!

Come ricorda George Littlejohn, fan di lunga data del gruppo

e co-CEO di Purpose Music: "Sebbene fosse una grande canzone 

con un grande messaggio, 'Let Me Talk' era di gran lunga 

la canzone meno orecchiabile dell'album. 

Quasi qualsiasi altra canzone sarebbe stata un successo 

se pubblicata come singolo principale"


Ma il fatto era che mentre Maurice White (leader e fondatore) 

aveva scelto "Let Me Talk" proprio per il suo testo potente 

la sua etichetta voleva solo ritornelli e se ne infischiava altamente

come sempre accade. 


Il secondo problema era una certa corrente sotterranea di critici snob invidiosi 

che l'anno precedente avevano bollato gli EWF di eccessiva smania commerciale 

causa TROPPO SUCCESSO (!!) quello del singolo "Boogie Wonderland"

che impervesava in tutte le radio e discoteche del mondo 

e ora qualsiasi cosa fosse uscita sarebbe stata bocciata a prescindere 

la sentenza era stata emessa e aveva decretato la fine del gruppo!

....AVETE CAPITO IN CHE MANI?....

giornalai prezzolati e corrotti in grado di manipolare classifiche e media.

Alcuni scrissero di Faces "è un minestrone effervescente con tanto colore e poca sostanza" 

oppure criticando la "esagerata megalomania" e "pretenziosità" di Maurice. 


Mentre l'eccezionale varietà stilistica spaziava tra jazz, rock, RnB e pop

loro si preoccupavano di schiacciare la band con le critiche più assurde  

è evidente che fu una manovra orchestrata ad arte dalle etichette concorrenti.

L'intento di White è sempre stato sincero e rivolto alla pura condivisione dei linguaggi 

ma evidentemente per "loro" c'era ben altro a cui pensare....

poi diciamolo, se a dominare e bruciare le classifiche erano canzoncine 

come "Funkytown" o "Lady".... di che vogliamo parlare?!

Al contrario di quegli stornelli Faces era complesso, elaborato, curatissimo 

nella scrittura, negli arrangiamenti, nella copertina, nelle immagini, nei colori, 

nelle dimensioni...ma una volta stroncato  non si è mai più ripreso 

neanche quando furono rilasciati i due singoli successivi 

e non ha mai raggiunto o tanto meno avvicinato la gloria dei precedenti lavori.

Ormai la merda era stata lanciata e non ci fu nulla da fare.


Ancora oggi, quarantacinque anni dopo, è ancora tutto da gustare scoprire e riscoprire 

ufficialmente annoverato e considerato come "l'album dimenticato" degli EWF. 

Stilisticamente vario, mai monotono, ben scritto e con una produzione raffinatissima

un concentrato di buone idee e intuizioni che ne fanno un capolavoro assoluto e senza tempo

non è certo la mancanza di qualità che ha penalizzato il disco 

ma soltanto la malvagità di quelle maledette teste di cazzo!

 

Fatemi un favore: 

trascurate per una volta i soliti "September"..."Let's Groove"..."Booogie Wonderland" 

prendetevi una buona cuffia possibilmente chiusa, non quelle merdine dei telefoni

e regalatevi almeno un'ora di tempo per questo capolavoro. 

Se non volete acquistare il cd o il vinile usate pure Spotify o altro...ma fatelo

non merita l'oblìo, né l'album né tantomeno Maurice (che Dio l'abbia in Gloria)

e che definì Faces ..."Il mio disco preferito"  ........G R A Z I E 💙




TITLE TRACK



01 Let Me Talk
02 Turn It Into Something Good
03 Pride
04 You
05 Sparkle
06 Back On The Road
07 Song In My Heart
08 You Went Away
09 And Love Goes On
10 Sailaway
11 Take It To The Sky
12 Win Or Lose
13 Share Your Love
14 In Time
15 Faces

BONUS TRACKS (solo nelle nuove edizioni)

16 Let Me Talk (12″ Long Version)
17 You (Alternative Mix)
18 And Love Goes On (Alternative Mix)